Quella parola non mi diede tanto peso, infatti dopo aver fatto la doccia ed essermi vestito, scesi da solo per andare a fare colazione, dato che i ragazzi erano già lì. Decisi di far come se non fosse successo niente, perché non volevo che lui pensasse che quello che mi aveva detto dentro la doccia mi avesse creato qualche problema, quindi a colazione mi sedetti vicino a lui. Parlammo in amicizia come sempre, forse anche di più grazie agli altri e quando finimmo la colazione andammo a fare un giro per la città. Andammo in un negozio che vendeva roba per il mare e per la piscina, perché io avevo bisogno di un costume se volevo farmi il bagno nella piscina dell'hotel e Niall e Liam dovevano prendersi un telo da mare. Presi un costume nero e uno bianco della Nike per andarmeli a provare, perché non volevo tornare in hotel per poi scoprire che non mi andavano e ritornare qui, quindi mi ritrovai a provarmeli tutti e due in un piccolo camerino con uno specchio abbastanza fino. Erano tutti e due molto belli, era il mio stile, semplice, ma stiloso. Chiamai Zayn per sapere dove fossero, dato che all'inizio ci eravamo tutti separati per fare più in fretta e girare altri negozi, e mi disse che mi stavano aspettando alla cassa e mancava solo Nì all'appello. Feci tutto il giro del negozio sportivo, perdendomi anche, poi mi feci dire da una ragazza (che somigliava un po' ad Ashley) dove si trovasse la cassa e lei mi orientò. Ci incontrammo tutti lì e pagammo tutto, per poi uscire e girare altri negozi, dove però io non presi nulla, perché non volevo spendere tutti i miei soldi, mentre gli altri comprarono abbastanza vestiti soprattutto Tomlinson e Liam. All' ora di pranzo mangiammo al Burger King, per volere di Niall e poi, dato che faceva un caldo terribile decidemmo di tornare in hotel. Non c'era già più nulla da fare, ormai quando finisci di girare tutta la città ti annoi che solo, sei costretto a tornare a casa per il caldo ed i caffè con il ghiaccio non aiutano più. Per fortuna a me piace stare a casa, leggere, vedere film, chiamare la mia ragazza.. mi piace fare queste cose, quindi quando decidemmo di andare in camera fui molto sollevato. Mi feci una doccia dopo di Nì, mi asciugai i ricci per poi legarmeli, presi dei pantaloni della tuta e filai sul divano insieme a Zayn, per vedere un film. Si aggiunse poi anche Liam che scelse di vedere Star Wars, che io adoravo, poi dopo 10 minuti si aggiunsero anche Niall e Tomlinson. Per fortuna erano ragazzi che durante i film stavano in silenzio, sono uno di quei ragazzi che se ti azzardi a parlare durante il film.. ti brucia l'anima.. e no non scherzo. Alla fine del film, mi ritrovai due bambini, Zayn e Liam che giocavano con delle spade laser finte, urlavano e si picchiavano come dei ragazzini che giocavano a calcio per la prima volta. Niall mi tirò i capelli per farmi alzare e giocare con loro, allora decisi di prenderlo per la pancia e buttarlo per terra iniziando a fargli il solletico.
'Così t'impari a farmi male ai miei ricci!' Dissi io continuando a ridere.
'HARRY! AHAHAH TI PREGO BASTA, NON RESPIROO!' disse lui tra una risata e l'altra.
'Chiedi scusa piccolo moccioso!' dissi aumentando il movimento delle mie dita sulla sua pancia.
'SC-SCUSA AHAAHHA!'
'Non ti sento.. come hai detto?' ripetei scherzando.
'TI CHIEDO SCUSA HARRY, PER FAVORE LASCIAMI AHHAHA!' Urlò e io lo lasciai andare, buttandomi per terra insieme a lui e ridere. Dopo alcuni minuti di risate, dove i miei polmoni non ce la facevano più, Niall mi aiutò ad alzarmi e ci misimo sul divano, rimasi a fissare Tomlinson senza saperlo.
'Mh.. giochiamo a monopoli? Disse lui guardandomi per poi spostare il suo sguardo verso i ragazzi.
'SI' Risposi troppo velocemente io preso dal panico..
'Volevo dire, a me piacerebbe...a voi ragazzi?' Aggiunsi per non fare la figura del coglione davanti agli altri, ma molto probabilmente la feci, perché risero. Tomlinson prese il gioco di società e cominciò a contare i soldi per poi darli. Squillò un cellulare e si girarono tutti verso il divano dove ero seduto, ero troppo concentrato sulle piccole mani di Tomlinson che non mi accorsi che era il mio che stava squillando.
