8. Com'è bella

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Rimango senza fiato a guardarla, sicuramente sto arrossendo. E' stupenda e non riesco ancora a credere che abbia accettato di uscire con me.

I capelli castani raccolti in una coda spettinata da un'elastico bianco. Gli enormi occhioni marroni che mi guardano da dietro gli enormi occhiali rotondi. Le guance arrossate che la rendono incredibilmente tenera. Ora che mi è vicina si nota quanto sia più alta di me. Indossa un vestito bege con il collo, l'orlo della gonna e quello delle maniche di un verde molto scuro e intenso, tendente al blu. La cinturina di pelle bianca che le cinge la vita. Le gambe si vedono appena tra il pizzo che esce da sotto la gonna e gli stivali dello stesso verde delle rifiniture del vestito.

Anastasia si può descrivere con vari aggettivi: gentile, allegra, disponibile, poco empatica, estroversa, procrastinatrice; ma uno più di tutti la rappresenta: egocentrica. Così come nonostante i numerosi interessi e le numerose passioni una spicca su tutte: il canto. E' sempre stata brava, segue anche vari corsi e fa parte di un coro da quando è piccola. Quando usciamo con gli amici ci porta sempre al karaoke con il solo scopo di stracciarci e potersi vantare della sua indiscussa bravura.

A livello di aspetto fisico ci assomigliamo abbastanza: entrambi castani, occhi marroni, nessun segno particolare tranne forse le mie lentiggini. Come carattere però ci sono due sostanziali differenze: a me non piace per niente stare sotto i riflettori e la mia autostima è pressoché inesistente.

Anastasia mi sorride, mi prende la mano e ci incamminiamo verso il parco.

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