Melody
<<Non mi piace>> commenta mio padre, dopo pochi minuti passati ad osservare Jeremy con attenzione.
Mi limito ad ascoltarlo, dandomi dell'idiota mentalmente, per non aver cercato di contestare le parole del mio finto fidanzato.
Se solo gli avessi spiegato prima la situazione a mio padre e a mia madre, e convinto Carlo a fingere di volermi sposare non sarei in questa brutta situazione.
Odio mentire.
Ancora di più affidarmi ad uno stronzo che coglierà la prima occasione che si presenterà per dire tutta la verità, umiliandomi per l'ennesima volta.
Carlo a differenza di Jeremy, è un uomo tranquillo, loquace e di parola, sono sicura che sarebbe piaciuto tantissimo ai miei genitori.
<<Non fa per te quest'uomo. Si veste come uno qualsiasi. Non sarebbe all'altezza della corona>> aggiunge, sistemandosi gli occhiali da vista.
<<Papà>> cerco di richiamare la sua attenzione, con l'intento di poterlo convincere ad abbandonare la sua folle idea di farmi sposare un perfetto sconosciuto.
<<Lui è perfetto>> ammetto, guardando dritto negli occhi mio padre.
<<Cornelia, abbiamo trovato un altro pretendente. Si chiama Nathenian, ed è un principe come te>> spiega, bevendo il suo caffè.
Mordo l'interno della guancia per evitare di urlargli in faccia ciò che penso di lui e della sua stupida tradizione.
<<Sei un coglione. La volontà della propria figlia dovrebbe essere considerato un ordine per un padre>> sbianco non appena sento la voce di Jeremy che ha osato intromettersi nella nostra conversazione, avendo persino il coraggio di offendere mio padre.
<<Lo faccio per il suo bene>> ribatte offeso, dando in malo modo la tazza alla mia amica, che guardando la smorfia che si è appena creata sul suo viso, credo che si sia fatta male.
<<Per i suoi interessi>> lo corregge, con lo stesso tono arrogante e tagliente che ha utilizzato prima.
<<Come ti permetti! Potrei farti arrestare!>> sbotta mio padre che si alza di scatto dal divano.
Mi piazzo davanti a lui, non appena capisco le sue intenzioni.
Non ho alcuna intenzione ad assistere ad un pestaggio.
Soprattutto, perché so bene chi avrebbe la peggio proprio mio padre.
<<Smettila. Ho rispettato l'accordo. Quindi fatevene una ragione>> dico trovando finalmente il coraggio di oppormi alla volontà dei miei genitori che non sembrano per nulla contenti della mia decisione.
<<Cornelia, ti ferirà>> prova a convincermi mio padre, facendo leva su una cosa che purtroppo è vera.
È una realtà.
Però non starò così male come lui crede, dal momento in cui Jeremy è solo l'amico del mio ragazzo.
<<Dategli un'opportunità>> chiedo ad entrambi i miei genitori, che esitano un attimo prima di accettare la mia proposta.
<<Un giorno. Dimostraci che oltre al tuo pessimo carattere, c'è qualcos'altro>> si rivolge al Jeremy con un tono minaccioso, per poi chiamare Laura.
Tiro un sospiro di sollievo, guardando subito Jeremy, per ringraziarlo per il suo aiuto che mi ha salvata da Henry e dal nuovo principe che i miei avevano trovato.
<<Bene, sistematevi dopo andremo a fare una passeggiata.>> avviso i miei genitori per poi afferrare la mano di Jeremy, non appena Laura li accompagna nella loro stanza.
<<Vieni con me>> gli ordino, trascinandolo dentro la mia stanza.
<<Perché l'hai fatto?>> domando di getto, incrociando le braccia al petto nell'attesa di ricevere una risposta.
<<Sei una bugiarda>> sbotta puntandomi il dito contro.
<<Mi hai mentito.>> continua ad attaccarmi, facendo un passo in avanti verso di me.
<<Hai raccontato solo un mucchio di cazzate. E adesso pretendi una spiegazione da parte mia. Ringraziami, per non aver detto nulla>> aggiunge, trucidandomi con le sue iridi chiare.
<<Non eri obbligato ad aiutarmi. Non darmi della bugiarda non sai nulla di me.>> ribatto utilizzando lo stesso tono che lui ha usato con me.
<<Hai nascosto la tua vera identità cazzo!>> mi urla addosso, dandomi le spalle.
<<Non ero tenuta a raccontarti le mie cose. Sei uno sconosciuto, inaffidabile. Se te l'avessi detto, c'erano grandi possibilità che avresti raccontato a qualcuno il mio segreto>> affermo, dimenticandomi dell'aiuto che mi ha offerto pochi attimi fa.
Il modo in cui si rivolge a me, mi fa perdere la testa.
Smetto di ragionare quando c'è lui nei paraggi.
Ha un brutto effetto su di me.
<< Bene. Se pensi questo di me, fatti aiutare da Carlo. Un momento... lui ti sparerebbe subito a fanculo, non appena oserai raccontargli la tua stupida verità>> mi sbatte in faccia la triste e dura realtà.
Ha ragione.
Non ho mai detto nulla Carlo, gli ho sempre raccontato un mucchio di bugie.
Ho pagato due perfetti sconosciuti, facendogli interpretare il ruolo dei miei genitori pur di non dirgli nulla della mia vera vita.
<<Mi dispiace>> dico, consapevole che devo mettere da parte il mio orgoglio per liberarmi della mia famiglia.
<<Ma non avevo altra scelta. È dura vivere con i miei genitori, con le guardie del corpo, che mi seguono ovunque e con delle cameriere che ti impediscono di muovere un dito.>> ammetto, provando ad avvicinarmi a lui con l'intento di poterlo calmare un po'.
<<Sono scappata di casa, non appena ho scoperto che dovevo sposarmi con un certo Henry.
Ho sempre sognato di sposarmi per amore e non per interessi.>> gli rivelo, poggiando entrambe i palmi della mano sul suo petto, che si irrigidisce immediatamente.<<Puoi capirmi?>> gli domando, guardandolo dritto negli occhi, che non sono più carichi di rabbia.
<<Ti capisco>> dice poco dopo, accarezzandomi la guancia con la sua grande mano.
<<È l'unico favore che ti chiedo. Aiutami con loro>> gli chiedo, chiudendo gli occhi non appena, sento le sue labbra sfiorare la mia guancia.
<<Ad una condizione>> risponde, continuando la sua lenta tortura.
Il suo fiato accarezza la mia pelle.
Le sue labbra accendono il fuoco dentro di me.
I baci che mi da, mi fanno sperare che per lui non è un semplice gioco.
Mi fanno credere che come me anche lui nutre un'attrazione per me.
Così rara e speciale che ti porta a fare cose stupide che vanno oltre la ragione.
<<Devi lasciare Carlo, dicendogli che vuoi solo me>> scandisce bene l'ultima parola, mi limito ad annuire incapace di oppormi al suo volere.
Mi avvicino di più al suo viso, per prendermi le sue labbra che desidero tanto, soprattutto adesso.
<<Ti aspetto fuori>> mi dice, interrompendo bruscamente il momento magico che si era creato tra di noi.
Stronzo.

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Sei mia
RomanceJeremy un uomo attraente, bello quanto misterioso. Costretto a causa di un debito a fare qualcosa di oscuro, che lo intrappolerà in un orribile giro in cui si uccide, in cui si promuove la prostituzione. La polizia non lo spaventa, la mala gente lo...