Capitolo 28

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Conclusa questa conversazione, Clarke e Madi fecero presente a Lexa che c'erano ancora delle violette per colazione, se le voleva erano sul tavolo in casa loro. Intanto le due andarono a fare le solite cose mattutine. Prima di uscire da casa di Lexa, Clarke sì voltò e le sorrise, ma era un sorriso ammiccante.

Insomma, poco fa Lexa la stava per baciare, e la bruna aveva capito il perché di quel sorriso, e diventò tutta rossa in viso dall'imbarazzo.

Le due ragazze presero tutta la loro roba e sì avviarono al fiume. Lexa nel frattempo entrò in casa loro, e mangiò un po' di violette, ma non aveva molta fame, pensava a quello che era quasi accaduto con Clarke.

La stava per baciare, e se non fosse stato per l'interruzione di Madi, lo avrebbe fatto. Lo desiderava con tutta se stessa, ogni giorno di più, ed ogni giorno sì metteva in imbarazzo con Clarke per qualcosa.

E ora come mi devo comportare? Clarke mi eviterà? E al mio bacio, come avrebbe risposto? Come nel primo nostro bacio, o come nel secondo? Beh, anche se quel sorrisetto prima di uscire di casa, mi fa pensare che lo volesse anche lei.

Scosse la testa e cacciò via i pensieri, per quanto possibile, ed uscì da casa di Clarke e tornò nella sua. Preparò anche lei le sue cose per andare al fiume, così una volta tornate Clarke e Madi, lei sarebbe stata pronta.

Le due ragazze nel frattempo, arrivarono al fiume, e la bionda disse alla piccola di lavarsi per prima, e mentre la giovane Natblida sì spogliava, rivolse un pensiero che aveva in testa a Clarke.

"Oggi voglio fare allenamento, Va bene per te?"

"Certo Madi, devi chiedere a Lexa però, se lei ne ha voglia".

"Beh, non c'è molto da fare qui, quindi penso che accetterà la mia proposta"

"Vai a lavarti ora"

Disse Clarke con un sorriso, che Madi ricambiò e corse verso l'acqua tuffandosi poi dentro. Mentre Madi sì lavava, Clarke iniziò a lavare i vestiti.

Lexa intanto, dopo aver preso la roba, la mise nella sacca, e uscì fuori. Non sapeva cosa fare, così posò la sacca vicino al tronco dove sì sedevano, e sì mise a tagliare la legna per il fuoco. Oggi non aveva voglia di mangiare pesce o carne, pensava a questo mentre tagliava la legna, voleva delle verdure, e oltre a quella che aveva preso, Lexa sapeva dove trovarne altra.

Crescevano altri tipi di verdura e frutta commestibili, anche se dopo Praimfaya molte cose non esistevano più.

Forse è il caso di portare le piante qui, e fare un piccolo orto, così ogni volta non devo fare avanti e indietro. Quando arrivano le ragazze chiederò se sono d'accordo. Quel posto laggiù mi sembra perfetto.

Pensò Lexa.
C'era un punto vuoto dentro il villaggio, dove c'era abbastanza terreno da poter fare una coltivazione, era perfetto.

Intanto al fiume Madi aveva finito di lavarsi.

"Vai a casa e stendi i tuoi vestiti, io mi lavo e ti raggiungo tra poco"

Disse Clarke alla piccola. La ragazzina fece come detto dalla bionda. Quando arrivò vide Lexa spaccare la legna e sì avvicinò.

"Ehi Lexa, vuoi una mano?"

Lexa la guardò e le rispose.

"No Madi, è pericoloso, e poi ti sei appena lavata, ma se vuoi darmi una mano, puoi mettere questi pezzi di legno tagliati li?".

E indicò un piccolo capanno che non usavano. Molto probabilmente veniva usato per tenere gli attrezzi dei contadini, dato che dentro Lexa trovò una zappa e un rastrello e un vanga. Così dato che conteneva solo quelle tre cose, e quindi era inutilizzato, Lexa pensò di riempirlo con la legna, in modo da avere una scorta, e non stare tutti i giorni a tagliarla.

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