12. Disegno

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Avevano uno sguardo concentrato, sia Emma che il suo disegno. Emma stava disegnando, ma anche il soggetto del suo disegno era molto concentrato, a scrivere. Anche Agnese era concentrata, a guardare Emma. Ad essere sinceri erano in molti a fissarla, non solo Agnese, era una delle ragazze più carine della scuola e in molti erano innamorati di lei. In realtà la ragazza con in assoluto più pretendenti era Agnese, che grazie al club di teatro era diventata molto popolare.

"Verdi, non crede che prendere appunti sia una buona idea?"

"Si, mi scusi prof"

Ma fece solo finta di seguire il consiglio, continuava a pensare a Emma e a quanto fosse bella mentre disegnava, così concentrata. I capelli lunghi e castani raccolti in due trecce che partivano dall'alto della testa, con piccoli ciuffetti ribelli che sembravano fatti di sottili fili di rame. I sottili occhi neri fissi sulla punta della matita.

Certo, non sapeva di essere uno dei soggetti preferiti della ragazza, adesso Emma stava disegnando suo fratello, ma la maggior parte delle sue opere erano ritratti di Agnese. Agnese che recitava, parlava, rideva, si arrabbiava. Emma si sentiva un po' una stalker a disegnarla sempre. Ma era affascinata dai suoi ricci castani, dalla sua statura imponente, dal costante alone di mistero che la circondava: era un'attrice, non potevi sapere se fosse sincera o meno.

Le due si erano parlate poco, Emma troppo timida e Agnese troppo impegnata, ma passavano molto tempo a pensarsi a vicenda.

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