Capitolo 30

490 23 8
                                    

Clarke la guardò pensierosa, ma non disse nulla, e aspettò che la bruna parlasse.

"Stamattina stavo tornando dal fiume, beh in poche parole, senza farla troppo lunga, ho sentito te e Madi parlare di me".

Clarke sgranò gli occhi, per via di quello che sì erano detto lei e Madi e che Lexa aveva sentito, ma ancora una volta non disse nulla, fece parlare Lexa. Voleva sapere con sicurezza cosa avesse sentito prima di parlare.

Lexa vedendo la reazione nel volto di Clarke, sì sentì ancora di più in colpa. Ne combinava una dietro l'altra. Abbassò il capo.

"Clarke ho sentito tutto quello che avete detto, ho sentito tutto".

Si vergognava tanto. Continuò a parlare, ormai non poteva più tacere.

"Scusami davvero tanto, ho sentito che dicevi che mi amavi, che mi ami ancora".

Dopo aver pronunciato quelle parole, alzò il viso per vedere di nuovo Clarke negli occhi.

"Tu mi ami ancora?".

Clarke non sì aspettava una domanda del genere così a bruciapelo. Guardava quegli splendidi occhi verdi, che la guardavano con la speranza di un sì, e la paura di un no.

Mise da parte il suo stupore e si rilassò, infondo era Lexa quella che aveva davanti. Non poteva dirle di no, aveva la possibilità di riaverla, aveva la possibilità di dirle tutto di nuovo. Così le sorrise, le mise una mano sulla guancia, e la accarezzò dolcemente, e con un tono molto dolce le rispose.

"Non sono arrabbiata, e non devi scusarti".

Fece una breve pausa.

"Sì Lexa, ti amo, ti ho sempre amata e ti amerò per sempre".

E finita la frase la baciò di nuovo.

Aveva già aspettato fin troppo, non voleva più sprecare tempo. Lexa accettò di buon gusto il bacio e con gioia, dopo le parole di Clarke. E il bacio sì fece intenso. Non riuscivano a staccarsi, e le loro lingue cominciarono una danza.

Clarke sì staccò per riprendere fiato, e appoggiò la fronte su quella di Lexa, e con gli occhi chiuse disse,

"Mi sei mancata".

E Lexa la baciò di nuovo. La situazione sì stava scaldando, loro due sì stavano scaldando.

Insomma erano sei anni che entrambe non avevano rapporti, è normale che l'eccitazione prese il sopravvento.

Lexa sì staccò ma solo per prendere Clarke e portarsela a cavalcioni su di sè. Poi ripresero a baciarsi, e iniziò ad accarezzarle la schiena da sotto la maglietta, per poi finire nella parte anteriore del corpo della bionda, stuzzicandola, andando a sfiorarla sotto il seno.

Ad entrambe vennero i brividi, e non era colpa dell'arietta che tirava.

Clarke a quel tocco gemette.

Era bello sentirsi toccare di nuovo in quel modo e soprattutto da Lexa.

La bruna abbandonò le labbra di Clarke e iniziò a baciarle il collo, alternando leccate e morsi ai baci. Clarke buttò il collo di lato per lasciarle più spazio, e iniziò ad avere il respiro pesante. Mentre Lexa continuava a darle attenzioni sia con la bocca che con le mani, sotto la maglietta.

Clarke era al limite, fece peso in avanti, e sì sdraiò sopra Lexa. Stava accadendo tutto così in fretta, ma allo stesso tempo lentamente, ora erano stese una sopra l'altra. L'eccitazione era quasi ai livelli massimi per entrambe. Lexa vide nello sguardo di Clarke l'eccitazione, e Clarke lo vide in Lexa.

Remember MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora