Capitolo 1.

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Sono Jessica Sawyer e la mia vita sta andando a pezzi. Sono la padrona della mia agenzia, la Sable Concierge. Soddisfiamo tutti i desideri più sfrenati dell'èlite di Chicago. O perlomeno...ci proviamo.
Mi sento così nervosa. Faccio un gran respiro mentre entro nell'ufficio all'ultimo piano dell'Hotel Crane. Sobbalzo, quando violentemente la porta si spalanca di colpo.
<< Elijah Crane è un dannato mostro. Preferisco morire piuttosto che tornare qua! >>
La donna se ne va infuriata, passando attraverso le porte che si trovano davanti a me. La saluto, mentre si ferma prima di arrivare all'ascensore e si volta a guardarmi. Mi schiarisco la voce e cerco di far finta di non aver sentito nulla della sua frase.
<< Ciao Melanie! Come è andato il tuo primo giorno di... >>
<< Jessica, sei qua! Fantastico! Considera queste come le mie dimissioni, non sono fatta per lavorare come assistente. >> 
<< Te ne stai andando? Per sempre? Ma...sei la miglior dipendente! >>
<< Ti correggo...ero la tua miglior impiegata, ma ora me ne vado via di qua. Ascoltami capo, mollo tutto. Cerca un'altra ragazza che Eli Crane possa distruggere. Ancora meglio, cancella definitivamente questo contratto. Non troverai mai un'assistente che possa sopportare quell'uomo. >>
Accidenti...lei non sa che non ho altre opzioni...
Melanie alza le mani in aria, in un gesto che sembra voler cancellare me e i Crane dalla sua esistenza. Scompare per sempre nell'ascensore. Dannazione, non ci voleva proprio. Inizio a mordermi velocemente il labbro inferiore mentre l'assistente alla scrivania inizia ad osservarmi. Osservo la targhetta che ha sulla sua giacca. Si chiama "Bobbie".
<< Come posso aiutarla? >> 
<< Buongiorno Bobbie, io sono, ehm...venuta a controllare la situazione.>>
<< Tempismo perfetto! Ecco un aggiornamento: le cose non stanno andando come era previsto. Cosa la porta oggi qua all'Hotel Crane, Signora Sawyer? >>
Prendo timidamente il mio telefono e le mostro lo schermo. Ci sono una serie di messaggi di Melanie, la mia ex dipendente. Dall'orario che si vede sullo schermo si nota che li ha mandati dal mattino fino a poco tempo fa.

"Ciao Jessica, niente di grave, ma non so come piace il caffè al Signor Crane. Lui non me lo vuole dire.."
"Non importa! Con un goccio di latte e due cucchiai di zucchero, o al massimo lo lancia sulla parete! Nessun problema!"
"Solo un appunto: a lui NON piace essere interrotto! Per favore aggiungilo ai nostri documenti."
"Al Signor Crane NON PIACE DAVVERO ESSERE INTERROTTO! Non sto scherzando! Wow!"
"Jessica, ADESSO UCCIDO QUEST'UOMO."
"CAPO E' MEGLIO CHE VIENI QUA PRIMA CHE IO LO UCCIDA E RADA QUESTO HOTEL AL SUOLO."

<< Ah, capisco. E ha ricevuto tutti questi messaggi nel corso di...? >>
<< Tre ore. Melanie...ha avuto un primo giorno di lavoro tosto, davvero molto tosto.
<< Immagino che sia venuta qua per vedere il Signor Crane. >>
<< Credo che sia meglio. >>
<< La domanda è: quale Signor Crane? Tutti e tre i fratelli sono qua in questo momento. >>
<< Ah, in tal caso, posso  vedere...Elijah Crane? Il mostro che ha distrutto la mia impiegata? >>
Bobbie sorride ma stranamente quel sorriso mi provoca un brivido non piacevole alla schiena.
<< Può certamente provare. >>
<< Cosa vuol dire? E' perchè sembra volermi spaventare? >>
Bobbie senza rispondermi preme dei tasti sulla sua tastiera e poi mi fa un cenno con la testa.
<< La sua porta è quella là. Vada pure. >>
<< Non mi annuncia? Non deve chiamarlo? >>
<< Elijah non risponde al telefono del suo ufficio. E' parte del suo...fascino. >>
Faccio un gran sospiro e con calma inizio ad avvicinarmi alla porta. C'è una brutta vibrazione in questo posto. Il mio corpo s'irrigidisce mettendomi in allerta. Va beh, o la va o la spacca.
Apro lentamente la porta e un pesante raccoglitore vola davanti a me. Mi abbasso velocemente per schivarlo. C'è mancato poco. Mi rialzo e inizio a guardami intorno. Ci sono fogli dappertutto.
