11. Mi hai delusa

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Melody

<< Che schifo>> aggiunge poco dopo, guardando entrambi disgustata.

L'unica cosa che al momento copre il mio corpo totalmente nudo è il corpo di Jeremy.

Non mi aspettavo che arrivasse Laura, pensavo che fosse dai suoi genitori almeno per il weekend.

Proprio quando mi ero decisa a lasciarmi andare, buttandomi alle spalle ogni mio dubbio e paura arriva qualcuno che mi ferma facendomi pentire amaramente della scelta che ho fatto.

Non mi sono mai sentita così tanto in imbarazzo come ora.

La cosa che mi fa stare peggio è che mi abbia sentito urlare come una matta.

Non so come rimediare, come giustificare ciò che ha visto.

È impossibile.

In genere sono io quella più ragionevole e seria del gruppo.

<<Posso spiegare>> mormoro, guardandomi intorno per cercare il mio asciugamano, che Jeremy aveva ben pensato di lanciare lontano da me.

<<Stavi per fare sesso con un uomo che ragiona con il cazzo.>> ribatte, scuotendo la testa delusa da me.

Mi sento male.

<<Sai se non fossi così grossa ti avrei invitata a partecipare.>> interviene Jeremy che anziché migliorare la situazione, la peggiora e basta.

Non solo mi ha messo in mezzo in questa cosa, continua ad umiliarmi proponendo anche una cosa a tre.

Ma che razza di uomo è?

<<Puoi anche chiudere la porta io e la bionda siamo molto occupati>> conclude, puntando nuovamente lo sguardo su di me.

Vorrei prenderlo a calci e dirgli che non ho alcuna intenzione di proseguire.

Ma al momento non posso farlo, sono obbligato a stringerlo ancora tra le mie braccia almeno fino a quando la mia amica Laura non si deciderà a lasciarci soli.

<< Non pensavo che avresti perso la verginità con uno così. Mi hai delusa>> sbotta uscendo dalla mia stanza, chiudendo la porta con così tanta forza che fa un tremendo rumore.

<<Potevi anche evitare di offenderla>> dico staccandomi finalmente dal suo corpo scolpito.

<<Le persone vanno rispettate>> continuo a parlare, indossando la prima cosa che mi capita a tiro.

Ovviamente la sua camicia in cui si sente ancora il suo profumo.

<<Ti stava giudicando. Quale amica farebbe una cosa simile?>> ribatte, alzando le braccia al cielo.

<<Vuole solo il mio bene. Tu non lo sei>> affermo, uscendo dalla stanza per raggiungere la mia amica che sicuramente starà già provando a chiamare i miei genitori.

Mi hanno dato due mesi di tempo per scegliere il mio futuro marito.

Se solo venissero a sapere cosa ho fatto, mi obbligherebbero a sposare Henry.

Io non voglio.

Voglio innamorarmi, vivere la mia vita senza l'influenza dei miei genitori.

Ammetto di aver sbagliato con Jeremy.

Però questo non può impedirmi di sposare l'uomo che amo.

Laura dovrà capirlo.

So bene che rischia il posto a causa mia, però non può dire tutto ai miei genitori.

Non ora almeno!

<<Laura>> la chiamo non appena la trovo con il cellulare all'orecchio.

<<Non farlo per favore>> sibilo, avvicinandomi lentamente a lei.

<<Avevamo un accordo>> mi ricorda, mettendo il telefono dentro la tasca dei jeans.

<<Lo so. Non succederà più>> le dico, con la speranza che possa credermi.

<<Quell'uomo non è quello giusto per te. Tua madre non lo accetterebbe mai>> afferma, massaggiandosi la tempia.

<<È stato uno stupido errore che non ripeterò mai più>> ammetto, cercando di sembrare abbastanza convincente anche se non ne sono completamente sicura.

Continuo a sentire le sue mani che esplorano il mio corpo, le sue labbra che hanno baciato ogni lembo di pelle.

Per la prima volta mi sono sentita bene.

Viva.

Come mai prima d'ora.

<<Me lo auguro. Se dovessi rivederti con quello dovrò dire tutto a tua madre>> mi avvisa, prendendo la borsa dal divano, per poi dirigersi verso la porta d'ingresso

<<Non voglio vederlo al mio ritorno>> dice chiudendo la porta.

Salva per un pelo.

Adesso devo cacciare lui.

Non posso permettermi di mettere a rischio il mio futuro per un uomo che vuole solo fare sesso con me.

Sicuramente del bel gran sesso.

Entro nuovamente dentro la mia stanza, lasciando la porta aperta, per evitare nuovamente di finire tra le sue braccia.

<<Ti fai trattare come una bambina>> commenta, coprendo il suo bel sedere con i boxer.

<<Non prendo consigli da te>> rispondo acida, dirigendomi direttamente nel mio armadio per prendere qualcosa di abbastanza coprente.

<<Dovresti invece. Quella balena, non vuole il tuo bene>> aggiunge, con la coda dell'occhio osservo per l'ultima volta le sue gambe lunghe.

<<Stavo per perdere la mia verginità con uno sconosciuto. Laura è arrivata appena in tempo, è riuscita ad impedirlo>> ammetto per la prima volta ad alta voce di essere vergine davanti ad un uomo a cui probabilmente non importerà assolutamente nulla.

<<Nella vita si commettono un sacco di errori. Stai sicura che oltre questo ne farai altri mille. La tua amica dovrebbe pensare a se stessa>> commenta, girandosi improvvisamente dalla mia parte.

<<Non è così semplice. Io non posso sbagliare purtroppo>> ammetto, provando a guardare il mio guardaroba, anche se è piuttosto difficile, il suo corpo è come una calamita per i miei occhi.

<<Chi te l'ha detto questo? I tuoi genitori o la tua amica cicciona? Ti do un consiglio, mandali a fanculo>> mi suggerisce.

Magari fosse così semplice.

I miei genitori, non mi lascerebbero in pace se solo provassi a fare ciò che voglio.

Mi metterebbero subito qualcuno alle calcagna.

Smetterei di vivere.

Non che adesso vivo la mia vita, continuo ad eseguire gli ordini dei miei genitori, ponendo attenzione a non deluderli.

<<Ti ringrazio per il consiglio, ma peggiorerei solo le cose.>> mormoro, togliendomi la camicia, per restituirla al legittimo proprietario.

<<Al massimo puoi solo migliorarle. Pensaci>> mi suggerisce, prima di andarsene e lasciarmi completamente sola con i miei pensieri.

L'ho già fatto un migliaio di volte.

Non ho mai trovato il coraggio di affrontare la mia famiglia.

Mi sono sempre limitata a tenere i miei pensieri per me, e a rimanere in silenzio anche quando avrei voluto urlare.

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