Il cuore stretto in una morsa, una lacrima scendeva lungo la sua guancia fino a fermarsi sotto la punta del mento. Non vedeva nulla, gli occhi così pieni di lacrime che sembravano liquefarsi. Sentiva come un cerchio che gli stringeva la testa, suo padre chiamava questa sensazione "avere l'aureola stretta". Con un braccio stringeva le gambe, che teneva piegate appoggiate al petto, con l'altra mano aveva afferrato la manica della maglia ormai zuppa e la usava per asciugarsi gli occhi. I capelli scompigliati dalle sue mani, che prima di trovare quella posizione li avevano affermati con forza, come anche le sue cosce. Respirava a bocca aperta poiché il pianto aveva bloccato le narici, si stava sfogando in silenzio, con la testa appoggiata alla testiera del letto che era stato spostato dal muro al quale appoggiava la parte bassa della schiena. Aveva sempre preferito la pioggia, quindi anche se per molte persone sarebbe stato il contrario, il fatto che fosse una luminosa giornata di sole rispecchiava a pieno il suo umore. La finestra era aperta, la luce entrava risaltando sul piano chiaro della scrivania e illuminando minuscoli pulviscoli di polvere che fluttuavano nell'aria ferma della stanza. Come sottofondo il suono della lavatrice, che era appoggiata dall'altra parte del muro che il bagno e camera sua condividevano. In casa non c'era nessun'altro, anche perché se fosse stato così avrebbe sfruttato un'latro momento per sfogarsi. Infondo, anche se spesso si piange perché si sta male, non è una sensazione poi così spiacevole buttare fuori tutto con le lacrime; ma era una cosa privata, non si spiegava come nei film tutti si mettessero a piangere difronte agli altri , se avesse assistito ad una scena del genere il disagio avrebbe avuto la meglio, e avrebbe cercato di andarsene, volendo lasciare la privacy di un momento del genere. Era come farsi la doccia, un momento in cui ti lasciavi andare, pensavi a te stesso e non mettevi freno a ciò che ti passava per la testa, erano entrambi modi per prendersi cura di sé in un modo estremamente personale. Si mise a ridacchiare, asciugando con la manica le ultime lacrime, si sentiva decisamente meglio, adesso.
Ora voleva fare merenda.
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Storie corte
RandomStorie brevi di ogni genere che mi viene in mente, ognuna durerà un capitolo. Spero che potranno piacervi. Penso che la maggior parte, se no tutte, le protagoniste saranno ragazze, perché mi risulta molto più facile immedesimarmi nelle ragazze che n...