39. Contrasto

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Un'intricata pettinatura di trecce le ricopriva tutta la testa, lasciando quattro trecce lisce pendenti e due che formavano tre sorta di anelli ciascuna per poi tornare ad aglomerarsi nel resto della chioma bionda, che sarebbe stato molto difficile sbrogliare. In pieno contrasto con la ricca acconciatura, se ne stava spaparanzata sul divano con le gambe aperte, indossando dei leggins aderenti e un'enorme felpa, che le stava tanto grande che le arrivava alle ginocchia e le maniche abbondavano di una quindicina di centimetri. Il lussuoso e largo divano in ecopelle era interamente ricoperto di cuscini di seta, che sarebbero dovuti essere usati a letto, e sporco di briciole, e un po' di crema, dei pasticcini che la ragazza stava mangiando dal vassoio appoggiato al tavolino di vetro difronte a lei. Aveva le unghie curate, e lunghe quelle delle mani, tinte e laccate di un rosa talmente chiaro che con troppa luce appariva bianco. Dietro di lei un'enorme finestra illuminava la stanza, difronte a lei la televisione accesa, da qualche parte sotto di lei il telecomando perso tra i cuscini. Alla sua destra continuavano le finestre. Alla sua sinistra un'enorme libreria di legno nero stracolma di libri e semi-nascosta da una tenda semi-trasparente. Il pavimento era di un lucido marmo bianco mentre la porta e le, sottili, finiture delle finestre dello stesso legno della libreria.


Questa mi piace particolarmente. Voi cosa ne pensate? <3

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