Capitolo 29

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Clarke era sveglia, e andò lei ad aprire la porta, anche se sapeva chi era. Voleva dire alla bruna che non c'era bisogno di bussare ogni volta, Ma quando aprì la porta e e vide Lexa, sì blocco e sussultò.

"Lexa"!

Clarke rimase senza parole, e la sua testa cominciò a pensare e diventò un miscuglio di pensieri

Ti sei dipinta il viso da Heda, i vestiti sono i tuoi lì riconosco, del giorno che mi hai salvato la vita da Quint, il giorno che abbiamo rinchiuso Pauna. Sei bellissima, come ti ricordavo, i tuoi splendidi occhi verdi, incorniciati dal nero, sei meravigliosa.

Lexa notò la reazione di Clarke e le disse

"Sì lo so, è strano questo disegno, anche se tu lo conosci ti sembrerà ridicolo che io me lo sia fatto, ma mi piaceva".

Clarke spinta dal suo istinto, e i suoi sentimenti e ricordi, rispose immediatamente.

"No Lexa, non è ridicolo fa parte di te, sei bellissima".

Dopo le sue ultime parole, Clarke sì rese conto di quello che aveva detto

"Scusa scusa, non volevo Lexa, perdonami".

La bruna di fronte a lei arrossì alle parole (sei bellissima), la guardò e le sorrise.

"Grazie Clarke, sei gentile, e anche tu lo sei, bellissima intendo".

Ci fu imbarazzo tra le due,

"Madi è sveglia?"

Chiese Lexa per uscire da quella situazione imbarazzante.

"Vorrei fare allenamento ora, così dopo pianto le cose che abbiamo preso, altrimenti muoiono".

Clarke dopo che Lexa le aveva detto che anche lei era bellissima, abbassò lo sguardo sorridendo al complimento, e poi alzò la testa sentendo la bruna parlare ancora.

"Certo vado a chiamarla, 5 minuti ed è pronta".

Così si voltò ed andò verso lo spazio dove accendevano il fuoco, era bello largo lì, sposto i tronchi e lì mise lontano per far spazio. Madi la raggiunse poco dopo e vide il disegno di Lexa.

"Ti sta bene quel trucco, non avrei mai pensato di vederlo dal vivo"

"Grazie ragazzina, dai iniziamo".

E così iniziarono l'allenamento.

"Prima di tutto dobbiamo scaldarci Madi, quindi faremo una corsetta seguimi".

iniziarono a correre, e dopo un po' si fermarono e sempre Lexa disse

"Useremo i bastoni, ecco prendi questo".

Passò un bastone a Madi, e iniziarono l'allenamento e a lottare, ovviamente senza farsi male. Madi era davvero brava, ma Lexa aveva esperienza. Clarke le guardava seduta sui gradini della porta di casa. Le ammirava, ammirava soprattutto Lexa, perché le veniva in mente il combattimento con Roan.

Era stato davvero difficile andare a vederla, perché avevo paura che morisse, ma l'amavo e non potevo stare ad aspettare con ansia e paura, la notizia dell'esito del combattimento. Dovevo esserci e ci sono stata. Il suo sguardo quando mi vede, le parole che mi disse, non avrei mai voluto perderla, e non avrei dovuto trattenermi così a lungo, ma io non mi lasciavo andare, avevo paura, paura di essere ferita proprio come a Mount Weather, e da lì sono diventata Wanheda. Mi chiamavano così, come se fosse una cosa di cui andare fieri. Ma io non ci andavo fiera avevo fatto una scelta per salvare la mia gente, provando prima la pace ma non funzionò e sono stata costretta ad agire così.

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