28. Sono felice.

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                                      Melody

Devo restare calma, sono in compagnia dell'uomo più dolce e romantico del mondo.

Non ho nessun motivo per essere nervosa, anche quando si tratta della mia prima volta.

Oggi perderò la mia verginità con il mio principe nonché il mio futuro sposo.

Ho aspettato quasi trent'anni per questo giorno.

Ho sempre preferito aspettare e non donare tutta me stessa a uomini come Carlo, o simili a quello stronzo di Jeremy.

È stata una delle mie scelte migliori, anche se adesso ho una paura tremenda di rovinare il mio rapporto con Nathe.
Di non essere all'altezza, di soddisfarlo.

Non voglio che mi lasci, però non posso dare tutta me stessa dal momento in cui non sono così esperta in quel campo.

<<Rilassati>> mi consiglia il mio principe, che mi osserva intensamente con le sue iridi chiare, accarezzandomi la guancia.

Vorrei stare tranquilla, ma sono così nervosa che non riesco a liberare la mente e a godermi il momento.

Neanche i suoi baci, riescono a distrarmi.

Perché deve essere tutto così difficile?

Dovrebbe essere magico questo momento.

<<Lo vuoi veramente?>>sussurra ad un soffio dalle mie labbra, tracciando con il pollice il contorno delle mie labbra gonfie a causa di tutti i baci che ci siamo scambiati fino ad ora.

Siamo distesi sul letto, lui sopra il mio corpo che mi bacia e mi venera come una dea da circa un ora ormai.

Non siamo andati avanti, nonostante mi abbia già sfilato i vestiti, lasciandomi solo in intimo.

Sono così in pensiero, che non sono nemmeno imbarazzata ad avere il mio corpo esposto al suo sguardo famelico e desideroso.

Lo voglio veramente?

O sto solo cercando di dimostrare qualcosa a me stessa?

Certo che sì. Voglio smetterla di pensare a quell'idiota.

Desidero spezzare il legame che mi unisce a quell'uomo e rafforzare il mio rapporto con Nathe.

Mi fiondo nuovamente sulle sue labbra, trovando finalmente il coraggio di abbassare i pantaloni, togliendoli.

Se provo ad impegnarmi nel rendere questo momento magico, potrò finalmente liberarmi di lui , e dai suoi baci che mi hanno resa schiava fino ad oggi.

<<Assolutamente si>> biascico, invertendo i ruoli.

Mi metto a cavalcioni sopra il suo corpo, strusciando la mia intimità contro la sua, che è particolarmente eccitata.

<<Mi piace questo tuo lato, selvaggio>> mormora, emettendo un verso gutturale causato dai miei denti che mordono la pelle del suo collo.

Chiudo gli occhi, lasciando che le sue labbra baciano il mio corpo ed il mio seno ancora coperto dal reggiseno.

Nonostante l'intensità dei baci, continuo a non provare piacere.

Quelle scariche elettriche che ho provato quando Jeremy mi ha toccata, non riesco a sentirle.

<<Ti voglio>> ammette, sfilandomi il reggiseno, baciandomi uno dei due seni, stringendomi l'altro.

Mi fingo eccitata, emettendo dei gemiti che risultano credibili, dal momento in cui Nathe continua a baciarmi il seno con maggiore intensità.

Stringo i suoi capelli, ripensando a quelle maledette labbra e a quegli occhi che mi hanno rapito il cuore fin dal primo giorno.

<<Anch'io>> mormoro, trovando il coraggio di sfilargli i boxer, avendo finalmente la piena visione della sua erezione, grossa e pulsante.

<<Non ti farò del male>> afferma, adagiandomi dolcemente sul letto, piazzandosi in mezzo alle mie gambe.

Facendo attenzione a non schiacciarmi con il suo peso.

<<Tranquillo, mi fido di te>> sibilo, accarezzando la guancia ispida, chiudendo gli occhi quando le sue mani sfiorano i miei fianchi, abbassando gli slip.

<<Puoi sempre fermarmi. Io posso aspettarti, non ho nessuna fretta>> mormora insicuro, stampandomi un altro bacio sulle labbra, facendo una leggera pressione sul labbro inferiore con i denti.

Non voglio fermarmi.

Ricorderò questo giorno.

Sarò una donna nuova.

<<Sono sicura Nathe.>> lo rassicuro, sfiorando la sua intimità con la mia.

Il respiro che si appesantisce, e i versi gutturali che emette, mi convincono che tutto ciò che sta succedendo gli piace.

Questo mi tranquillizza, perché nonostante le mie insicurezze e la mia povera testa occupata da quel deficiente, sono riuscita a farlo eccitare.

Mordo il labbro inferiore quando la sua erezione, entra delicatamente dentro la mia fessura.

Un enorme fastidio, provo per questa nuova l'invasione.

Il dolore che mi provoca riesce a farmi urlare, talmente tanto che si ferma, uscendo immediatamente.

<<Scusami>> mi dice, baciandomi tutto il viso accarezzandomi la fronte impregnata di sudore.

Inspiro ed espiro profondamente, spingendo nuovamente la mia intimità contro la sua.

<<Voglio riprovarci>> mormoro, baciandolo nuovamente, stringendo le sue spalle, graffiandole per sfogare in parte il dolore, che diminuisce man mano che aumenta l'intensità delle spinte.

Il mio respiro accelera, si mescola col suo caldo ed eccitato.

Continuo a baciarlo, fino a quando entrambi non veniamo travolti da un potente orgasmo.

Esce dentro di me, sdraiandosi accanto.

<<Domani dovresti prendere la pillola.>> mi suggerisce coprendo il mio corpo nudo con la coperta.

<<Non sono stato attento>> aggiunge, stringendomi forte tra le sue braccia, facendo aderire perfettamente il mio corpo al suo.

<<Domani passerò in farmacia>> mormoro, lasciandomi cullare dalle sue carezze e dai suoi baci delicati.

<<Sono felice>> ammette, rivolgendomi un sorriso.

<<Anch'io>> mento, forzando un sorriso anche se dentro mi sento a pezzi.

Perché l'ho fatto?

Perché ho cancellato tutti i miei ideali, i miei sogni?

Non doveva andare così.

Non dovevo finirci a letto, se non provo nulla.

Avrei dovuto aspettare.

Stare con l'uomo che amo.

Ho sbagliato tutto.

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