27. Sentirmi sola

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                                        Melody

<<Perché hai insistito così tanto per venire in questo stupido locale?>> mormora scocciata Laura, che trucida con lo sguardo un ragazzo che per come cammina sembra ubriaco.

<<Avevo voglia di bere qualcosa?>> mento spudoratamente cercando tra la folla Jeremy che dovrebbe trovarsi nei paraggi.

Mi auguro fortemente che non sia in compagnia di quella donna dai lunghi capelli rossi, non potrei sopportarlo.

In questi ultimi due giorni mi sono illusa che anche lui come me, desiderasse vedermi, ma che non l'abbia fatto solo per il suo stupido orgoglio.

Da quando lo conosco, oltre ad aver appreso che ha un brutto carattere, ho notato il suo orgoglio spropositato.

<<Avevi voglia di vedere Jeremy. Non sono scema.>> mi fa notare, spintonando brutalmente un altro ragazzo che ha accidentalmente affondato il viso sul suo seno, messo in risalto dalla scollatura esagerata del vestito nero in ecopelle che indossa.

<<Shhh. Potrebbe sentirti>> tappo la sua bocca con la mia mano, guardandomi bene intorno per assicurarmi che nessuno oltre me ci abbia sentite.

L'ultima cosa che desidero è che quello stronzo, presuntuoso scopra che sono venuta qui solo perché ho questo desiderio insensato di incontrarlo.

<<Tu sei cotta amica mia. Dovrebbe saperlo, magari anche lui prova la stessa cosa>> afferma, non appena toglie la mia mano dalla sua bocca, sistemandosi il rossetto completamente sbavato.

<<Laura, hai avuto modo di conoscerlo. È uno stronzo>> commento, continuando a farmi spazio tra la gente per raggiungere la stanza in cui si rinchiude quando vuole stare solo.

Carlo più volte mi ha detto, che quando è di pessimo umore preferisce rinchiudersi in quella stanza mal ridotta.

Sta ore e ore chiuso, in completa solitudine lontano da tutto e da tutti.

<<Melody non c'è nessuno>> mi richiama la mia amica, che mi ferma immediatamente, al centro della pista.

<<Laura, è nella sua stanza. Vado a parlargli, tornerò presto>> la tranquillizzo, stampandogli un bacio sulla guancia prima di allontanarmi e dirigermi nel lungo corridoio in cui sono presenti diverse stanze.

Con il cuore in gola, e l'ansia di rincontralo apro la porta, dimenticandomi delle buone maniere.

Il cuore si frantuma in mille pezzi, e la vista si appanna quando vedo Jeremy sopra la  donna che non sopporto, totalmente nuda.

<<Chiudi la porta>> sputa inviperita la rossa che stringe più forte l'uomo che mi ha spezzato il cuore che mi osserva con la stessa indifferenza di sempre.

Cosa pensavo di ottenere?

È chiaro, quest'uomo non mi ha mai voluta.

Mi ha sempre presa in giro.

<<Buona serata>> affermo, mostrandomi indifferente, anche se gli occhi mi tradiscono.

Sbatto la porta con forza, allontanandomi di corsa da loro.

Mi dimentico della mia amica Laura, degli sguardi incuriositi di alcuni ragazzi.

Lascio che le lacrime bagnano le guance, rovinando il trucco che ho fatto solo per rendermi bella davanti ai suoi occhi.

Dovevo capirlo, che lui ha occhi solo per quella donna.

Non sono abbastanza per lui, che ovviamente preferisce altro.

Mi sono illusa che quei messaggi e quelle chiamate valessero qualcosa.

Che stupida.

L'unico a cui realmente importa di me, c'è l'ho sempre avuto al mio fianco.

È sempre stato dolce e comprensivo, mi ha sempre trattata con rispetto, anche ieri sera quando l'ho respinto.

È lui che merita le mie attenzioni, il mio cuore.

Solo lui merita il mio amore.

Dovevo capirlo fin dall'inizio.

🌺🌺🌺

Stringo il cappotto, provando a scaldarmi, anche se il freddo della notte mi sta entrando fin dentro le ossa.

Muovo gli ultimi passi, fermandomi all'istante non appena raggiungo il palazzo in cui vive il mio principe che starà sicuramente dormendo.

È egoista da parte mia presentarmi a quest'ora della notte. Ma dopo ciò che ho visto, ho bisogno di sentirmi bella, importante.

Sarà da immaturi, non lo metto in dubbio, però ho la necessità di cancellare le traccia di quello stronzo sul mio corpo.

Sento ancora le sue mani sul mio corpo, le sue labbra che hanno baciato avidamente ogni lembo di pelle.

Non dovrei donare me stessa per rabbia, la prima volta dovrebbe essere importante, dovrei farla con l'uomo che amo di più.

Ma quello che desidero è occupato con quella rossa, ed io ho aspettato fin troppo, prima o poi sarei andata a letto con Nathe.

Spreco solo tempo, sono sicura che molto presto sorriderò, complimentandomi con la scelta che ho fatto.

Amerò così tanto quell'uomo che mi dimenticherò di quello stronzo.

Suono il campanello, facendo un passo indietro, quando sento dopo pochi minuti  la voce assonata del mio principe.

<<Sono Cornelia>> affermo, entrando dentro il palazzo non appena apre il portone principale.

Ignoro il formicolio che sento nella bocca dello stomaco e quella stupida vocina che mi implora di evitare di compiere questo gesto azzardato.

Lui lo fa con qualsiasi donna, senza troppi preamboli.

Ed io farò la stessa cosa, questo giorno sarà un nuovo inizio per me.

<<Ma che ci fai qui?>> domanda assonnato stropicciando gli occhi.

<<Posso stare qui stanotte?>> domando di getto, fiondandomi sulla sua bocca, approfondendo immediatamente il bacio.

La mia vita è sempre stata senza amore.

Anche la mia prima volta sarà così.

Devo accettarlo è conviverci.

<<Wow>> commenta Nathe, che si lecca le labbra.

Sforzo un sorriso, intrecciando le mie dita alle sue, trascinandolo dentro l'appartamento.

Prima o poi sarò felice.

Smetterò di sentirmi sola.

Devo solo impegnarmi a far funzionare questa storia.

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