32. Ansia

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Sentiva l'intestino attorcigliarsi e rimpicciolirsi in modo icredibilmente sgradevole. Si sentiva come se il suo busto fosse svuotato degli organi interni e riempiti di una sensazione orribile. Eppure la parte esterna era rilassata, solo all'interno era tesa come una corda di violino. Nella sua mente vorticavano una miriade di pensieri, che però apparivano troppo lontani per essere esaminati e presi in considerazione. Abbracciava con forza il secondo cuscino di piume, quando non passava il tempo a rigirare quello su cui appoggiava la testa. Continuava a ripetersi di dormire, o il giorno dopo non si sarebbe mai svegliata in tempo.  Nonostante si trovasse dall'altra parte della casa, sentiva sua madre preparare le cose per la colazione, per fare prima il giorno successivo. Stando lì ferma, a concentrarsi sul suo corpo, per addormentarsi, iniziò a percepire quello che sembrava il suo sangue scorrerle nelle vene, il cuore che batteva nella cassa toracica e, quando piegò una gamba, le sembrò di sentire anche i muscoli che si muovevano e scontravano con la parte interna della pelle. Rabbrividì, e quella strana sensazione si diffuse su tutto il corpo. Strinse più forte un cuscino mentre affondò la testa nell'altro, cercando di non concentrarsi su nulla e dormire.

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