2. È solo un gioco.

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Jeremy

<<Dovresti smettere di pensare a quella poco di buono>> sussurra Monica, provando a mettersi a cavalcioni sul mio corpo.

Sospiro pesantemente non appena ripenso a quella ragazzina che è riuscita a sfuggirmi.

Per mia grande sfortuna, non posso prendermela. Non prima di togliermi dai piedi i suoi stupidi genitori, che potrebbero buttarmi dentro una cella, in pochissimo tempo.

Per la loro posizione e per le loro conoscenze riuscirebbero subito a scoprire l'identità del rapitore.

Devo aspettare.

Anche se l'attesa mi sta già facendo impazzire.

<<Stanne fuori>> sbotto, alzandomi dal letto, pronto per attuare il mio piano di riserva.

<<Sei cambiato da quando l'hai incontrata>> si lamenta, premendo le sue unghie sul mio braccio.

<<Sei solo un passatempo. Non conti nulla.>> chiarisco, rimettendomi la camicia, per uscire da questa stupida stanza e cercare lei.

<<Non dicevi questo stanotte>> cinguetta, accarezzandomi il petto.

Blocco il suo polso, spostandolo dal mio corpo, in modo brusco.

<<Sei solo una scopata>> le sbatto in faccia, uscendo fuori dalla stanza, lasciandola sola

<<Sei già di pessimo umore?>> ignoro la domanda di Carlo, dirigendomi verso il bancone per bere qualcosa di forte che sia in grado di farmi distendere i nervi.

<<Monica non è riuscita a farti dimenticare la tua ossessione?>> mi prende in giro, sedendosi accanto a me.

<<Smettila>> sbotto osservando l'ora sul mio orologio.

Anche oggi mi sono alzato tardi.

<<Bene allora non ti dirò quello che ho scoperto>> alzo la testa di scatto, osservando il mio amico che finalmente ha deciso di mettersi al lavoro seriamente.

<<Parla>> gli ordino, prendendo direttamente la bottiglia dal bancone, per versarmi il liquido alcolico.

<<Sta uscendo con mio cugino Luca. È una cosa seria>> afferma, il mio respiro diventa pesante, mentre dentro di me si innesca l'ira che ho cercato di mettere a tacere in questi ultimi due anni.

<<Toglilo dai piedi>> ordino, alzandomi dallo sgabello per occuparmi  personalmente del mio  piano, che nessuno è in grado di svolgere.

<<Jeremy, forse è meglio lasciare perdere tutto, quella donna è intoccabile. Fattene una ragione>> non rispondo, mi allontano da quel bancone a passo svelto, uscendo finalmente da quello schifoso night club.

Riuscirò a prendermela, a portarla a casa mia.

La scoperó ogni singolo giorno, in ogni momento.

Lo farò fino a quando quel maledetto ricordo scomparirà dalla mia testa.

Liberandomi finalmente da quella donna che si è approfittata di me, ingannandomi.

Contatto l'uomo che da giorni la sta seguendo, per sapere dove si trova la ragazzina.

Sorrido quando mi comunica la sua posizione.

È a pochi metri da me.

Perfetto. Riscuoterò il mio premio.

Inizio a correre, fino a quando non incrocio la mia preda che è in compagnia della sua amica cicciona.

Sei mia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora