Cadiamo come due pesi morti sul pavimento in parquet nel soggiorno. Lei a pancia in giù ed io sopra. La libero dei pantaloni della tuta intanto che mi abbasso la cerniera dei jeans. Freme dalla voglia di essere presa da dietro. Lo sento. Scalpita e si agita sotto le mie gambe. Poso le labbra sul suo collo. "Sto per farlo".
"Cosa aspetti?" domanda con la faccia schiacciata in terra. Le lascio un bacio sulla spalla nuda prima di proseguire. Le stringo i polsi dietro la schiena, intanto che la accarezzo. Inizio ad essere docile, calmo, per nulla preso dal panico. In realtà sto implodendo. Allunga il braccio per potermi toccare lì.
"Non ti sento ancora. Cosa aspetti?". È intraprendente, impaziente. In quale tipo di donna sono andato ad incappare? Questa ragazza mi fotte anima, corpo e cervello. Scivolo tra le sue natiche sode con le mutandine semi abbassate, facendole allungare le braccia sopra la testa. Per quanto invitante e appagante, preferisco di gran lunga la posizione in cui eravamo stanotte. Lei su di me, io sopra di lei. In qualunque modo. L'importante è che possa guardarla in quegli occhi, afferrarle i seni e i fianchi e stringere la carne fino a farla sanguinare. La libero della mia presa, facendola voltare di schiena. Mi guarda, si sporge piano in avanti attirandomi per la nuca. Torna ad esplorarmi con la lingua, allungando le braccia verso la mia schiena e scendendo giù verso le gambe. Mi agguanta da sotto i glutei, mugolando. "Non ti aspettavo così presto. Dimmi, ti mancavo?".
"Non sai quanto" rispondo, sentendomi insolitamente troppo romantico. "Avevo un certo prurito che solo tu potevi curare". "Oh, immagino" dichiara, tirandomi per i capelli. "Non mi sono pentita di ieri, e non mi pento di averti attirato con l'inganno nel mio appartamento. Ma forse c'è una cosa di cui dovremmo parlare". Non mi faccio prendere dal panico. So già tutto sul suo conto. Internet parla chiaro. Mi fermo, restando in bilico su di lei. Occhi negli occhi.
"Quell'ex ragazzo di cui ti ho parlato, la storia che è finita male...". Mi mostro interessato e incuriosito dal racconto. "...è un tipo pericoloso. L'ho lasciato e non è successo così tanto tempo fa. Ogni tanto torna nella mia vita e... beh, tra noi è complicato". Mi metto a sedere, alzandomi i pantaloni fino ai fianchi. "Che cosa intendi dire con complicato?".
Si porta una mano nei capelli, evitando il mio sguardo. "È molto più grande di me. Era il mio allenatore di kickboxing e tra noi è iniziata quasi per caso. Avrei dovuto prevedere il suo comportamento irascibile da come picchiava duro sul ring".
"Ti ha picchiata?". Scuote la testa, forzando un sorriso. "Non ne voglio parlare. Volevo solo avvisarti. E adesso possiamo tornare a fare quello per cui sei venuto". Mi mette di nuovo la mano dietro la nuca, ma mi divincolo prima che possa riprendere a baciarmi. Mi metto in piedi, irritato dalla sua dichiarazione. "Ho detto qualcosa che ti ha turbato?".
"No" scuoto la testa, riallacciandomi la cintura. "Sembra che tu abbia già avuto troppi problemi. Non vorrei creartene di nuovi". Lei si alza, premendo il seno contro la cerniera della mia felpa. "Non puoi essere peggio del mio ex. Finora hai solo contribuito a rendermi felice". Infila le dita nello scollo, alzandosi in punta di piedi. "È ancora troppo presto. Vieni in camera con me".
Mi chiede di seguirla, afferrandomi per il polso ed io mi sento troppo vulnerabile per potermi negare la sua compagnia. Mi spinge verso il letto, facendomi sedere di peso. Resta in piedi difronte a me, muovendosi lentamente e con grazia. "Che cosa vuoi fare?" le domando con un accenno di malizia nella voce. "Tutto quello che ti passa per la testa. Ho la serata libera". Nel frattempo che si sfila le mutandine e la canottiera, guardo oltre le sue spalle. Libri di psicologia sparsi sulla cassettiera e sulla poltrona.
"Non devi studiare?" lei segue il mio sguardo. "No, ho già studiato abbastanza oggi". Si mette cavalcioni su di me, spingendo le ginocchia contro il materasso. Mi prende da dietro la nuca, tornando a baciarmi con trasporto.
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𝐕𝐎𝐘𝐄𝐔𝐑 | 𝙂𝙪𝙞𝙡𝙩𝙮 𝙋𝙡𝙚𝙖𝙨𝙪𝙧𝙚 (𝟏) 𝘾. 𝙀.
Mystery / ThrillerUn voyeur è un osservatore morboso. Colui che ottiene l'eccitazione esclusivamente guardando l'oggetto del suo desiderio. Si nasconde, fotografa, analizza, raccoglie informazioni. Il suo, diventa un vero e proprio pensiero persistente, che potrebbe...