'Harry, il telefono' Mi risvegliò Niall.
'OH si...' dissi per vedere il nome sul dispositivo e aggiungere 'Ragazzi giocate senza di me, è Ashley, non la sento da ieri..' Dissi guardando di nuovo Tomlinson che però aveva la testa abbassata, concentrata a contare i soldi, sbuffai, mi alzai dal divano per andare verso la camera e risposi.
'Ehy piccola..' dissi sorridendo sedendomi sul letto, con una gamba a penzoloni, anche se lei non poteva vedermi.
'Ehy..' rispose lei facendo una risatina, vorrei essere lì per sentirla ridere sul mio collo per la vergogna. Vorrei vedere le sue guance che diventano rosse quando la bacio, vorrei avere le sue gambe intorno la mia vita, vorrei stringerla a me..
'Come stai?
'Bene, ma mi annoio. Eleonor è depressa, non fa altro che piangere, quindi evito di uscire con lei, però vuoi sentire la novità?'
'Sto aspettando solo quello!' Le dissi ridendo, facendo ridere anche lei.
'Sono andata a trovare mia sorella.. e affianco a me c'era una ragazza che stava mettendo dei fiori ad un ragazzo. Mi ha vista levare i fiori ormai secchi e mi ha iniziato a parlare. Non sai amore com' era gentile! Ci siamo scambiate il numero di telefono, mi ha detto che ha 19 anni, solo 2 anni più grande di me e mi ha detto che quel ragazzo nella foto, beh.. fa un po' male dirlo in un momento così felice, ma mi ha detto che era il suo ragazzo, morto di overdose un anno fa..'
'Non so cosa dire piccola, sono felice per la tua nuova amicizia, almeno uscirai con lei invece che stare sempre con El' dissi con un tono un po' triste pensando a quel povero ragazzo morto di overdose.
'Appena arrivi a Londra te la faccio conoscere! Ti piacerà fidati!'
'Amore sai che appena arriverò a Londra, il mio unico pensiero sarà quello di baciare la mia ragazza?' Le dissi e le provocai una risatina soffocata.
Continuammo a parlare per ore, mi faceva bene parlare con lei, poi.. la desideravo sempre di più. La sua voce era così fine che riuscivo solo a pensare alle sue piccole labbra che, assonnate, si aprivano per formulare qualche frase a caso. Me la immaginavo raggomitolata sul letto, con il telefono vicino al suo cuscino e con gli occhi chiusi, mentre sentiva la mia voce. D' un tratto sentì la maniglia della porta aprirsi lentamente, mostrando poi la testa di Tomlinson che chiedeva se potesse entrare, gli feci cenno di si e strisciò dritto nel bagno. Guardai l'orologio e vidi che erano ormai le 23:30, risi al pensiero che erano ben due ore che io ero attaccato al cellulare per parlare con Ash. Ashley mi chiese perché stessi ridendo, ma non riuscì a risponderle 1 perché non lo sapevo neanche io e 2 perché non riuscivo a smettere dal ridere, questo scatenò un'altra domanda 'Ma sei ubriaco!?' ed io risi ancora di più grattandomi la pancia, quando vidi la porta del bagno aprirsi e Tomlinson venire verso l'armadio con solo l'asciugamano in vita. Il mio sorriso si chiuse lentamente e le mie labbra si socchiusero, vedendo i suoi tatuaggi guizzare sul suo corpo e delle gocce che cadevano sul suo corpo, per colpa dei capelli bagnati. Prese un costume dal guardaroba, mentre Ashley mi risvegliò chiedendomi 'Harry? Harry, ci sei?'
'Si.. si ci sono' Risposi e Tomlinson si girò verso di me inclinando la testa verso destra e alzando un sopracciglio, io mi limitai a guardarlo, finchè non lasciò cadere l'asciugamano a terra e prima che fosse troppo tardi mi misi una mano sulla faccia, facendomi anche male al naso, per averla poggiata troppo forte. A che gioco sta giocando? Deve per forza spogliarsi davanti a me? Cristo c'è il bagno!
'Vestiti, dobbiamo andare in piscina' Mi disseTomlinson levandomi la mano dalla faccia e vidi il suo sorrisino stampato sullasua schifosa faccia.
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Tell me more
FanfictionLa storia di un ragazzo, Harry Styles, appena trasferito in paese, dove la sua vita cambierà. La storia di un neo-cantante, Louis Tomlinson, che combatterà ogni giorno per la sua vita. La storia di un ragazzo, Niall Horan, che non crederà nel suo fu...