Capitolo 5.

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La mattina seguente, sono seduta al tavolo da pranzo della loft di Eli, scrivendo alcuni appunti.
Vedi? Posso pure essere il capo, ma sono disponibile anche a fare lavori umili quando i clienti hanno bisogno di me. Tutto in un unica giornata di lavoro per la Sable Concierge.
Ho solo bisogno di lavorare duro, molte ore, e...fare in modo che Eli non si agita. Mantenere le cose tranquille. Qualsiasi cosa lui voglia, la otterrà.
Non posso fare l'orgogliosa quando la mia intera agenzia è a rischio.
Ogni nitida e corta linea di testo è preceduta da una casella di spunta. Niente è meglio di una lista di controllo completa.
Ecco qua, perfetto! 
La Bestia guarderà anche questo programma, o almeno la versione scannerizzata che gli passerò sul telefono.
Dovrei...personalizzarla. Così conquisterò Eli.
Forse alcuni suggerimenti per la cura personale? Potrei scrivere a matita alcune dritte come "Assicurati di bere otto bicchieri d'acqua al giorno!"
Ho la sensazione che Eli Crane abbia bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui. Di sicuro è auto sufficiente, ma non è particolarmente tollerante.
Annoto alcuni appunti utili al riguardo di bere l'acqua, fare stretching e rilassare la mascella.
Inizio a sentire una sensazione di benessere in questo ambiente di lavoro. E' molto più arieggiato rispetto al mio soffocante e piccolo ufficio.
Il sole, fuori, è in piena forza. Leggermente più calda di quanto sia abituata, però è normale a settembre.
Per la terza o quarta volta oggi faccio di nuovo un respiro bello profondo. Però poi, mi ritorna il cattivo umore perché mi inizio a ricordare quello che è successo ieri sera.
I miei genitori sono troppo frustranti, sopratutto perché sono ossessionati dal mio ex fidanzato. Non posso crederci che stiano provando a farci tornare insieme. Si è comportato così male con me. Ero sempre in secondo piano rispetto al suo lavoro. Non aveva mai tempo per me e non si preoccupava delle mie necessità.
Anche i Crane sono concentrati negli affari, ora che ci penso.
Mi chiedo se Eli stia vedendo qualcuno...non sono affari miei. Lasciamo perdere.
Continuo a scrivere appunti sulla mia agenda e organizzo dei documenti, cercando di allontanare quel pensiero dalla mia testa.
Però...se stesse vedendo qualcuno, sono sicura che mi direbbe di cambiare la sua agenda in qualche modo.
Faccio un altro profondo sospiro che sembra contenere il peso di tutto il mondo.
Il prossimo punto nella mia lista è che devo trovare un finto spasimante per convincere i miei genitori che sono occupata...e quindi non disponibile per tornare forzatamente insieme a Josh.
Ho chiesto a Chloe di fare alcune telefonate, ma..
Il mio telefono inizia a suonare. Sorrido. Ovviamente è Chloe, ha una suoneria personale.

"Parlando del diavolo...ciao Chloe! Sei riuscita a trovarmi un...bel collaboratore?"
"Nessuno. Tracy, James e Kent sono tutti occupati o già fidanzati. Non possono essere i tuoi spasimanti alla cerimonia di investitura."
"Seriamente? Anche Tracy è occupato?"
"Sì sposa proprio quel giorno. Credo che sua moglie lo ucciderebbe se mancasse al proprio matrimonio per andare a un finto appuntamento."
Porto le mani sul viso.
"Okay Chloe, penso...di essere nei guai."
"Comincio a pensarlo anche io, non riesco a trovarti nulla."
"Abbiamo una lista di circa quaranta persone!"
Sento il rumore di fogli volare dall'altro lato della linea.
"Abbiamo ancora una lista di backup. Ci sono Travis, Brandon, Jacob, Antonio..."
"Oh no! Quei ragazzi sono un pericolo ambulante. Smetti pure di cercare, dovrò pensare a un piano B."
"Un escort?"
"Pensavo piuttosto...di pregare per un miracolo."
"Comunque perché hai bisogno di uno spasimante finto?"
"I miei genitori stanno provando a far tornare me e Josh insieme."
Segue un silenzio meditato.
"Perché?"
"Il solito. Accoppiare sangue forte, conquistare il mondo, bla bla bla."
"Cosa ne dici di uscire per finta con mio fratello? Ha vent'anni, ma è molto maturo."
"Assolutamente no!"
"Sembra più grande."
"Ho bisogno di un adulto. Uno vero. Distinto e di buone maniere."
"E con un problema di controllo della rabbia? E con un cognome importante? E magari con un debole per i magazzini?"
"So cosa vuoi dire. Ma no. Assolutamente no."
"Era solo per dire. La Bestia Crane potrebbe essere una buona opzione. Cosa ne pensi di una fidanzata finta? Sto benissimo in vestiti da cocktail e so usare parole difficili come "Integrazione" e "Sussidi"."
Mi fa scappare una risata mentre mi alzo a sistemare i fogli.
"Non è una pessima idea e sicuramente ruberemo tutta l'attenzione a Josh."
<<Sable!>>
Eli grida dal suo ufficio. Chloe si spaventa.
"Oddio, non può chiamarti così."
"E invece sì."
"Beh, è abbastanza sensuale, no? Considerando come nome, Sable suona come esotico e misterioso...e che ti chiami così con quella voce grave che hanno i Crane...wow!"
"E'...troppo sexy, ma...sono qua in veste di professionista."
"D'accordo, facciamo uno scambio. Lasciami prendere il tuo posto e farò un pò di assistenza personale a quel corpo."
"Per favore Chloe, datti una calmata! A parte poi che tu piangi per qualsiasi cosa. Eli ti distruggerebbe già al primo giorno."
"Uffa lo so! Però una ragazza può sognare, no? Comunque tieni duro."
"Ciao Chloe."
Riaggancio e mi dirigo velocemente nell'ufficio. Giro l'angolo e i miei tacchi risuonano a ogni passo.
<<Sì, Eli?>>
<<Ho cambiato idea. Le tue scarpe...>>
<<Queste?>>
Indico con il dito il pavimento e mostro i miei tacchi. Lui muove le gambe.
<<Sì, quelle. Indossa qualcosa di più silenzioso, queste mi disturbano troppo.>>
<<Tipo cosa? Le scarpe da ginnastica con le rotelle.>> mi guarda serio. <<Non cambierò le mie scarpe. E' un ordine che devo rifiutare.>>
<<Perfetto! Sei licenziata.>>
<<Oh no, un'altra volta no!>> Faccio finta di avere un cedimento mentre sollevo una tazzina di caffè dalla sua scrivania. <<Rifornimento?>>
Respira profondamente prima di distogliere lo sguardo. I suoi scherni oggi sembrano più deboli.
<<No, puoi andartene ora.>>
Mi giro e vado verso la porta. Sento il suo sguardo puntato su di me.
<<Aspetta Sable...>>
Mi giro e lo guardo in faccia.
<<Sì?>>
<<Siediti.>>
<<Beh...certo, ho un minuto libero. Che succede?>>
Mi siedo.
Rimane silenzioso per un momento per poi guardarmi.
<<Ti ho sentita al telefono, era una telefonata personale?>>
<<Non credo siano affari tuoi, dato che mi hai appena licenziato.>>
Non reagisce ma l'angolo della sua bocca mostra un sorriso.
<<Sì che sono affari miei, stai cercando uno spasimante durante l'orario di lavoro.>>
Accidenti, mi ha beccato.
<<Va bene, devo andare a un evento che richiede un accompagnatore.>>
<<E questo rappresenta una sfida, perché...?>>
I suoi occhi di ghiaccio si posano sul mio corpo e poi sui miei deliziosi tacchi alti che lui dice tanto di odiare. Quando mi guarda di nuovo, sembra, che la stanza sia dieci gradi più calda.
<<Beh...è una situazione complicata.>>
<<Ho preso nota.>>
Mi alzo in piedi e prendo di nuovo la sua tazza di caffè.
<<Se abbiamo finito...>>
<<Abbiamo finito.>>
<<Bene, ci vediamo domani.>>
<<Perché lo fai sembrare come una minaccia?>>
<<Cosa potrei dire? Sono una tipa intraprendente.>>
Gli faccio l'occhiolino mentre mi giro e me ne esco dall'ufficio.
Dopo aver ordinato le mie cose, esco, e mi dirigo verso il parcheggio. Proprio quando mi giro per chiudere il cancello, vedo con la coda dell'occhio comparire un'ombra.
<<Ciao.>>
Dal suo tono di voce capisco che è un accento del sud.
L'uomo si avvicina al lettore delle tessere magnetiche.
<<Oh...ti posso aiutare?>>
<<Mi chiamo Zach. Sono qua per vedere il mio amico Eli. Mi potresti lasciar passare?>>
<<Okay, ma...dovrei chiedere probabilmente prima a Eli per lasciarti far entrare.>>
Solleva il telefono verso di me mostrandomi il nome di Eli nei suoi contatti personali, mentre fa scorrere i messaggi di testo.
<<Mi ha detto di passare, ho qua il suo messaggio.>>

"Ti odio così tanto Zach. Ci vediamo presto?"

<<Sembra il suo stile.>>
Gli tengo la porta aperta e gli faccio gesto di entrare nel magazzino.
<<E' in ufficio.>>
<<Grazie, tesoro.>>
Proprio quando penso di essere fuori dalla portata delle orecchie, sento il ragazzo mormorare.
<<Oddio...Reese ha mandato una trappola.>>
Cosa significa?


LA BESTIA DEL MILIARDARIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora