Airport

87 5 2
                                    




Il giorno dopo scuola non c'era, perché beh.. era domenica, quindi mi svegliai tardi e feci colazione al bar in città. Presi un cornetto alla crema e un latte macchiato con crema alla vaniglia e con un goccio di caramello, come piace a me. Mi godetti quel momento, bevendo ogni singola goccia di quel latte macchiato, perché era il più buono che io abbia mai assaggiato. Quando lo finii mi sentii sazio, ma anche triste, quindi pagai alla cassa e poi andai in centro, dove c'erano dei negozi di vestiti, per vedermi qualcosa da mettere al matrimonio. Entrai in un negozio per cerimonie, ma quando vidi i prezzi abbassai lo sguardo e me ne andai, fino a quando poi trovai un negozio un po' più economico. Chiesi alla commessa di darmi una mano, perché era almeno 20 minuti che girovagavo senza mai trovare qualcosa di adatto. Mi fece provare dei pantaloni beije con una camicia azzurra, non era male.. ma diciamoci la verità, non sono un ragazzo molto colorato. Mi fece poi provare dei pantaloni stretti bianchi con una camicia beije, ma anche lì gli dissi di no, mi sentivo ancora troppo colorato.

'Che ne dici del nero allora?' disse finalmente lei esasperata.

'Sarebbe perfetto, ti ringrazio' Le dissi sorridendole.

Mi diede dei pantaloni eleganti neri, con una camicia, appunto nera. Me li provai.. e o mio dio ragazzi, ero un figo assurdo. Non per vantarmi, ma mi guardai ripetitivamente allo specchio e più mi osservavo più il completo mi piaceva. Mi ci fece abbinare anche una cintura nera con i dettagli in argento, perché gli dissi che avrei messo una collana con la croce e una a catene. Era tutto perfetto, mi piaceva, mi piacevo per la prima volta.

Andai verso la cassa per pagare e mi sorprese il prezzo, 60$, non era poi così tanto per tutto quello che avevo preso. La ringraziai più volte, perché senza di lei non ce l'avrei mai fatta e lei mi sorrise a sua volta dicendo di non preoccuparmi. Uscii per andare a vedere il regalo per Greg, ma più giravo, più non trovavo niente. Non sapevo neanche cosa si regalasse ad un matrimonio, insomma non ci ero mai andato. Cosa si regala di solito a due persone che si stanno per rovinare la vita? Una pistola per suicidarsi? Una corda per impiccarsi? Risi a quei pensieri e pensai al mio di matrimonio. Sono sempre stato il tipo di ragazzo che pensava che il matrimonio rovinasse solamente la vita di due persone. Sono stato abituato con i miei genitori. Mi immaginai Ashley all'altare con un vestito bianco che riflettesse le sue forme perfette, con un velo lungo che le arrivasse fino ai piedi, ed io davanti a lei con un sorriso a 32 denti.. e poi beh una persona che mi salvasse da quell'incubo.

'Buongiorno, come possiamo aiutarla' Mi disse un uomo risvegliandomi dai miei pensieri, non mi ero neanche accorto che fossi entrato dentro una gioielleria.

'Buongiorno, mi servirebbe qualcosa da regalare ad un matrimonio, che costasse più o meno al di sotto dei 100$' Dissi rosso in viso, per quella poca cifra.

Il signore mi mostrò dei bracciali da condividere, ma quell'idea non mi piaceva per niente, oppure se ne uscì con il farmi vedere un cigno di cristallo, ma io dico, cosa cazzo c'entra il cigno?

'No, scusi, non ci siamo proprio' Mi affrettai a dire, prima che prendesse un altro gingillo che non servisse a niente.

'Mi domando allora se...questo qui andrebbe bene..' Mi disse prendendo una scala e prendendo una scatola nera con i dettagli oro. La scatola mostrò infine due cose differenti per lui e per lei, ma con lo stesso simbolo. Era una scatola divisa in due parti, a destra la parte di lui e a sinistra la parte di lei. Per lui c'erano dei gemelli con il simbolo di un giglio, erano piccoli ed oro, con il giglio bianco disegnato, mentre per lei c'erano due paglia di orecchini a forma di cerchio intero oro, con disegnato lo stesso giglio bianco. Sapevo che era poco per un matrimonio, ma per me era un regalo dolce e bello. Mi costò 100$, tutti i soldi che mi aveva dato mia madre ieri sera, ma era il minimo che potessi fare. Mi feci fare un pacchetto regalo, pagai e me ne andai. Arrivai  a casa dopo quale ora e trovai il pranzo già a tavola. Dopo pranzo decisi di mettermi a letto e stare un po' al computer, cosa che non facevo mai, se non quando ero libero. Mi misi a guardare per un po' la home di instagram, che presentava tutte band, serie tv, film e qualche nuovo libro uscito. Sentii vibrare il mio telefono, che era sul comodino affianco al mio letto, mi girai e lo presi con malavoglia.

Tell me moreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora