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Mi sono alzato come di consueto alle sei del mattino. Corsa a Central Park e conseguente doccia rinfrescante. Non ho modo di seguire piste e nemmeno di mettermi al computer, poiché Tom mi chiama molto presto e con una richiesta strana. "Devi andare sulla quinta? Hai poche scarpe a cui abbinare gli abiti?".

"No, idiota. Devo finalmente fare quell'acquisto". Poggio la tazza del caffè sulla penisola, asciugandomi la bocca con il dorso della mano. "Quale acquisto?". "L'anello per Emma. È arrivato quel momento". In meno di quindici minuti è davanti alla mia porta, la fronte madida di sudore. "Non lavori oggi?".

"No, mi sono preso la giornata libera ed ho affidato i miei clienti ad un collega. Sapevo che questa giornata mi avrebbe portato via molto tempo". "Se non sei pronto a sposarla, non devi farle la proposta solo perché è incinta" gli offro del caffè. Annuisce e si siede sullo sgabello. "Non è per la gravidanza. Avrei dovuto fargliela molto tempo fa. Ho continuato a rimandare e...".

"Lo hai detto ai tuoi?" scuote la testa. "E nemmeno alla madre di Emma. Siamo stati a cena da lei e non siamo riusciti a dirglielo". Lo vedo aprirsi due bottoni della camicia. "Allora? Dimmi che sei pronto. Ho bisogno di qualcuno per questo tipo di commissione e Adam era di turno all'ospedale". "Ti accompagno, ma voglio avvertirti. Non sono un esperto".

"Siamo in due". Raggiungiamo la porta ed entriamo nella sua Audi sfrecciando per le strade trafficate di New York. Ci ritroviamo tra la folla, sgomitando e facendoci spazio per poter arrivare al negozio di Tiffany. Siamo davanti alla vetrina e Tom ammira i modelli dall'esterno. "Sai già che modello le piace?" scuote ancora la testa. "Ma penso di conoscerla abbastanza, perciò andrò ad intuito". Entriamo nel negozio e aspettiamo che la commessa si liberi per poterci aiutare. "Salve signori. In cosa posso esservi utile?".

"Sto cercando un anello di fidanzamento" dichiara Tom, forzando un sorriso. "Sì, deve fare la proposta alla fidanzata" aggiungo, prendendolo in giro. "Perfetto. Abbiamo diversi tipi di modelli..." ci invita a seguirla alla cassa, dove ci mostra un cassetto con diversi anelli con pietre incastonate. "...Aveva già qualcosa in mente?". "Qualcosa di semplice e incolore".

"Un solitario quindi" la ragazza ci sorride e prende un altro cassetto, afferrando uno degli anelli tra le dita. "Questo modello è arrivato solo la settimana scorsa, e ci è rimasto solo un pezzo. Quello in esposizione. Gambo affusolato e diamante solitario, realizzato interamente in platino".

"Lo prendo" risponde, senza pensarci troppo. "Non vuole rifletterci su?". Tom dice di no. "È perfetto per lei. Me lo può incartare?". "Certo". Nel frattempo che la commessa aggiunge un fiocco al piccolo pacchettino, do una pacca sulla spalla al mio amico. "Le piacerà. È molto bello, per quanto ne sappia poco di anelli".

"Grazie per avermi accompagnato". La ragazza gli porge la scatola e Tom le consegna la carta senza chiedere il costo. Dev'essere appagante avere un buon stipendio. Tom non dovrà mai preoccuparsi dei soldi. Quando siamo in strada, necessito di togliermi una curiosità. "Secondo te quanto costa un anello simile?".

𝐕𝐎𝐘𝐄𝐔𝐑 | 𝙂𝙪𝙞𝙡𝙩𝙮 𝙋𝙡𝙚𝙖𝙨𝙪𝙧𝙚 (𝟏) 𝘾. 𝙀.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora