7. Dovrai scopare con me

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                                      Jeremy

Mi sdraio sull'altro lato del letto, soddisfatto del orgasmo che mi ha appena regalato la rossa, che adesso ha il respiro ansante.

Chiudo per un istante gli occhi, per godermi a meglio questo momento, l'ultimo che avrò non appena quella ragazzina sarà rinchiusa a cavea mia, sarò  costretto a mettere da parte ogni cosa.

<<Ti piacerebbe uscire stasera?>>mi domanda con voce stridula la rossa che si è appena messa a cavalcioni sopra il mio corpo.

Anche se mi fa impazzire sentire la sua intimità bagnata, non posso permettermi di perdere altro tempo.

Ho cose più importanti da fare, e lei non è tra queste.

<<No>> rispondo secco, togliendola dal mio corpo.

<<Ho da fare. Cercati qualcun altro>> aggiungo, alzandomi dal letto, recuperando i miei boxer.

<<Dovresti smetterla di rincorrerla. Ti ha mollato, fattene una ragione.>>ribatte, cercando di abbracciarmi da dietro.

Sospiro pesantemente, sentendo la rabbia riaffiorare. Questa  donna è solo una bambina viziata e capricciosa che vuole a tutti i costi le mie attenzioni.

Non ha ancora capito che me ne sbatto i coglioni di lei e dei suoi stupidi sentimenti.

Quando l'ho conosciuta sono stato subito chiaro, tra noi ci sarebbe stato del buon e sano sesso.

<<Dillo un'altra volta, e giuro che la mia faccia sarà l'ultima  cosa che vedrai>> dico con freddezza, spingendola per allontanarla dal mio corpo.

Mi rimetto i pantaloni e le scarpe in fretta per andare da Carlo, che sicuramente mi sta aspettando fuori.

Dovevamo discutere di alcune cose che riguardano il nostro commercio, che ultimamente va meglio del previsto.

<<Ci vediamo dopo>> cinguetta, stampandomi un bacio sulle labbra, prima di uscire fuori dalla stanza.

Indosso anche la camicia, sistemando i miei capelli prima di uscire dalla stanza, per lasciarla ad un'altra coppia.

<<Finalmente>> esclama Carlo, non appena mi vede in mezza alla folla di corpi sudati.

<<Monica sembrava incazzata nera>> afferma, porgendomi un bicchiere di scotch.

Ignoro le sue parole, mi limito a bere il liquido alcolico, l'unico capace di farmi rilassare.

<<Allora? Di cosa dovevi parlarmi?>> arrivo dritto al punto, sedendomi sullo sgabello, ordinando un altro bicchiere.

<<Qualcuno si sta immischiando nei nostri affari>> afferma, sospiro pesantemente non appena mi torna in mente quel gruppetto di ragazzini che aveva cercato invano di soffiarci il nostro giro di clienti.

<<Fallo fuori>> rispondo secco, osservando un gruppetto di ragazze che ballano in modo sensuale.

<<Potresti smetterla di pensare solo a scopare e concentrarti su questa cosa. Le persone che stanno provando a rubarci la clientela, sono potenti>> afferma, distolgo lo sguardo dalla mora che mi stava guardando in modo malizioso concentrandomi su Carlo che continua a parlare.

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