Marriage?

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Vidi poi Niall che beveva un caffè con un'altra persona, non della nostra scuola, al bar dove andavamo sempre. Mi allontanai un po' dalle ragazze andando a salutare il mio amico.

'Ehii Nì!!' Urlai da lontano e vidi lui girare la testa in tre lati diversi prima di trovarmi.

'Harry!' disse lui dandomi la mano.

'Come ti butta?' Mi chiese in modo scherzoso, mentre io guardavo il ragazzo seduto affianco a lui.

'Oh, scusa che scortese...lui è mio fratello, Greg lui è Harry Styles, Harry lui è Greg' Disse presentandoci ed io strinsi la mano del fratello. Era totalmente diverso da lui ed era anche molto più grande.

'Perché non glielo chiedi?' Disse Greg a Niall per poi indicarmi ed io lo guardai confuso.

'Ehm.. si.. Harry, beh.. mio fratello si sposa tra, penso una settimana, so che molto probabilmente è tardi da fartelo sapere, ma non è che ti andrebbe di venire. Sono da solo, inviterò anche gli altri se ti va.' Disse abbassando ripetitivamente la testa.

'Beh Nì è un po' tardi, insomma dovrei incervellarmi sul regalo...' Vidi Niall rabbuiarsi e mi fece talmente tanta pena che alla fine gli dissi di si.

'Ma, solo perché sei te vengo' Gli dissi e lui mi sorrise venendomi ad abbracciare come un bambino che riceve il regalo di Natale.

'Quando è?' chiesi a Greg.

'Domenica prossima, vi verrà a prendere tutti una limousine bianca, quindi dammi il tuo indirizzo, così potrò darglielo all'autista' Mi disse, glielo dissi e lui lo scrisse su un foglietto.

'Va bene, allora a domenica prossima. Congratulazione Greg comunque' Gli dissi facendogli un occhiolino che vidi sempre fare da mia mamma alle persone che si sposavano.

'Grazie ancora Harry, lo apprezzo molto..' Disse Niall in modo sincero ed io lo abbracciai per poi salutarlo, andando verso le tre ragazze che mi stavano osservando da lontano.

Chiesi gentilmente ad Eleonor di darmi uno strappo a casa, poiché non volevo ritrovarmi con il culo per terra, oppure farmela a piedi dal centro a casa mia, e lei disse che non c'era alcun problema. Mi sedetti ai sedili posteriori insieme ad Ashley, restammo abbracciati tutto il tempo, con le mani intrecciate e la musica che suonava nelle nostre cuffiette condivise. Eleonor accompagnò prima sua cugina, per poi accompagnare Ashley, dove l'accompagnai fino alla porta di casa sua e le lasciai un veloce bacio a stampo, e infine accompagnò me. Mi lasciò infondo al viale dicendo che aveva poca benzina, anche se vidi che ne aveva abbastanza da portarmi fino davanti casa, ma lasciai correre, era già tanto che mi diede uno strappo, figuriamoci se mi ci mettevo anche a discutere, perché poi si sa avrebbe vinto lei, faccio sempre vincere le donne. Entrai a casa trovando mia madre sul divano a dormire, così gli diedi un bacio sulla fronte e le misi una coperta, perché non volevo si raffreddasse. Andai in cucina a prendermi un bicchiere d'acqua e decisi di metterci anche del ghiaccio e una fetta di limone. Dopodiché andai in camera di mia sorella, dove la trovai sulla sua postazione di lavoro a riordinare alcune cartelle.

'Accipicchia che casino Gem' le dissi accarezzandole la testa, vedendo il casino che c'era sulla sua scrivania.

'Lo so Haz.. sono veramente tanto stanca, oggi ho staccato tardi e per di più mi hanno dato del lavoro per casa... non ce la faccio più' Disse mettendosi le mani in testa, poggiandosi sulla scrivania bianca.

'Riposati un po', io preparo la cena e quando è pronto ti chiamo' Dissi facendogli un piccolo massaggio dietro il collo, era nervosa e si notava, ma non sapevo come aiutarla.

'Lo faresti veramente?' disse con quegli occhi dolci che faceva sempre alla mamma da piccola.

'Non per mettere i puntini sulle i, ma io sono più bravo di te a cucinare' scherzai facendola ridere. Almeno ha funzionato. La lasciai al suo lavoro per poi andare finalmente in camera mia a cambiarmi. Legai il più possibile i capelli, anche se non erano molto lunghi, ma dovevo farci qualcosa se non volevo cadessero nel cibo. Misi poi una tuta e una maglietta e andai in cucina, facendo attenzione a non svegliare mia mamma. Cucinai un po' di verdure e del pesce, dato che eravamo una famiglia che mangiava sempre e solo carne,, dovevo fare io del pesce ogni tanto, purtroppo mamma e Gemma non sapevano prepararlo ed io ero l'unico, grazie all'aiuto di mia nonna, che sapevo farlo.

'Mamma.. è pronta la cena' Le dissi levandogli la coperta di dosso pian piano.

'No Harry... caro..mi dispiace averti creato disturbo..' disse strofinandosi gli occhi dispiaciuta e assonnata.

'Mamma mi fa piacere cucinare, poi ho fatto un po' di verdure e il pesce, non è tanto, ma ci farà saziare' Le dissi aiutandola ad alzarsi, poi andai in cucina.

'Gemma! A tavola!' Urlai a  mia sorella e lei scese subito.

'Una famigliola felice, insieme a tavola, finalmente' Disse Gemma sorridendo ed io feci lo stesso guardando mia mamma che ricambiò a sua volta. E' vero, non ci sedevamo mai tutti insieme a tavola, o per mia sorella che doveva lavorare oppure per.. beh.. per mia madre che faceva il suo turno serale.

'Mamma, domenica prossima devo andare ad un matrimonio..' Dissi dopo un attimo di silenzio.

'Chi è il matto che si sposa alla tua età?!' disse strozzandosi mia sorella.

'No no, il fratello di un mio amico mi ha invitato al suo matrimonio, insieme agli altri' dissi ridendo, dandogli dei piccoli colpi sulla schiena per farla riprendere.

'Beh mamma.. mi chiedevo, se ecco..' Dissi balbettanto.

'Mi chiedevo, se potresti prestarmi qualche soldo per prendere il regalo e un qualcosa da mettere..' Dissi guardando completamente in basso. Odiavo chiedere i soldi a mia madre, se li sudava e doveva pagare ogni spesa di casa, non aveva un uomo al suo fianco che l'aiutasse, aveva solo Gemma, ma mamma le diceva sempre che non toccava a lei pagare le spese.

'Harry.. ragazzi..' Disse e io la stoppai dicendo 'Ho capito mamma, tranquilla, non ce n'è bisogno, scusami..'

'Harry fammi finire. Gemma ascolta anche te. Io vado a lavorare per voi, faccio i turni serali per voi, faccio tutto questo per voi, perché siete la mia famiglia. Non ho bisogno dei soldi, o per lo meno mi servono solo per pagare le rate e le bollette, ma buon Dio ragazzi... quando vi servono dei soldi non esitate a chiedermeli. I miei soldi sono i vostri, ricordatevelo sempre, qualsiasi cosa accada, noi siamo una famiglia e la famiglia si aiuta a vicenda e condivide tutto.' Disse mia madre commuovendosi e fece piangere anche Gemma, mentre io mi trattenni e le diedi un abbraccio.

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