LIAM
Lo guardai stupito, forse stavo facendo la figura del coglione ma, non riuscivo a parlare, non riuscivo a fare nulla. Feci l'unica cosa che mi passò per la mente, guardai al bancone dove c'era Jacob e lui non perse l'occasione di venire.
Mi sentivo il cuore battere in gola, sentivo il suo sguardo che si posava su tutti ma, non su me.Siamo passati dal sussurrarci parole che provenivano dal profondo del cuore anche se uno dei due dormiva sempre mentre l'altro lo diceva, che infondo sapevamo entrambi che non saremmo mai stati capaci a dircele da svegli..ma siamo passati da quello a te che neanche mi guardi Zay?
'Qualche problema qui?' Disse Jay guardando tutti e infine me, mi poggiò una mano sul fianco, come per cingermi ma io mantenni sempre la mia posizione ferma e dritta, ero immobile.
'Si tutto ok, tranquillo' dissi e gli vidi uno sguardo confuso sul viso.
Mi avvicinai al suo orecchio mettendo una mano per coprire le mie parole e, gli sussurrai: 'Ti spiego più tardi'
Ci lasciò con un piccolo sorrisino e tornò al bancone.
Presi le ordinazioni, che già sapevo era troppo cibo per solo sette persone, andai dietro al bancone con Jacob. Poggiai le mani, tremanti e fredde come il ghiaccio sul bancone, iniziai a tamburarle a ritmo diverso dalla musica in sottofondo. Le luci, invece, andavano a seconda della melodia, volevo essere come loro, volevo stare calmo ed essere al passo con tutte le altre persone. Sentii una mano più calda sopra la mia e, automaticamente alzai la testa e vidi Jay guardare le nostre mani. Senza preavviso mi prese e mi circondó con le sue braccia e mi abbracciò, un abbraccio familiare, caldo e che sapeva di amore. Abbandonai la testa sulla sua spalla piena di tatuaggi e lo strinsi forte.
'Vuoi continuare a lavorare, posso mandare qualcun altro a servirli se..' cercò di finire ma lo fermai.
'No, non perderò il posto per lui ma, grazie' gli diedi una pacca amichevole sulla spalla e mi girai a guardare quel tavolo, il suo tavolo. Sapevo che quel sorriso che faceva a loro era totalmente falso, non era da lui, lui sorrideva in un modo diverso con me, il suo sorriso con me era vero, un sorriso che ti sapeva strappare una risata anche se non volevi.
'È lui?' Disse Jay asciugando con un panno bagnato i bicchieri.
Lo guardai e corrugai le sopracciglia.
'Dico.. è lui il ragazzo di Los Angeles?'
Feci cenno di sì con la testa e sorrisi, passando lo sguardo da Jay a quel ragazzo con i capelli un po' troppo cresciuti, era bello lo stesso.UNA SETTIMANA DOPO
HARRY
'Ti ho detto di no' dissi serio ad Ashley, mentre lei continuava a tirarmi per il colletto della felpa.
'Lo sai anche tu che dovresti, ma sei un orgoglioso del cazzo e non vuoi fare il primo passo!'
'Uno, sono orgoglioso solo quando ce n'è bisogno ed evidentemente ora è il bisogno, due, è colpa sua'
'Come sempre. Dico solo che forse dovreste darvi la colpa entrambi, tu ti prendi la tua responsabilità e lui la sua.' Disse lasciando finalmente andare la mia felpa, ormai allargata.
'Tu dovresti stare dalla parte di Eleonor ,sai?' Dissi sistemandomi i capelli e alzandomi dalla panchina dove eravamo seduti.
'Beh si, ma preferisco sapere che la mia amica sia fidanzata con un ufficiale etero, invece che con un ragazzo che sta con lei solo perché ha paura dei giudizi degli altri' Disse abbottonandosi il giacchetto bianco, un po' troppo corto.
'Non è sempre così facile Ash. Io- io lo capisco, ha paura e anche io, ma ci sono io con lui, possiamo bastarci, possiamo supportarci a vicenda..' Mi appoggiai con la schiena all'albero del piccolo parco, con lo skate sotto braccio e il mio sguardo fisso sul prato.
'Hey, non sto dicendo che dovreste avere coraggio, sto solo dicendo che vi amate e siete troppo incasinati per capirlo..' mi disse toccandomi i capelli con il suo tocco gentile.
'Forse' dissi e mi morsi il labbro.
'Forse cosa?' Disse con un piccolo sorrisino.
'È un forse gli parlerò o un forse lascio tutto così com'è?' Aggiunse.
'Forse gli parlerò..' dissi e mi ritrovai subito scosso dalle sue mani che mi strattonavano, ancora, la felpa.
'LO SAPEVOO' rideva come una matta.
'Ehy! Ho detto forse!' Troppo tardi Haz. Già saltellava per tutto il parco, urlando come una bambina dopo aver preso la sua lecca lecca al suo gusto preferito. Sorrisi a quella scena. La trattavo come una sorella minore e si è difficile da ammettere, ma non mi sarei aspettato una ex fidanzata come la mia più fedele amica.

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Tell me more
FanfictionLa storia di un ragazzo, Harry Styles, appena trasferito in paese, dove la sua vita cambierà. La storia di un neo-cantante, Louis Tomlinson, che combatterà ogni giorno per la sua vita. La storia di un ragazzo, Niall Horan, che non crederà nel suo fu...