È come guardare dallo spioncino di una porta, ma senza doversi chinare. Nella più completa comodità, mi apposto ogni sera sotto casa sua e inizio ad osservarla oltre i vetri appannati degli occhiali. Quando piove, mi piace sentire le gocce di pioggia sul mio viso mentre la guardo spogliarsi. È eccitante, e istintivamente la mia mano finisce nella tasca dei pantaloni avvicinandosi con scrupolo verso il sesso che per l'erezione preme contro la cerniera dei jeans. Non ho mai visto niente di più bello in tutta la mia vita. È bastato uno sguardo fugace in discoteca, e mi sono sentito legato a lei per la vita. Il mio amore ossessivamente morboso e psicotico, si stipa nella mia camera oscura. Le sue foto sono appese con meticolosità in giro per la stanza, illuminate da quella luce rossa inattinica. Ascoltando i miei amici, ho davvero pensato per un breve periodo di lasciar perdere, e di cercarmi una ragazza vera. Ma come potrei dimenticare i suoi occhi? Il modo in cui mi ha guardato quella sera di tre anni fa?
Sì, dura da tre anni e da allora non ho incrociato lo sguardo di nessun'altra. Completamente preso a pensare a lei - la ragazza - che abita in un monolocale a Brooklyn. Terzo piano, finestra palladiana che dà sul soggiorno. Una piccola finestra in camera da letto e nel bagno. Ho dovuto arrampicarmi sulle scale antincendio dell'appartamento difronte per poterla guardare meglio. Una notte mi sono distratto qualche minuto, vedendola uscire dal supermercato. L'ho seguita, cacciandomi il cappuccio in testa e lei per un breve momento si è sentita osservata, voltandosi di schiena per potersi guardare intorno. In quel momento ho cambiato strada. Non potevo essere scoperto. Mi era davvero passato per la testa di farmi avanti, ma preferisco osservarla da lontano. Adam si è sposato da poco, la moglie è incinta del loro primo figlio. E' il mio migliore amico, ed ero con lui in discoteca quella sera.
"Hai visto come mi ha guardato quella?". Il suo sguardo si era incupito, come se non avesse compreso appieno le mie parole. Mi ha risposto con una pacca sulla spalla, ordinando un altro giro di shot. Dopo ci ha raggiunti Tom, un altro amico di lunga data con cui però non condivido tutto. Non è come con Adam. Al mio migliore amico potrei dire di aver ucciso un uomo e lui mi aiuterebbe a seppellirlo con la soda caostica. Tom invece mi aiuterebbe ad uscirne, consegnandomi alla polizia. La verità è che non riesco ad avvicinare nessun'altro. Soffro di un'introversione insanabile, e questo dai tempi del liceo. Non ho avuto molte ragazze e mi vesto in modo preistorico. "Hai solo bisogno di un miglioramento, e intendo dalla testa ai piedi" consiglia Adam, prestandomi qualche sua camicia. "No, non sarei io. Io sono questo" rispondo, indicando la mia felpa e i capelli troppo lunghi che non taglio da un secolo. "Laura dice che può presentarti una sua collega". Alzo gli occhi al cielo, salutandolo. Torno nella mia camera oscura, osservando le foto. Quelle in cui è nuda, o seminuda sono le mie preferite. La notte sogno di afferrarle i glutei o di premere la mano sul suo seno tornito, per poi baciarglielo mordace. Sono completamente andato. Questa ragazza mi manda in pappa il cervello, ed è smania per il mio inguine esagitato al solo pensiero di poterla avere. Mi infilo nuovamente la mano nei jeans, lasciandomi trasportare dalla provocazione delle sue foto.
ⱽᵒʸᵉᵘʳ | 𝘾𝙝𝙧𝙞𝙨 𝙀𝙫𝙖𝙣𝙨
ᴬᵈᵃᵐ | 𝙎𝙚𝙗𝙖𝙨𝙩𝙞𝙖𝙣 𝙎𝙩𝙖𝙣
ᵀᵒᵐ | 𝙏𝙤𝙢 𝙃𝙞𝙙𝙙𝙡𝙚𝙨𝙩𝙤𝙣
ᵀʰᵉ ᵍⁱʳˡ | 𝘼𝙙𝙚𝙡𝙖𝙞𝙙𝙚 𝙆𝙖𝙣𝙚
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𝐕𝐎𝐘𝐄𝐔𝐑 | 𝙂𝙪𝙞𝙡𝙩𝙮 𝙋𝙡𝙚𝙖𝙨𝙪𝙧𝙚 (𝟏) 𝘾. 𝙀.
Mystery / ThrillerUn voyeur è un osservatore morboso. Colui che ottiene l'eccitazione esclusivamente guardando l'oggetto del suo desiderio. Si nasconde, fotografa, analizza, raccoglie informazioni. Il suo, diventa un vero e proprio pensiero persistente, che potrebbe...