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Passa una lunga settimana, quasi interminabile, prima che possa risentirla. È scomparsa, senza dare spiegazioni o preavvisi. Quando riappare mi dice: "Sono andata a Madison a trovare i miei genitori". "Nel Wisconsin?" lei annuisce. Ho cercato di scoprire di più ma lei si è dimostrata contraria a voler condividere quella parte della sua vita. Dopotutto non è da così tanto tempo che stiamo insieme. Ufficialmente è una settimana, anche è stata una settimana in cui non ci siamo visti per niente.

"Tu che hai fatto in mia assenza?" mi domanda post-coito. Il ciuffo che le ricade tra gli occhi, morbido come a sfiorarle le labbra, le guance arrossate e il mento incavato. Mentre lei era via – cosa che non sapevo – mi sono allenato tutti i giorni. Sono andato a correre, ho continuato a seguire la mia dieta vegetariana. Mi sono destreggiato tra lavoro e palestra, non riuscendo a fare altro. "Nulla, mi sei mancata troppo".

"Oh" posa la mano sul mio petto, infilandoci le unghie. "I miei mi hanno fatto domande sui segni che avevo sul collo. Ho dovuto parlar loro di te. Spero non ti dispiaccia". "No, non sapevo nemmeno della loro esistenza. O meglio, non mi avevi ancora parlato dei tuoi genitori. Hai fratelli o sorelle?". Un lieve accenno di negazione. "E tu?". "Mia madre è morta quando ero piccolo, mio padre è in una casa di cure. E...".

"Fratelli o sorelle?" ripete la mia stessa domanda. "Un fratello, ma non ci sentiamo quasi mai". "E perché?". Eh, ce ne sarebbero di cose da dire. Io e Paul eravamo i classici fratelli che si prendono per capelli, e che non sopportano la vista l'uno dell'altro. Lui è più grande di me, ma sembra il più piccolo data la sua statura media. Quando invitava i suoi amici a giocare nel nostro giardino, mi allontanava. Avrebbe dovuto prendersi cura di me, dato che era il maggiore. Ciò nonostante, mi ripudiava e mi metteva sotto una cattiva luce con i suoi amici. Un bambino si fa scivolare queste cose, perché non comprende appieno l'animo umano. Non posso dire di aver del tutto superato quel periodo. Forse anche per questo non sono riuscito ad avvicinare nessuno fino al liceo. Per fortuna avevo Adam. Tutti gli altri ragazzi, i giocatori della squadra di football e i classici bellocci che invitavano le cheerleader al ballo, non erano di certo nel mio raggio d'azione.

"Non è a New York" mi limito a rispondere. È da un po' che non lo vedo. So bene dove si trova, ma credo che lo farò restare al fresco ancora per qualche tempo. Non sono mai stato un tipo vendicativo. Gli eventi mi hanno portato ad essere questo. Sono un ghiacciolo e non provo più alcuna emozione, oltre quelle che già mi appartengono. "Vorrei poterlo conoscere. Voglio sapere tutto di te..." prende tempo, spostando il lenzuolo. Sale su di me, sedendosi cavalcioni sul mio addome. "...e sui tuoi amici. Che ne dici? Quella cena di cui abbiamo parlato, vorrei si tenesse stasera". "Non credo si presenterebbero con così poco preavviso. Odiano sapere le cose all'ultimo. Sono dei perfettini".

"Ti prego" arriccia le labbra, chinandosi sul mio viso. Mento contro mento, la sua lingua che si intreccia alla mia e le sue labbra umide che premono sulla carne. "Almeno provaci. Non vogliono conoscermi?". La conoscono bene. Sanno di tutto il tempo che ho passato a desiderarla. Adesso potranno commentare le mie rinnovate abilità di corteggiamento. Immagino Tom che mi dà consigli – da perfetto stallone inglese che ha conquistato milioni di donne ai tempi del college – e Adam che mi dà degli avvertimenti che lui quasi sicuramente non ha mai messo in atto. "Va bene, ma non ti assicuro una risposta affermativa". Torna a cingermi a sé. Mi fa mettere a sedere, continuando a giocare con il mio corpo. Non ho dimenticato la confessione di Scott, e nei giorni successivi ho cercato di sapere altro però senza risultati. Non appena lei si chiude in bagno, prendo il cellulare per poter mandare un messaggio ai miei amici. "Adam, se sei ancora disposto a conoscere la mia ragazza, vi conviene farvi vedere stasera. Lei vuole incontrarvi".

𝐕𝐎𝐘𝐄𝐔𝐑 | 𝙂𝙪𝙞𝙡𝙩𝙮 𝙋𝙡𝙚𝙖𝙨𝙪𝙧𝙚 (𝟏) 𝘾. 𝙀.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora