15. Notte

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Era buio e silenzioso. Sulla sua scrivania un disordine di libri, quaderni, fogli, astucci, penne, matite; c'erano anche un nastrino blu di provenienza sconosciuta e i suoi occhiali. Stava pensando a tante cose: alla verifica di storia di domani, a quando fosse andata male l'interrogazione di scienze, alla sua serie preferita, al nuovo taglio di capelli che voleva farsi, a quanto dovesse dormire per svegliarsi in tempo domani.

Da sotto la porta passò uno spiraglio di luce, suo fratello stava andando in cucina per fare uno spuntino con i resti delle uova di pasqua.

Rebecca si mise seduta, era venuta fame anche a lei.

Infilò i piedi nelle infradito e seguì Federico, suo fratello, in cucina.

La mattina dopo in casa loro non c'era più cioccolato.

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