<< Ehi! Che diamine! Perché sta tirando queste cose? >>
<< Non ti avevo detto che... >> si sofferma a guardarti attentamente << ah, non sei la signorina vattelappesca. >>
<< Esatto. Io...non sono Melanie. >>
<< E io non sono interessato. >>
L'infame di quel Eli Crane ritorna verso la sua scrivania. Lo osservo attentamente, mentre dà le spalle, e noto che zoppica un pò. Chissà perché. Sollevo poi lo sguardo verso le sue spalle larghe...e veramente molto muscoloso. Mi rende difficile togliere lo sguardo da lui.
<< Vattene! Adesso! >>
Mi sta urlando contro. Prende un altro raccoglitore, pronto per lanciare anche quello. Sposti lo sguardo verso il camino, trovandosi ad un angolo della stanza, che scoppietta allegramente e che ovviamente Eli sta ravvivando con tutto il lavoro di Melanie.
<< Però Signor Crane, io... >>
<< Torna da mio fratello e digli di non mandarmi più ragazzine viziate, nel tentativo di volermi domare. >> ti osserva con irritazione. << Non sono interessato a condividere il mio tempo con un bel viso ma senza sale in zucca. >>
Mi sta scoraggiando. Non ho nessuna possibilità di ragionare con questo uomo che come ho sentito dire lo chiamano "La Bestia". Non almeno in questo momento...
<< Grazie per il suo tempo. >>
Apro la porta alle mie spalle ed esco, mentre trattengo il respiro fino a quando non arrivo alla scrivania di Bobbie. Faccio un sospiro di sollievo per essere sopravvissuta a quell'essere.
<< Lei è fortunata. >>
<< Perché? >>
<< Ora che ho conosciuto Elijah, avere a che fare con Reese sarà un gioco da ragazzi. >>
Borbotto innervosita mentre lei alza la cornetta del telefono.
<< Reese, Jessica Sawyer vuole vederti. Te la mando adesso. >>
Mi fa un cenno secco mentre indica le porte dietro di lei. Immediatamente mi dirigo nella sala adiacente. Apro la porta ed entro, una sedia si gira verso di me. Improvvisamente mi sento come se fossi entrata nella tana di un super criminale.
<< Signorina Sawyer. >>
<< Signor Crane mi dispiace conoscerla in queste circostanze. >>
<< Anche a me. Mi aveva promesso di poter trovare un'assistente personale per mio fratello entro questa settimana. Abbiamo un contratto, Signorina Sawyer. >>
<< Volevo dirle che...suo fratello tratta malissimo tutte le persone che gli mando. >>
<< Lo so. Non è la prima agenzia con cui faccio un accordo, però speravo che la sua fosse diversa.>>
<< Lo è, solo che siamo agli inizi. Ecco tutto. >>
Osservi la sua mano posarsi sulla scrivania mentre mi osserva. Il mio cuore inizia ad accelerare. Sable Concierge faceva fatica ad arrivare a fine mese prima di firmare questo contratto...e ora che ho perso dieci impiegati con Crane, non ho nessuno da mandare...
Reese si schiarisce la voce guardandomi mentre interrompe i miei pensieri.
<< Risolva il mio problema, Jessica. So che mio fratello viene chiamato la Bestia...però so anche che ho un contratto con l'agenzia più promettente della città. O almeno questo mi hanno fatto credere. >>
Il tono della sua voce non mi permette assolutamente di discutere. Mi sento soffocare in questa stanza.
<< E io, signor Crane, ho bisogno di questo contratto. Se lavoro con lei...saremo conosciuti in tutto il mondo. Sable sarebbe il gold standard dei servizi di Concierge. Questo è quello di cui abbiamo più bisogno. >>
Continua a picchiettare con le dita sulla scrivania.
<< Allora faccia in modo che funzioni, costi quello che costi. La sua impresa è in bilico, no? >>
Inizio a cercare disperatamente una soluzione. Pensa Jessica, pensa...trovata...e c'è n'è solo una.
<< So cosa fare. >>
Reese si raddrizza di poco con la schiena e alza un sopracciglio.
<< Sì? Ha in mente qualcuno per questo lavoro? >>
<< Un'assistente personale di primo livello con più di tre anni di esperienza nella mia impresa. Non solo, ma è stato anche il braccio destro della Sawyer Financials per una decina di anni. Le garantisco che non si lascerà mai spaventare dalle bizzarrie di suo fratello. Ma sopratutto...è una persona che ha un interesse personale per questa posizione. >>
<< E chi è questa assistente così ben qualificata? >>
<< Io. >>
Per un momento il suo portamento serio sembra crollare. Si mette quasi a ridere.
<< E cosa le fa credere che durerà di più delle altre? >>
<< Sono tenace e ostinata e sto rischiando tutto. >>
Pensa per un attimo alle parole che hai appena detto per poi alzare le spalle.
