Capitolo 26

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Nel frattempo Lexa era arrivata alla sua vecchia casa, o meglio era un rifugio di fortuna, ma lei lo aveva reso confortevole ed abitabile. Era una caverna, abbastanza profonda e larga e anche abbastanza alta, sì stava davvero caldi lì dentro, ovvio con un fuoco acceso però. Prese il bastone e tornò al villaggio, ci mise poco a tornare, perché fece una piccola corsetta, e quando arrivò trovò Clarke e Madi sedute sul tronco, con la bionda che puliva la carne e Madi che guardava attentamente ogni movimento di Clarke. Sì avvicinò e Madi fu la prima a parlare.

"Lexa ci hai spaventare, te ne sei andata senza dir mia, tutto ok?".

Clarke alzò lo sguardo nel momento che la ragazzina finì la frase, e vide il bastone. Lo riconobbe subito, era un bastone della sedia di Heda, e sgranò gli occhi. A Lexa non sfuggì quel particolare gesto della bionda, ma rispose a Madi.

"Sì scusate, ma dovevo recuperare una cosa".

Lo disse guardando il bastone. Clarke la fissava ancora.

"Clarke è tutto ok?"

Le chiese Lexa con un filo di preoccupazione, la bionda era come ipnotizzata. Clarke non rispose alla domanda di Lexa, ma ribatté con un altra domanda.

"Dove lo hai preso quello?"

Ed indicò il bastone. Lexa le spiegò dove lo aveva trovato e aggiunse che sentisse che quel bastone in qualche modo facesse parte di qualcosa della sua vita passata.

Clarke non ci poteva credere, sentiva un legame con un pezzo di legno e non con lei?

Perché per me non sente lo stesso?

Sì chiese Clarke. Dopo questo pensiero le disse un po' delusa, ma senza cercare di farlo capire alle due ragazze, soprattutto a Lexa.

"Ah ok, capito Lexa. È un bel bastone"

"Grazie"

Rispose Lexa ancora in piedi davanti a le due ragazze, poi sì voltò, osservò quanti volatili Clarke avesse già pulito, era ferma ad uno, così sì rivolse ancora alla bionda e poi anche a Madi.

"Accendo il fuoco e poi ti do una mano con quelli. Madi puoi prendere quelle foglie di quell'albero che sono abbastanza grandi? Così ci appoggiamo l pezzi di carne puliti, per favore?"

"Certo"

Sì alzò per andare a fare quello che Lexa le aveva gentilmente chiesto lasciandole da sole per qualche istante, ma nessuna delle due parlò, c'era tensione e la percepivano entrambe.

Fu Lexa a rompere quel silenzio diventato assordante, carico di emozioni contrastanti, mentre stava sistemando la legna per il fuoco.

"Clarke, quando hai visto il bastone hai fatto una faccia strana, apparteneva a me vero?".

Clarke non pensava che Lexa sì fosse accorta della sua reazione, quella iniziale, dato che non aveva detto nulla sul momento, anche senza ricordi, Lexa riusciva a capirla.

"Lo vuoi proprio sapere?"

Fu la risposta o meglio, la domanda di Clarke.

Lexa sì voltò a guardarla e fece dì sì con la testa.

"Sì Lexa, apparteneva alla sedia di Heda, dove solo tu potevi sederti".

Lexa rimase stupita e stava per rispondere, ma arrivò Madi con le foglie.

"Bastano?"

Chiese la piccola che ne aveva prese 3, siccome erano grosse, erano foglie di quercia.

Lexa annuì e sorrise a Madi.

"Sì, grazie tante Madi".

Che ricambiò il sorriso.

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