Capitolo 40

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Madi non sapeva cosa dire o fare, vedere Clarke così dopo che aveva già sofferto tanto la faceva star male, ma su una cosa aveva ragione Lexa, non era ancora pronta, non ad avere Lexa attorno, ma a condividere Clarke, era una cosa egoista, lo sapeva benissimo, ma era presto, troppo presto. Così rimase in silenzio a guardare le lacrime di Clarke che le bagnavano il viso e sì mise a piangere anche lei, perché sapeva che questo faceva soffrire tantissimo Clarke. Lexa andò verso Madi e asciugò anche a lei le lacrime e le disse

"Ehi piccola non piangere, non piangete, nessuna delle due, non sto morendo, torno solo a quella che è stata la mia casa per questi anni, ma io ci sono e ci sarò sempre sia per te che per Clarke, sono solo dall'altra parte della foresta, così tu e Clarke avrete tempo per parlare e chiarire le cose, e quando sarai pronta, io sarò felicissima di tornare a casa e stare con voi, perché voi siete il mondo, la mia casa, e non rinuncerò mai a nessuna delle due".

Sorrise a Madi e aggiunse

"Vado a prendere le mie cose"

Sì voltò e andò dentro casa sua, o quella che era stata casa in quel periodo, da quando Clarke l'aveva scoperta al fiume. Clarke la guardava con una tristezza immensa e piangeva, anche per quelle parole che aveva detto a Madi, era stupendo non voleva perderla, così disse a Madi

"Vado un attimo da Lexa, ok?"

La piccola non poteva negarle anche questo, era già la "causa" per cui Lexa se ne stava "andando".


Così fece solo di sì con la testa e Clarke andò dentro casa di Lexa, entrò e la vide prendere le cose, si avvicinò e le disse

"Lexa ti prego ripensaci, troveremo una soluzione assieme, non devi andare via"

Lexa sì voltò, sì avvicinò e sorridendo le circondò i fianchi con le braccia e la attirò a sé

"Clarke, amore mio, questa è la soluzione per risolvere la cosa, Madi è piccola e ha bisogno di te, ed io ho bisogno che lei mi accetti e che mi senta parte della famiglia, e se io ti tolgo a lei prima che questo accada, non mi sentirà mai così, non pretendo che lei mi ami come ama te, ma che mi voglia nella sua vita, come io voglio lei, come voglio noi, tutte e tre assieme, tu sei la cosa importante per me Clarke, e questo non lo dimenticare mai, ma anche Madi lo è, importante per me, e io voglio essere importante per lei, e che ci veda come un insieme e non come Lexa, Clarke e Madi, perché tu e lei siete la mia famiglia, ti amo amore mio"

Clarke piangeva mentre Lexa parlava, non riusciva a credere a quelle parole, Lexa era fantastica, l'amava da impazzire. Lexa annullò la distanza e sì fiondò sulle labbra della bionda, Clarke rispose al bacio e Lexa non assaporava solo le sue labbra, ma anche le sue lacrime. Il bacio diventò focoso, e le loro lingue sì intrecciarono e Clarke la attirò di più a se, come se potesse fondersi con lei, e spinse Lexa fino al letto, dove quando arrivarono la mora cadde all'indietro perché perse l'equilibrio e Clarke le atterrò sopra, proprio come era successo la sera prima. La guardò negli occhi e sì fiondò di nuovo sulle sue labbra, e poi scese a baciarle il collo.

Lexa la fermò e le disse

"Clarke tu non hai idea di quanto lo vorrei, ma è proprio questo che ci ha messo in questa situazione"

La bionda sì fermò e aveva gli occhi lucidi

"Lexa non voglio che tu vada via, risolveremo tutto, ma ti prego non te ne andare"

Clarke parlò a Lexa con tanta tristezza, ma la mora ormai aveva deciso

"Ehi ehi, guardami Clarke, per l'ennesima volta, non sto morendo, di nuovo aggiungerei"

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