<< Ostinata! Sembra perfetto per Elijah! Sa che dovrà convincerlo a partecipare agli affari di famiglia, vero? >>
Vuole che la Bestia diventi un uomo d'affari?
<< Non prometto nulla, però farò il possibile. >>
<< E questo tutto in cosa consiste? >>
<< Beh, ha bisogno di qualcuno che gli faccia pensare alle proprie responsabilità, giusto? Riunioni, pranzi...posso farlo. Tutto quello di cui ho bisogno è un calendario ben organizzato e molti appunti. E ha bisogno d'imparare come funziona un'industria alberghiera. Cosa che lui non sa ancora, come minimo. Mentre lui impara, anche io lo farò. Possiamo immergerci nell'impero degli Hotel Crane insieme. Come compagni di studio. >>
Reese ti guarda con un sopracciglio alzato.
<< Compagni di studio. Okay. >>
<< Se non posso fare in modo che Elijah diventi il migliore direttore d'alberghi al mondo, posso almeno impedirgli di essere esposto a una responsabilità legale. Se continua a tirare tazze di caffè caldo contro le pareti, un giorno finirete per trovarvi fra le mani con una denuncia. >>
Lui aspetta impaziente è così mi rendo conto che non sono ancora arrivata ad una conclusione.
<< Non appena avrò stabilito una routine con Eli, troverò una fantastica assistente che prenda il mio posto. Ne sono sicura. In fin dei conti, ho un'impresa da portare avanti.>>
Resse non dice nulla ma continua a fissarmi. Accidenti, ho parlato troppo? Non so cosa mi sia preso. Non è che questo piano debba essere inflessibile. Inoltre lui è il cliente più importante di sempre. Dio mio. Perché gli sto dando ordini?
<< Ehm, mi dispiace Signor Crane...non volevo lasciarmi trasportare così. >>
<< Non si preoccupi. Deve tenere quella passione ben accesa se affronterà mio fratello. >> afferra un foglio e inizia a scarabocchiare alcuni appunti mentre continua a parlare entrando nei dettagli. << Non dobbiamo fargli sapere che lei è la proprietaria della Sable Concierge.>>
<< Perché no? Mi tratterà peggio? >>
<< Quasi sicuramente. Li piace giocare a far crollare i tuoi dipendenti. Ed è molto bravo in questo. Affrontare il proprietario sarà una sfida divertente per lui. Lei avrà un bel bersaglio sulla sua schiena. >>
<< Okay, allora mi comporterò come se fosse stata l'agenzia a mandarmi qui. Sarò l'assistente numero 11 e niente di più. >>
<< 11, oddio... >>
Sbuffa. Gli faccio un sorriso luminoso mentre mi inizio ad atteggiare da perfetta assistente, lasciando a Reese un assaggio della mia recita.
<< Apprezzo molto che mi stia dando un'altra possibilità. Voglio che lei sappia che può contare sulla Sable Concierge ogni volta che ne ha bisogno. >>
<< Beh, la sua agenzia mi è stata molto raccomandata, Signorina Sawyer. >>
La sua voce diventa improvvisamente gentile quando guarda il suo telefono.
<< Ringrazi ancora sua moglie da parte mia. Merina è una fantastica cliente. >>
<< Certamente. Sente molto la sua mancanza al Van Heusen Hotel, sa.>>
Reese fa scivolare una tessera magnetica sulla sua scrivania. I suoi occhi continuano ad essere incollati sul telefono.
<< A cosa serve? Devo passare attraverso un sistema di sicurezza? >>
<< Sì, mio fratello è molto preoccupato per la sua sicurezza. Avrà bisogno di questa tessera per entrare nel suo magazzino. >>
<< Magazzino? >>
<< E' dove vive e dove lavora, se così si può dire. >>
Posa finalmente il telefono e ti guarda.
<< Sono molto curioso di vedere come andrà a finire. >>
<< Eh, sì...anche io. >>
Faccio un profondo respiro, levandomi quasi tutto il peso di dosso. Mi giro sui miei tacchi ed esco dalla porta per poi uscirmene dal Hotel. Inizio a respirare l'aria, piacevole e fresca mentre m'incammino verso il parcheggio. Tutto mi sembra più luminoso. Tiro fuori il telefono dalla tasca. Allora, vediamo...Elijah Crane. Ecocci qua. Inizio a leggere le relazioni fatte dalle mie assistenti. Ci sono parole come "crudele", "miserabile" e "mostro". Compaiono una molteplicità di volte. Oddio, non può essere così terribile, vero? Povera Melanie! Faccio un sospiro mentre infilo il telefono di nuovo in tasca. Basta leggere queste cose prima che m'intimorisca. Bene, il regno del terrore di Eli Crane termina qua! Non cederò a nessuna pressione. Non quando la mia intera agenzia è a rischio.




LA BESTIA DEL MILIARDARIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora