Jeremy
<<Cazzo! È una festa divertiti>> biascica il mio socio Carlo, che ricomincia a baciare appassionatamente Monica, che senza alcun pudore si libera della camicia trasparente e aderente che indossava. Mettendo in mostra i suoi seni alti e sodi esattamente come piacciono a me.
Se non fossi così incazzato, e non avessi in mente quella piccola ragazzina impertinente, mi sarei già unito a loro.
Ma non ho alcuna voglia, dopo quel giorno in cui l'ho baciata, non si è fatta più vedere, ed io non ho avuto nemmeno il coraggio di farmi vedere.
Non ho le palle per parlargli anche se ho una voglia matta di sentire la sua bellissima voce.
Sono un coglione!
Che è cascato nuovamente nella stessa trappola. Mi sono lasciato fregare da quei bellissimi occhi azzurri e da quel sorriso innocente.
Quel piccolo diavoletto travestito da angelo mi ha fottuto di nuovo il cuore.
Adesso come faccio?
Come cazzo devo fare con questo maledetto cuore che ha ripreso a battere?
Il mio corpo e la mia mente non hanno la minima intenzione di lasciarsi sedurre da un'altra donna.
Voglio lei, che adesso appartiene ad un altro uomo.
Me la sono lasciato scappare come un idiota, da un principe effeminato a cui non frega un cazzo di lei.
Quell'uomo non nutre nessun attrazione fisica è evidente. È interessato solo alla sua posizione e al suo patrimonio.
Mi fa incazzare come una bestia, che sono l'unico che si sia accorto delle reali intenzioni di quella femminuccia.
Potevo fare qualcosa, strapparla da quelle viscide mani. Ma quella ragazzina non vorrà nemmeno ascoltarmi.
È orgogliosa quanto il sottoscritto.
Bevo l'ultimo sorso di whisky, per poi alzarmi da questo fottuto sgabello in cui sono seduto ormai da due ore.
Ignoro la voce stridula di Monica, che mi prega di penetrarla come solo io so fare.
La lascio in compagnia del mio socio, che continua ad amare questa vita.
Io sto iniziando ad odiarla, a voler scappare da questa merda per trovare qualcosa di meglio e meno pericoloso.
Ogni giorno, devo fare affari con gente che non si crea nessun problema a piantarti una pallottola nella fronte, se solo osi contraddirli.
Ogni giorno rischio la vita, solo perché non avevo nulla da perdere.
Entro in auto, appoggio la testa sul volante e sospiro pesantemente buttando fuori tutta l'aria che ho trattenuto dentro ai polmoni.
Le immagini di quella ragazzina e del suo esile corpo riaffiorano.
Mi ritorna in mente il giorno in cui i miei occhi hanno posato per la prima volta su di lei.
<<Cazzo!>> sbotto, alzando di scatto la testa, colpendo con un pugno il volante.
<<Sembro una femminuccia. Come diavolo mi sono ridotto?>> mi domando cercando di cacciare via il ricordo del sapore delle sue bellissime labbra rosse e carnose.
<<Sto soffrendo di nuovo per una donna? Io Jeremy Johnson l'uomo più ricco e temuto della città piange per una ragazzina viziata.>> rido amaramente, quando ripenso al mio piano, che è fallito esattamente come la mia vita.
Lo sguardo scivola sul mio cellulare, un'idea folle si fa largo nella mia testa.
Assecondo la mia testa e il mio desiderio e metto in moto l'auto.
Il mio cuore va in tachicardia, mentre il mio respiro accelera al solo ricordo di lei.
Ho passato tutto questo tempo ad odiare il genere femminile, quando l'unica cosa che avrei dovuto odiare era l'amore di quei due che era molto più forte del mio.
Non commetterò lo stesso errore.
Lotterò per ciò che voglio.
Lotterò per lei, che è sempre stata mia.
Miei i suoi occhi, mio il suo sorriso innocente, mio il suo corpo ed il suo cuore.
Quella femminuccia non avrà mai nulla di suo, mi riprenderò la sua mente, che le sta ordinando di starmi lontano.
Parcheggio l'auto difronte alla porta del suo palazzo, per poi uscire.
A passo svelto raggiungo il citofono, inizio a premere il pulsante in cui c'è scritto il suo nome.
Ignoro l'ora, e la faccia infastidita di quella cicciona quando mi vedrà.
Mi fermo solo quando sento la voce di Melody, che seccata mi chiede chi sono.
<<Jeremy>> affermo con voce rauca, sorridendo compiaciuto al suo silenzio.
È sorpresa.
Non si aspettava la mia visita.
Perfetto.
<<Che vuoi?>> sibila evidentemente sorpresa.
<<Te. Fammi entrare.>> le ordino a denti stretti.
<<Sfonderò la porta se non mi lasci entrare>> aggiungo, osservando il portone che per fortuna non è in buone condizioni.
<<Dio quanto sei odioso! Non ti sopporto>> borbotta, accontentandomi.
Principessa sei pazza di me, non negarlo.
Corro, impaziente di vederla.
Solo quando mi ritrovo davanti a lei, che ha indosso solo una misera vestaglia che copre appena le sue cosce, perdo la ragione.
Mi fiondo sulla sua bocca, baciandola avidamente, stringendo il suo corpo sul mio.
Non le do mondo di replicare, di allontanarsi.
Continuo a baciarla, appassionatamente, stringendo il suo sedere tondo e sodo.
<<Sei mia, solo mia>> dico tra le sue labbra, godendomi il suono dei suoi gemiti e del suo respiro ansante.
Questo è il mio regalo per voi, buona pasquetta a tutte❤️❤️❤️
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Sei mia
Storie d'amoreJeremy un uomo attraente, bello quanto misterioso. Costretto a causa di un debito a fare qualcosa di oscuro, che lo intrappolerà in un orribile giro in cui si uccide, in cui si promuove la prostituzione. La polizia non lo spaventa, la mala gente lo...