Capitolo 14.

2.2K 97 0
                                    

Mi alzo.
Eli mi offre il braccio e mi giro per vedere Josh accanto a mia madre.
Ecco, ci siamo.
Mi allontano dal bar. Vedo gli occhi di Josh svolazzare avanti e indietro tra me ed Eli.
<<Guarda chi è venuto a congratularsi con l'uomo del momento.>>
<<Jessica, come stai bene stasera! Vestito nuovo?>>
Quell'imbecille non si ricorda che mi ha comprato lui questo vestito?
<<Grazie, Josh...però in realtà è un vestito orribile. Un ex me l'ha comprato. Non mi ricordo quale era, però aveva un gusto pessimo.>>
Non coglie la frecciatina e mi guarda di sottecchi.
<<Immagino di sì.>> il suo sguardo si ferma sulla manica di Eli, dove riposa la mia mano. Lo guarda come un falco e cambia quindi il suo atteggiamento. <<Beh, se sei uno dei fratelli Crane, deduco che sei Elias Crane? Ho letto un articolo su Tribune riguardo al tuo ritorno a casa. Non avevi neanche finito il tuo tour, vero?>>
<<Mi chiamo Elijah e sono stato congedato con onore.>>
<<Congedano le persone per fare le pulizie? Per fare cosa? Salvare uno straccio? Uccidere batteri?>>
<<Ero nella prima linea, un soldato della Marina.>>
Eli fa un passo avanti, sostenendosi sulla protesi. 
Posso vedere l'ira bruciare nei suoi occhi.
<<Mmm...avrei giurato di aver letto un'altra cosa. In ogni caso...immagino che dovrei ringraziarti per il tuo servizio.>>
Eli, usando tutta la sua moderazione, annuisce leggermente a Josh. Ha i denti serrati. Non sò se è un addio o un vai all'inferno. 
<<Se mi scusate, devo salutare i kitchers.>>
Mia madre scompare fra la folla, sfoggiando il suo sorriso falso.
Josh mi guarda.
<<Come stavo dicendo prima, stai molto bene Jessica, tutto sommato.>>
<<Bellissima è la parola che stavi cercando.>>
Il tono di Eli è piatto. 
Josh gli lancia un'occhiata seccata.
<<Mi è sembrata un'osservazione inappropriato, dato che voi due state...insieme? Sarebbe da meschini rubare la donna di un altro sotto il suo naso e poi ostentarla in faccia a lui.>>
<<Fare cosa?>>
Da come parla...sembra che papà e mamma non abbiano detto a Josh che io non ci avrei mai riprovato con lui...
Deve aver scoperto che non sono venuta qua per strisciare ai suoi piedi, chiedendogli di tornare insieme.
<<Ascolta Josh...non so cosa tu abbia sentito, ma...non sono venuta con l'intenzione di riconciliarmi con te. Abbiamo rotto è così rimangono le cose.>>
Ride.
Il suono e duro e presuntoso.
<<Ho capito cosa succede qua. I tuoi genitori non te l'ho hanno detto! Vedrai, dolcezza, il tuo lavoro non è finito. Ho ancora bisogno di te. Pensa alla Sawyer Financial. Se non ho una Sawyer nella mia equipe, sembrerò davvero un cattivo ragazzo, non è vero?>>
<<Vuoi usarla come oggetto di scena?>>
<<Josh...non convincerai nessuno.>>
Scuote la testa incredulo, come se avessi detto la cosa più stupida del mondo.
<<Perché è così difficile capirlo, Jessica? Prima eri sempre così disponibile ad aiutare gli altri. Sei così profondamente sottomessa, che hai iniziato un intero business per servire le persone. Servi anche a lui? Ultimamente sei il giocattolo di Crane?>>
La voce di Eli è bassa e letale. I suoi pugni sono serrati. La Bestia si è svegliato.
<<Abbiamo terminato qua.>>
Stringo leggermente il braccio di Eli.
Non risponde. Ogni parte di lui e concentrata su Josh, come un predatore con la sua preda.
<<Sappiamo da tanto tempo che vogliamo cose differenti, Josh. Perché ora vorresti tornare con me?>>
<<I tuoi genitori lo vogliono, Jessica. Li hai abbandonati.>> ride. <<La loro unica figlia non gestisce gli affari proprio quando ne hanno più bisogno.>> guarda Eli brevemente. <<Capisco cosa avete in comune voi due. Entrambi siete due delusioni.>>
Non può parlare ad Eli in questo modo! Non può parlare a noi così!
Ho il mio drink nella mano, le mie nocche sono bianche. Sto decidendo se tirarglielo in faccia, distruggere il suo eco con i migliori insulti che mi vengono in mente o semplicemente andarmene.
<<Sai cosa Josh. Addio.>>
Eli sbatte le palpebre. Il suo tono sembra minaccioso, ma in qualche modo disinvolto e diretto.
<<L'hai sentita. Hai due secondi per toglierti dalle palle.>>
<<Siamo in pubblico, Crane. Non vorrei vederti dare la parte di uno...con un comportamento inappropriato.>>
<<Uno.>>
Josh solleva le mani in difesa.
<<D'accordo, d'accordo. Godetevi la festa.>>
Si raddrizza la cravatta e si guarda intorno prima di andarsene.
<<Eccolo che va a reclamare il suo premio.>>
<<Cosa ci hai trovato in quel cretino?>>
<<Uff...i miei genitori lo hanno messo su un piedistallo. Ai loro occhi, o c'era Josh o non c'era nessuno. Era l'uomo perfetto per la loro figlia. Allora ero una persona diversa. Lui si arrabbiava e io mi tiravo indietro senza lottare.>>
<<Che cosa voleva dire riguardo al fatto che ti piace servire le persone?>>
<<Non lo so, cioè...cosa c'è di male nell'aiutare gli altri? Da quando in qua mettere gli altri davanti a te è considerato stupido o patetico.>>
Eli rimane in silenzio per un momento. 
Il calore si irradia dal suo corpo, e mi spinge ad avvicinarmi di più.
<<Ed è sempre stato così? Anche all'inizio?>>
Faccio una smorfia.
<<Frasi come 'Fa quello che ti dico e vattene' erano molto comuni con lui. Quindi me ne sono andata.>>
Sospira mentre si guarda intorno.
<<Non vuoi stare qua, vero?>>
Scuoto la testa.
<<L'unica cosa buona di essere qua...è stare con te.>>
Mi allungo e avvolgo la mia mano nella sua.
Il mio cuore risuona e per mia sorpresa, lui continua a mantenere la mia mano.
<<Ora ha senso. Capisco perché sei qua...perché sei finita dove sei...tutto. Non devi giustificare le tue decisioni con me e nessun altro. Tu hai avviato Sable Concierge perché lo volevi. Questa ragione è più che sufficiente per fare una scelta.>>
Non sposta la sua attenzione mentre mi guarda dritto, nel profondo del cuore e mi dice cose che ho sempre voluto sentire.
Per un momento mi dimentico. Dimentico la Bestia e il suo retaggio. I suoi scherzi crudeli e le sue sfide. 
Tutto quello che vedo è un uomo alto, con spalle larghe e occhi che mi guardano e una voce da amaretto.
<<Eli...>>
<<Andiamocene a casa.>>
Eli mi conduce per mano fuori dalla festa.
Torniamo ai parcheggi. Rimaniamo in piedi al freddo mentre aspettiamo. 
Lui mi mette un braccio attorno alle spalle.
<<Stai tremando.>>
<<Grazie.>>
Mi lascio sciogliere dal suo caldo abbraccio. La mia testa inizia a fluttuare nel suo profumo. Come se fossi a casa sua.
Perché mi fa sentire così al sicuro?
Dopo un minuto, il parcheggiatore torna ed entrambi entriamo velocemente in auto. 
Mi siedo rimanendo in silenzio mentre Eli guida lontano dal locale.
<<Ho tagliato i bottoni alla tua camicia.>>
<<Sì...lo ricordo.>>
I suoi occhi mi osservano, quasi esitanti, prima che lui torni a guardare la strada.
La sua presa al volante diventa più salda.
<<Non ti ho spaventata?>>
<<Certo che no. Tu...sei segretamente dolce. Un vero orsacchiotto di peluche.>>
<<Sì, sono davvero un coccolone.>>
Gli sorrido.
Lui mette la mano sulla mia e la lascia riposare lì, quasi come fosse un ripensamento.
<<Sai, quando stavo con Josh ero diversa. Non sapevo cosa volevo.>>
<<E adesso?>>
<<Adesso...>> la mia voce si perde mentre guardo Eli negli occhi. <<...lui non mi ha mai amato. Amava l'idea della nostra società. Era innamorato della nostra coppia stile casa delle bambole.>>
Annuisce lentamente.
<<E' difficile stare con qualcuno che non ti conosce.>> Apro la bocca per rispondere, ma lui m'interrompe. <<Ed è per questo che devi sapere la verità su di me.>>

LA BESTIA DEL MILIARDARIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora