4. Attenta a come parli ragazzina.

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       Jeremy

<<Figlio di puttana>> sbraito, non appena quella cicciona ingorda ci lascia soli.

<<Che cosa vuoi eh? Non tutte sono di tua proprietà!>> sbotta, togliendosi le mie mani dalla sua camicia in malo modo.

<<Ora capisco tutto>>affermo non appena mi tornano in mente tutti i suoi stupidi ed inutili tentativi.

Non lo faceva per la mia sicurezza.

Ma per la sua stupida cotta, che a quanto pare non è svanita.

<<È mia>> ringhio, sedendomi nuovamente sulla poltrona, ignorando il coglione del mio socio, che sospira pesantemente.

<<Finirà male questa cosa>> farfuglia, prendendo posto sul divano.

<<Per te, se non inizierai a fare ciò che ti dico>> chiarisco, prendendo dalla tasca il pacco di sigarette e l'accendino.

Porto la sigaretta sulle labbra, accendendola.

Inspiro il fumo, chiudendo gli occhi, per calmarmi un po'.

Quella ragazzina mi sta solo facendo incazzare più del solito.

Avrei bisogno di una bella scopata per sfogare tutta la mia rabbia e lo stress che ho accumulato in questi ultimi giorni.

<<Chi ti ha dato il permesso?>> sbotta, la bionda, che con un rapido movimento riesce a togliermi la sigaretta dalle mani.

<<Non solo sei un maiale pervertito, ma anche un gran maleducato, irrispettoso>> sospiro pesantemente, incenerendola con lo sguardo, stanco di sopportare le sue offese e i suoi sbalzi d'umore.

Non le faccio male solo perché per lei ho ben altro in mente.

<<Attenta a come parli ragazzina>> la avverto, continuando a guardarla, lasciando che capisca da sola il senso delle mie parole.

Se mi fa incazzare ancora di più di adesso non basterà solo un appuntamento a farmi stare zitto.

La umilierò qui, davanti ai suoi amici.

La farò lasciare con quello stupido di Luca, che non è in grado nemmeno di corteggiare una donna.

<<Non farmi perdere la pazienza>> aggiungo, prendendo un'altra sigaretta dalla tasca dei jeans, accendendola nuovamente.

<<Fanculo>>borbotta, sedendosi sul divano accanto a Carlo, che ha gli occhi incollati sul suo corpo.

La sua stupida cotta potrebbe causarmi dei problemi.

Potrebbe ostacolare i miei piani.

Non deve succedere.

Lei deve essere mia.

<<Devi andare Carlo, al locale hanno bisogno di te>> invento una scusa per cacciarlo via.

<<Ok>> si limita a dire alzandosi dal divano, abbandonando finalmente questa casa.

<<Ti accompagno>> mormora la biondina, che continua a sbavargli dietro.

Sospiro pesantemente consapevole che con lei dovrò impegnarmi parecchio.

Decido di seguirla, convinto che quei due potrebbero anche baciarsi, giurarsi amore eterno approfittando del momento di solitudine che sono riusciti ad ottenere grazie a me.

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