Capitolo 21.

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Lavoro fino a tardi nel loft di Eli e ritorno nel mio appartamento verso le sette.
Chloe passa a trovarmi  per una chiacchera tra ragazze, portando del cibo.
<<Sono contenta che sei libera. Avevo bisogno di un pò di tempo per rilassarmi.>>
<<Rilassarti dopo...?>>
<<Dopo...una giornata pesante al lavoro.>>
Vede che arrossisco e strilla.
<<Sei andata a letto con Eli Crane!>>
<<Chloe! Non gridare! >>
<<Mi metterò a gridarlo dal tetto. In realtà...>> fa una pausa per un secondo, poi sul suo volto compare uno sguardo di rassegnazione. <<Mi viene in mente che io...non ho una vita.>>
Chloe tira fuori dalla borsa una bottiglia di vino e la posa sul tavolo.
<<Cosa? Certo che hai una vita.>>
<<No. Se ne avessi una, probabilmente non avrei notato i segnali del tuo flirt. Tu riesci a fare sesso con un soldato miliardario e bellissimo e io...beh...ho del vino.>>
<<Almeno una di noi ha del vino. E' stata una lunga settimana.>>
Chloe prende due calici dalla cucina, stappa il vino e lo serve.
<<Salute a noi e al sesso!>>
<<Noi?>>
Mi passa il calice. Beve un sorso prima di guardarmi sorridente.
<<Intendo dire, salute a te per aver fatto sesso e salute a me che forse lo farò in futuro. O almeno spero.>>
<<Potrebbe succedere.>>
<<Sì, certo. Pensi che il tipo biondo e sexy del ristorante messicano possa fare un salto qua e lasciarmi il suo numero di telefono?>>
<<Ora più o meno lo conosco. Potrei presentartelo.>>
<<No, sorella. Non parliamo di quel tipo oggi. Sputa il rospo.>>
Bevo un sorso e sospiro.
<<Va bene.>> Chloe batte le mani e aspetta ansiosa. <<Io ed Eli siamo andati a letto insieme. Ed è stato...fantastico.>>
<<Ho notato i tuoi capelli stile HAS.>>
<<HAS?>>
<<Ho Appena Scopato.>>
<<Divertente.>>
Alzo gli occhi. Lei sorride mentre appoggia il bicchiere sul tavolo.
<<Raccontami qualche dettaglio. Voglio viverlo attraverso di te. Qual è stata la tua parte preferita?>>
Gioco con il mio telefono e mi chiedo cosa direi se fosse Eli a chiedermelo. Penso a cosa gli chiederei di ripetere la prossima volta...se ci sarà.
<<Onestamente? Beh...quello che è successo dopo. Eravamo così vicini, che quasi sono riuscita a vedere il vero Eli. Dopo che...lo sai...>>
<<Sì che lo so.>>
<<Siamo rimasti lì per un pò. Ho appoggiato la testa sul suo petto e lui mi ha stretto fra le braccia. E' stato un momento così tranquillo e dolce...non immaginavo che potesse comportarsi così. In questo unico e perfetto momento, lui non era per niente la Bestia. Era solo un uomo. Uno con uno sguardo gentile e che profuma di...>>
<<Okay, calmati. Oddio, stai rendendo questa stanza bollente. Riprenditi, ragazza!>>
<<Sei tu quella che voleva dettagli.>>
<<Non sapevo che fossero così sdolcinati. Però continua. Sono curiosa. Com'è il vero Eli Crane?>>
<<E' intenso. Sta combattendo una battaglia, ma non riesco a capire con chi.>>
<<Ho tante teorie. La sua famiglia? Una ex? Un'uomo con cui ha avuto un'esperienza gay e che ha cercato di dimenticare? O un figlio frutto di un amore perduto oltreoceano? O ha una doppia vita da mafioso?>> si raddrizza e alza le sopracciglia. <<O forse...è la sua gamba?>>
<<Non sono sicura di niente...ma forse la gamba è l'opzione migliore. Non l'ho mai visto insicuro davanti a nulla eccetto che le scale.>>
<<Ah, capisco. Intendo dire posso immaginare...>>
Sospiro mente gioco con un filo del divano.
<<E' come se non fosse sicuro di sapere chi è. A volte sembra quasi spaventato da quello che è diventato. Mi tiene a distanza, come se volesse proteggermi da sé stesso. Si è aperto un pò riguardo al suo passato e la sua ferita, ma è ancora un enigma.>>
<<Beh, come ti senti quando si apre con te?>>
<<Mi sento...speciale. Sento di aver combattuto per la sua fiducia e alla fine me la sono guadagnata.>>
<<Beh, hai passato un sacco di tempo in trincea. Essere la sua assistente e stato un inferno fin dal primo giorno, vero? Forse ai suoi occhi te lo sei meritato.>>
<<Non lo so. Eli si è calmato un pò, ma non mi sono avvicinata neanche un pò a domare quella Bestia.>> bevo un sorso dal mio calice e sposto nervosamente i capelli dai miei occhi. <<Quando ci siamo conosciuti, non ho mai pensato che fosse il tipo di uomo che si apre. Mai. Sapevo che era il mio tipo: pericoloso, orgoglioso, intelligente e con degli addominali...però non avevo idea che avesse un lato segreto più dolce. Tutto affettuoso e civettuolo. Mi fa venire voglia di fare meglio. Di essere di più. Di diventare qualcuno che può guardarlo dritto negli occhi senza nessun segno di debolezza.>>
<<Io credo che ti piaccia davvero. E molto.>> la mia faccia diventa bollente, ma non sono pronta a pensare a quello che mi implica. Invece alzo le spalle. <<E credo che è per questo che continui a fare la sua assistente, nonostante tu possa andartene in qualsiasi momento.>>
<<Non è vero! Ho bisogno di lavorare con Eli...gli incassi salveranno la nostra agenzia.>>
Chloe scuote la testa.
<<Stronzate. Non hai bisogno dei Crane e non hai bisogno di nessun altro. Hai costruito la tua reputazione, Jessica. E' facile parlare con te. Tu sei in grado di fare qualsiasi cosa. Sei bravissima nel tuo lavoro ed è per questo che fioccano clienti alla Sable Concierge. Non crederai mai alla quantità di persone che chiamano facendo il tuo nome.>>
<<Davvero?>>
Sono incredula. 
Come se tutti sapessero che sono una superstar...tutti eccetto me.
<<Tu sei l'immagine dell'agenzia, Jessica! Non lo hai notato. Beh, l'immagine della compagnia è un animale, ma tu sai cosa voglio dire. Tu sei la nostra seconda mascotte, dopo la donnola.>>
<<In tal caso...come spieghi i nostri problemi finanziari?>>
<<Quelli sono reali. Ho fatto i calcoli. La Sable Concierge si è espansa troppo rapidamente. Avevamo più assistenti sul libro paga che lavoro. E di molto. Quando tu ed io abbiamo calcolato il budget per l'anno, credo che siamo state un pò troppo...ambiziose.>>
<<Troppo ambiziose? Niente del genere.>>
<<Vedi, questo è il motivo per cui tu e il soldato sexy andate così d'accordo. Siete entrambi maledettamente testardi. Però ascolta. Eli ci ha fatto un favore...una vera benedizione sotto mentite spoglie.>>
<<Cosa intendi dire? Ha convinto dieci dei miei migliori dipendenti a mollare e non tornare mai più.>>
<<Esattamente! Le dieci assistenti con stipendio più alto, che facevano metà del lavoro delle tirocinanti, hanno lasciato. Ora stiamo gestendo circa la stessa quantità di lavori, ma stiamo spendendo molto meno del nostro budget. Abbiamo ottimizzato il nostro lavoro.>>
<<Mi stai dicendo che Elijah Crane ha salvato la nostra agenzia, proprio perché è così testardo e puntiglioso?>>
<<Non siamo ancora completamente salve, ma questo ci ha fatto prendere del tempo.>>
<<Tutto il tempo del mondo non servirebbe a nulla, se non avessimo incassi cospicui...>>
<<Ce la farai. Credo in questa agenzia e credo in te. Indipendentemente da quello che succederà con Eli Crane...ho fiducia che la compagnia crescerà perché ci sei tu al comando. Quindi mentre io mi occupo della Sable Concierge...tu devi finire il lavoro che hai iniziato. Fai in modo che Crane prenda la posizione di Direttore Operativo e dimostra alla città cosa sei in grado di fare!>> poi inizio a ripensare quando io e Chloe gestivamo il budget, ci contendevamo i lavori e negoziavamo contratti, trascorrendo notti intere in ufficio. Lacrime di gratitudine compaiono agli angolo dei miei occhi. Abbiamo fatto tutto questo insieme fin dall'inizio...è la mia assistente e sta lavorando al posto mio per permettermi di inseguire i miei sogni. Se questo non la rende una fantastica migliore amica...forse è giunto il momento di dimostrare che anche io credo in lei. Chloe solleva il calice per celebrare il viaggio che sono libera di intraprendere. <<Alla Sable Concierge.>>
<<Sì, alla Sable Concierge.>> facciamo un brindisi prima di bere un bel pò di vino. Appoggio il calice sorridendo. <<Sai...credo che sia giunto il momento. Vorrei che diventassi la mia socia.>>
Rimane a bocca aperta. Le sue guance diventano rosa.
<<Non è possibile.>>
<<E' possibile.>>
Si guarda intorno per un momento, confusa. Mi stringe forte la mano.
<<Dici sul serio? Tu vorresti davvero che dirigessi l'agenzia insieme a te?>>
<<Lo stai già facendo, Chloe! Da quando mi sono distratta con l'incarico dei Crane, ti sei occupata delle riunioni, delle telefonate e delle interviste. Ti sei occupata dei documenti fiscali, delle assicurazioni...Chloe, hai anche dato da mangiare al pesce in ufficio.>>
<<Porca miseria. Mi sento come in una favola. Okay, va bene. Se mi vuoi pagare molto di più, credo di non poterti fermare.>> propongo un secondo brindisi. Entrambi ridiamo mentre i nostri calici tintinnano. Questo toglie così tanta pressione. Ed è anche la cosa giusta da fare. <<Comunque rendiamolo ufficiale. Devo fare un colloquio, vero? Fammi qualche domanda.>>
Sorrido mentre scuoto la bottiglia mezza vuota.
<<Okay, dimmi il tuo punto forte.>>
<<Impegno. Facile. E tu?>>
<<Io? Io sto facendo il colloquio.>>
<<Fammi contenta.>>
<<Credo che direi che sono...onesta fino in fondo?>>
Ride ed indica la bottiglia di vino.
<<Sì, un altro sorso di questo e tirerai fuori dalla credenza il salame per farmi vedere quanto è grande il pene di Eli.>>
<<Ehi, non sono...>> alza le sopracciglia e annuisce. Lo sguardo nei suoi occhi dice tutto...sa molte cose su di me e tutto grazie all'alcool. <<Okay, mi hai beccato. Tre bicchieri e sono un libro aperto.>> Chloe sghignazza. Appoggio il mio calice sul tavolo e riposo il mento sulla mano. La stanza sta iniziando a girare. <<E' ancora il tuo turno. Qual è la tua più grande debolezza?>>
<<Questa è una domanda trabocchetto.>>
<<Non lo è.>>
<<Allora dimostralo. Inizia tu. Dimmi qual è la tua grande debolezza. E sii onesta, o altrimenti...>> si guarda intorno per cercare un'arma contro di me, ma non trova niente. Schiocca le dita. <<Si onesta o manderò una tua foto dell'annuario del liceo a tutti i ragazzi del tuo libretto nero...inclusi tutti e tre i Crane.>>
<<Oddio! No! Ero tutta brufoli e con l'apparecchio. Avevo i capelli alla griglia. Mia madre diceva che così facevo tanto ''alta società''. Per favore, abbi pietà. Ti ricordi la mia fase con l'eyeliner. Conosci perfettamente gli orrori che stai minacciando di sprigionare nel mondo.>>
<<Se rispondi onestamente, non avrai niente di cui aver paura! Quindi dimmi, Jessica, qual è la tua più grande debolezza.>>
<<Okay. La mia più grande debolezza è...essere una perfezionista.>>
<<Classica risposta! Ti ho detto che era una domanda trabocchetto. Non sono una stupida, signorina Sawyer.>>
Barcolla verso la mia libreria. 
Io bevo un bel sorso di vino e vedo il flash del telefono.
<<Chloe! La mia foto dell'annuario? Sul serio?>>
<<Sul serio! E verrà spedita quando meno te lo aspetti.>> mi fa l'occhiolino. <<E' quello che ti meriti per tenermi nascoste le cose, capo.>>
<<Chloe...se la spedisci, ti darò la caccia per sempre.>>
<<Non puoi dire che non ti abbia avvertita.>>
Io e Chloe passiamo il resto della sera bevendo e parlando.
Lei si addormenta sul divano.
Ci svegliamo e facciamo una bella colazione ancora un pò sbronze, prima di prendere strade differenti.

LA BESTIA DEL MILIARDARIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora