Capitolo 33.

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<<Jessica, no. Eli vuole davvero che tu vada alla sua cerimonia. Non posso prendere il tuo posto.>>
Cerca di rimettere la busta nelle mie mani, ma io la spingo via.
<<Per favore Chloe, non posso proprio farlo. La questione è che...vedere Eli è troppo difficile per me ora. Mi manca tantissimo quello che avevamo. Ogni volta che lo vedo, diventa più duro.>>
Guardo altrove per un momento, cercando di scacciare le lacrime.
Sento dei passi e vedo un uomo con le spalle larghe che si sta avvicinando.
<<Beh, che spettacolo per gli occhi. Jessica Sawyer.>>
<<Zach, da quanto tempo.>>
<<Oh mio dio! Ciao! Sono Chloe, ti ricordi?>>
Zach Ferguson si ferma davanti al tuo tavolo sorridendo.
Saluta Chloe con un cenno e poi mi guarda.
<<Ciao. Non mi aspettavo di vedervi qua, ragazze. Volete bere qualcosa?>>
<<Io...ho già un drink, grazie.>>
Alzo il mio bicchiere mezzo pieno, sorridendogli. Lui ride.
<<Allora dopo che avrai terminato con questo. E' una serata fra donne?>>
<<Qualcosa del genere.>>
<<Sono sorpreso che non siate andate in macchina con Eli e il resto.>>
<<Cosa?>>
Indica uno degli esclusivi tavoli Vip al livello superiore del club.
Tag e Reese Crane sono seduti in bella vista, ridendo e bevendo. In piedi al tavolo, rivolgendoci le spalle, non c'è altro che Elijah Crane.
<<Cosa? Eli è qua? Sembra che tu debba affrontarlo dopo tutto. Dovresti andare a parlare con lui.>>
Zach sorride mentre incrocia le braccia.
<<Immagino che voi due non siate in buoni rapporti in questo momento?>>
<<Beh...sì, siamo un pò distanti in questo momento.>>
<<Mi dispiace. Un tempo, voi due potevate stare insieme fino alle candele greche.>>
<<Sei così divertente, Zach. E hai anche ragione. Hai mai legato qualc...>> do un calcio sotto il tavolo e Chloe si lamenta. Zach le fa l'occhiolino mentre torna al bar. <<Per cosa era?>>
<<Stavi sbavando.>>
<<Uffa. Quell'uomo mi farà dannare, Jessica. Puoi scommetterci la fattoria.>>
<<Eri seria quando hai detto che dovrei parlare con Eli?>>
<<Super seria, amica. Se voi due continuate a fare i difficili a vicenda, le cose andranno a rotoli.>>
<<Mmm...lascia perdere. Sono qua per divertirmi.>>
Bevo un gran sorso dal mio bicchiere. 
Chloe ride.
<<Non annegare, Jessica.>>
<<Cercherò di non farlo. Accettiamo l'offerta di Zach di un altro giro di drink.>>
<<Se insisti!>>
Entrambi camminiamo a trovare Zach al bar.
Picchietto sulla sua spalla e lui si gira sorridente. Fa un cenno al barman e ordina a entrambe un altro martini.
Mi scolo metà del bicchiere in un sorso.
<<Voglio ballare e distrarmi.>>
<<In tal caso, quanto sei ubriaca? In una scala da ''il ballo lento delle scuole medie'' a ''il ballo del qua qua al matrimonio del tuo ex''?>>
<<Sono abbastanza ubriaca per...''umbrella''. Ci muoveremo intensamente.>>
<<Sì! Questo è il mio pezzo preferito, glielo farò mettere su come se fossimo nel 2007.>> Chloe mi conduce per mano sulla pista da ballo, ridendo mentre la sua richiesta al Dj inizia a suonare a tutto volume. Inizio a muovere il corpo al ritmo del tormentone, lasciando che la stupidità spazzi via il mio cattivo umore. <<Whooho! Divertirti tesoro!>>
Chloe inizia a modellarsi a qualsiasi ragazzo carino alla vista.
Lei ride e trascina la gente sulla pista da ballo a destra e a manca. Mentre la canzone volge al termine, mi ritrovo ad ansimare mentre penzolo indietro su una sedia al tavolo dietro l'angolo.
<<Ehi, Capitano! Non mi ero reso conto che tu eri qua, ma Merina ti ha visto. Anche se non sembra che tu sia venuta con Eli...cosa succede?>>
<<N-niente. Sono solo uscita con un amica. Tutto qua. Che bello vederti.>>
<<Va bene. Beh, volevo solo salutare. Iniziato il divertimento?>>
<<Sì...mi sto divertendo moltissimo.>>
<<Questo è buono. Pensavo che stessi rimuginando come mio fratello.>>
<<Cosa t'importa se sono di pessimo umore? Cosa sei? Il poliziotto delle buone vibrazioni?>>
<<Sì. E con l'autorità della mia ragazza, che non è qua ad illuminare questo club con il suo sorriso perfetto da mille watt. Ti dichiaro in arresto per non riempire questo club di pessime vibrazioni. Senza possibilità di libertà vigilata.>>
Reese si avvicina dietro a Tag e mette la sua mano sulla spalla del fratello.
<<Si ritiri, agente. E' una serata perfetta per le buffonate. I fratelli Crane sono finalmente riuniti. E' la prima notte che usciamo tutti insieme dopo mesi.>>
<<E' la serata tequila, quindi ce la stiamo spassando. Eli...non tanto. Ci scommetto che tu sei il motivo.>>
<<Io?>>
<<Lei è il motivo perché vada tutto bene. Hanno avuto il primo loro grande litigio.>>
<<Reese! Non c'è bisogno di gridare.>>
Ride scrollando le spalle.
<<Scusami. Eli non gli direbbe nulla. O anche a me, per quel che conta. Ho dovuto sentirlo da te.>>
<<Le prima litigate fanno schifo. Mi dispiace, Capitano.>>
<<Credo che tu lo sappia già, ma mio fratello è conosciuto per non dare alle persone quello che vogliono.>>
<<Sì, l'ho notato.>>
Reese prende una sedia, la gira e si siede mentre si appoggia sul tavolo.
<<Cosa vuoi davvero, Jessica? Noi brancoliamo nel buio.>>
<<In fondo, quello che voglio davvero è... un futuro con lui. Voglio che Eli si renda conto che siamo fantastici insieme.>>
<<Wow, un futuro. Questo è molto.>>
<<Sì. Eli non hai mai preso questo tipo d'impegno da quando stava con Crystal.>>
<<Questo è quello che mi ha detto.>>
<<Oddio, stai parlando di nuovo di Crystal? Non va affatto bene.>>
Lo guardo per un momento, confusa.
<<Perché?>>
<<Lui è stato presa da lei per molto tempo. Non gli piaceva ammetterlo, ma...>>
<<E' un tenerone. Sai come diventa. Tutto gonfio e arrabbiato di fuori, ma poi emotivamente è spezzato dentro.>>
<<Sì, quello sembra Eli.>>
<<Lui può essere piuttosto scettico.>>
<<Forse avrei dovuto andare più piano con lui. Non so.>>
Reese scuote la testa.
<<No, è una buona cosa che tu sia dura con lui. Tu sei quello di cui ha bisogno più di ogni altra cosa. Lo so da quando sei entrata la prima volta nel mio ufficio.>>
<<Beh, non ci sono solo cattive notizie recentemente. Ho appena chiesto a Rachel di sposarmi!>>
<<Sul serio? E non ce lo volevi dire prima?>>
<<Lei ha detto di sì! In caso ci stavate spettegolando sopra. Volevo che fosse una gran sorpresa, ma il malcontento di Eli ha rovinato l'atmosfera.>>
<<Beh, congratulazioni Tag. Lei non è con te stasera?>>
<<Delle sue amiche l'hanno trascinata in un altro club dall'altra parte della città. Voleva dargli la grande notizia personalmente.>>
<<Sai...formate una grande coppia.>>
<<Questo è quello che continuo a dire! E in qualche modo non invecchiamo mai.>>
<<E' meglio che non fai casini, fratello. Altrimenti dovrai sposarla due volte per mettere le cose a posto.>>
Sorrido mentre Reese abbraccia suo fratello.
Eli sbuca da dietro e si ferma in piedi tranquillamente.
<<Eli, hai sentito cosa ha appena detto Tag?>>
<<Sì, congratulazioni.>>
<<Stavamo giusto dicendo alla tua fidanzata della grande notizia.>>
<<Lei è...>> si ferma, chiudendo la bocca mentre lascia scappare un respiro dalle narici. <<Non dovremmo disturbare Jessica. Sono sicuro che vuole divertirsi senza di noi.>>
<<Che cavolata! Non c'è nessun motivo per cui non possiamo invitarla a passare la serata con noi, vero?>>
<<Voglio ballare come se non ci fosse un domani. Ultimi momenti di baldoria prima di sposarmi, vero?>>
Non voglio impormi con Eli, ma questa sarebbe una buona occasione per passare del tempo tutti insieme.
<<Tu mi conosci...sono una ballerina provetta. Vi dispiace se mi unisco a voi?>>
Tag ride mentre saluta tutti quelli che sono nella pista da ballo.
Io mi alzo e li seguo.
<<Quindi come glielo hai chiesto?>>
<<Ho nascosto la pietra dentro un barattolo con la sabbia di Maui.>>
<<Del nuovo Hotel Crane?>>
<<Esattamente. Ha detto che il barattolo non era abbastanza bello, quindi l'ha versata in un altro barattolo ed ecco che è uscito l'anello.>>
<<Dannazione, è meglio della mia prima proposta.>>
<<Tag, questo è così...unico e memorabile!>> guardo Eli. <<Non lo credi?>>
<<E' stata una bella mossa da parte di Tag.>>
L'accenno di un sorriso si disegna sugli angoli della sua bocca.
Tag inizia a ballare.
<<Okay lascerò che il Capitano mi mostri le sue mosse. Voglio vedere la campionessa di ballo.>>
<<Se insisti!>>
<<Eli balli? Ci dispiacerebbe lasciarti qua da solo.>>
<<La mia gamba ci sta, ma io non sono sicuro di esserlo.>>
Sento la leggera spinta di una mano fredda sulla mia spalla. Guardo e mi rendo conto che è Reese.
Vuole che io dica qualcosa.
<<Eli...vuoi ballare con me?>>
C'è un secondo di esitazione nei suoi occhi, poi sorride. Un sorriso genuino che ho imparato ad apprezzare.
<<In questo caso, ballerò.>>
Mi prende la mano e mi guida verso la pista da ballo proprio mentre una canzone lenta inizia a suonare.
Reese e Merina si mettono in coppia e Tag inizia a roteare da solo, uno spettacolo da vedere.
Eli mi avvicina.
<<Ti avviso, sono maldestra.>>
<<Io ho solo un piede per ballare.>> rido mio malgrado e lui mi spinge più vicino. Le coppie ballano. Tag ondeggia da solo e, piuttosto ubriaco, tiene sollevato un accendino come se fosse a un concerto rock. Oscilliamo insieme, chiusi in questo momento, per quella che sembra un'eternità. Ad ogni giro, il mio cuore si gonfia sempre più di speranza. <<Questa è la prima volta che ballo con qualcuno.>>
<<Non hai mai ballato a scuola? O durante un appuntamento?>>
<<Non così. Non con qualcuno a cui tenevo come ci tengo a te.>>
Non ce la posso fare. Io devo...smettere di ballare. Questo è troppo.
Fingo d'inciampare. Non è così difficile, dato che ero già così instabile.
<<Scusami...come ho detto, sono maldestra.>>
<<Va tutto bene. Forse è stata colpa mia.>>
La musica finisce e ci allontaniamo.
Quando il seguente ritmo di ballo comincia, lo saluto con un cenno.
<<Sono venuta qua con Chloe. Devo tornare da lei.>>
<<Certo. Falle le mie condoglianze per essere stata bidonata. Sembra che abbia bisogno di un'amica ora.>>
Passo ancora un pò di tempo attorno al bar e prendo uno o due drink.
Incontro Chloe mezza ubriaca.
<<Mi sto divertendo così tantooo!>>
<<E tutto senza di me?>>
<<Sì! Tu non stai praticamente bevendo!>>
Mi siedo accanto a lei quando Merina, la moglie di Reese, compare al mio fianco.
<<E così buffo che tu sia qua. Stavamo giusto parlando di te e poi...beh, non è importante. Sono contenta di vederti, Jessica!>>
<<Anche io, Merina. Comunque è buffo, non ti ho mai vista in questo club anche se io e Chloe veniamo sempre qua.>>
<<Mio marito è così noioso nei club. Riesco solo a farlo ballare una o due volte prima che ci dia dentro.>> sorride mentre annuisce al barman e gli chiede un margarita. <<Sembra che vi stiate divertendo.>>
<<Puoi scommetterci! Whooho!>>
Chloe inciampa nella pista da ballo. Io e Merina ridiamo, prima che l'umore s'incupisca. 
<<Sai, sono qua se hai bisogno di parlare. Intendo dire riguardo Eli. So che le cose ora sono un pò difficili fra di voi.>>
<<Io e Eli stiamo attraversando...una brutta rottura.>>
<<No, non dire così. Lo fai sembrare così permanente.>>
Sospiro mentre mi allungo sul bancone.
<<Forse lo è. Non posso dirlo con lui.>>
<<Credimi. So cosa vuol dire. Io e Reese abbiamo fatto su e giù per molti mesi.>>
<<Come avete fatto a superarlo?>>
Ride mentre beve un sorso.
<<Non lo abbiamo fatto. Abbiamo ancora la nostra giusta quota di dramma. Siamo solo più devoti di quanto lo fossimo prima.>>
<<Oddio. Vorrei che Eli si compromettesse con qualcosa.>>
Merina mette una mano sulla mia spalla per consolarmi.
<<Ehi, dagli tempo.>>
<<Questo e quello che Eli vuole che io faccia, ma io...non so. Forse sto mettendo fretta perché...ho paura di essere troppo coinvolta.>>
<<Eli è una brava persona. Prima o poi si renderà conto che è un idiota.>>
<<Spero di sì.>>
Finisce il suo drink e si alza, abbracciandomi da dietro.
<<Non mollare, okay? Non permettere che il tuo duro lavoro sia stato inutile.>>
Ritorna al suo tavolo e mi lascia sola con il mio drink. 
Ha ragione. Non posso buttare via tutto, vero?
Chloe ritorna. Zoppica trascinando il piedi. Si siede accanto a me.
<<Jessica...perché sei così noiosa?>>
<<Va bene, va bene. Ballerò con te ancora una volta. Però poi ti porto a casa.>>
<<Nooo...>>
Concedo a Chloe un ultimo ballo da ubriaca prima di portarla fuori al parcheggio.
<<Oddio, quanto ho bevuto?>>
<<Quanto fa due più uno, più uno, più uno da Zach, più due da qualcun altro, più uno?>>
<<Questo è...otto?! Dimmi che erano solo assaggi.>> fa un piccolo rutto mentre camminiamo lentamente verso l'automobile. La faccio cadere nel sedile del passeggero. <<Dammi un minuto, okay? Devo assicurarmi di avere tutto.>>
Guardo dentro la mia borsetta e trovo tutto in ordine.
Improvvisamente sento dei passi e alzo lo sguardo.
<<Jessica.>>
<<Eli...>>
<<Ero preoccupato per te e Chloe che andavate alla macchina da sole. E io...>> fa un respiro lento e si ferma. <<Volevo dirti che sto provando. Sto parlando con persone. Per aprirmi e schiarirmi le idee. Sto facendo quello che so fare in una crisi. Sono un soldato. Non facciamo piani.>>
Non sono sicura di come interpretare questa frase. Però so che c'è qualcosa che ha bisogno di sentire.
<<Beh, voglio che tu sappia che...vederti stasera è stato come tornare a casa, anche solo per un momento.>>
<<D'accordo. Non sono me stesso quando non sono con te, Sable. In realtà non sono nessuno.>> un pesante silenzio si mette fra di noi mentre lui fa un passo avanti. Torreggia su di me e mette una mano sulla macchina di Chloe. <<Mi dispiace.>>
<<Per cosa?>>
<<Per come sono. Non so come permette a me stesso di diventare così.>>
<<Basta, Eli.>> mi avvicino e lo bacio sulle labbra mentre chiudo gli occhi. Sento le sue dita toccare la mia nuca. Dopo un momento mi allontano barcollando mentre il mio cuore batte nel petto <<Non c'è niente di male in te. Se ci fosse, non proverei i sentimenti che provo per te.>>
Le mie parole si posano su di lui come una coperta. 
Le sue spalle si rilassano e il suo sguardo emana calore.
<<Ti voglio vedere di nuovo.>>
<<Quindi non hai più bisogno di tempo? Mi dirai come ti senti davvero?>>
Risponde senza parole. Scuote la testa e si allontana dalla macchina.
<<Ti rivedrò presto Jessica. Lo prometto. Buona notte.>>
Se ne va. 
Mi appoggio all'auto e mi sento stordita.
<<Jessica...mi sento male.>>
<<Okay ti porto a casa ora.>>
Riporto la macchina di Chloe al suo appartamento e poi prendo un taxi per recuperare la mia auto al lavoro. Guido fino a casa e parcheggio fuori dal mio appartamento, sostando sulle scale.
Se Eli non fosse stato qua quella notte che l'uomo mi ha aggredito su questi gradini, avrei potuto essere ferita o addirittura uccisa.
Mi appoggio alla parete sospirando.
Tutto questo lavoro, il nostro viaggio insieme, sembra che non sia servito a nulla. 
Non solo sto andando da nessuna parte, ma siamo stati così drammatici per nulla. Perché non può essere semplice passare da delle avventure occasionali a qualcosa di più?

LA BESTIA DEL MILIARDARIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora