Capitolo 41

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Sia Clarke che Lexa non parlarono per tutto il viaggio, anche se breve, perché non c'era molta strada da fare, Lexa osservava come Clarke guidava, e la bionda invece pensava a Lexa, ed era triste, non voleva lasciarla così, di nuovo a vivere in mezzo alla foresta, senza un tetto sulla testa e una porta per proteggerla dagli animali. Arrivarono e Clarke scese dal bestione e Lexa la seguì, iniziando a prendere la sua roba.

"Cavolo è un vero disastro qui, dovrò sistemare, mi sa che ci vediamo stasera e non oggi, c'è troppo da fare"

Disse Lexa vedendo il casino che c'era nella sua grotta, allora Clarke intervenne

"Sei sicura che non vuoi ritornare a casa? Possiamo sistemare le cose stando tutte assieme"

Lexa si avvicinò e le disse

"Si sono sicura, fidati questa è la soluzione più giusta, per ora, non per noi, ma per Madi. Non è ancora pronta Clarke”.

Clarke fece di sì con la testa e le diede un bacio a stampo e le disse

"Dai che ti aiuto a mettere apposto questo casino"

Lexa le sorrise e la seguì. Misero apposto bene il rifugio di Lexa, ci misero 2 ore più o meno, con l'aiuto di Clarke, avevano sistemato in fretta, Lexa pensava peggio. Faceva caldo ed erano tutte sudate, e Clarke guardò Lexa con quello sguardo eccitato, Lexa aveva le goccioline che le scendevano sul viso e anche sul petto, e andavano giù in mezzo alla valle dei seni, le vene gonfie e i muscoli accennati, era sexy, molto sexy. Lexa si sentì osservata e si girò verso Clarke che la guardava come se volesse mangiarla, e le piaceva, aveva lo sguardo pieno di desiderio.

"Clarke vedi qualcosa che ti piace?" Chiese Lexa in modo ironico e provocatorio, Clarke rispose con un tono o di voce al quanto eccitato

"Decisamente"

E si avvicinò a Lexa in un secondo e si fiondò sulle sue labbra, aveva voglia di fare l'amore, aveva sempre voglia di Lexa. La mora ricambiò il bacio e sentì la voglia e il desiderio di Clarke, e anche lei comunque la desiderava sempre, e tra una pausa e l'altra del bacio le disse

"Clarke, davvero vuoi farlo ora? Siamo sudate, e poi devi tornare da Madi"

La bionda era troppo eccitata per fermarsi, da quella visione di Lexa, in canotta e pantaloncini, sudata e le sue braccia con un accenno di muscoli, l'aveva mandata fuori di testa. Si staccò dal bacio e la guardò negli occhi,

"Non ci riesco a fermarmi, ti voglio Lexa, ora".

Prese la mano di Lexa e la guidò dentro i suoi pantaloni e mutande, e quando Lexa toccò la sua intimità, ansimò

"Ahhh"

E Lexa sentì quando fosse bagnata e la cosa le piaceva sempre e tanto. Lexa si fiondò sulle sue labbra e mentre la baciava, la spinse contro la parete della grotta, senza mai togliere la mano dalle mutande di Clarke, iniziò a stuzzicare il clitoride, e i gemiti di Clarke morivano nella sua bocca, prese con l'altra mano la gamba di Clarke e la sollevò, per avere più accesso alla sua intimità, era stupenda.

"Dio sei così bella amore mio, ti amo, mi fai impazzire quando godi"

Poi si avvicinò al suo orecchio, e le sussurrò

"Mi stai facendo bagnare tutta, potrei venire anche solo così Clarke"

La bionda a quelle parole perse il controllo la voleva sotto di lei, le piaceva troppo fare l'amore così, averla sotto, e possederla, e vedere Lexa contorcersi per via del contatto tra le loro intimità. Clarke sfilò via la mano di Lexa dalle sue mutande senza mai lasciarla, la mora non capì perché l'avesse fatto, prima la voleva e poi la fermava? Ma i suoi dubbi furono subito spiegati, Clarke la trascinò fino al retro del bestione, aprì il portellone e stese una coperta che aveva in macchina.

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