36. Sono qui per te.

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                                      Melody

<<Ho parlato con i miei genitori.>> afferma Nathe che da quando siamo usciti fuori di casa è rimasto in silenzio.

Persino quando abbiamo preso posto in un bar situato nelle vicinanze di casa mia non ha aperto bocca.

Da un lato è stato meglio così, insomma non riesco ancora a guardalo dritto negli occhi, i sensi di colpa mi stanno divorando.

La cosa peggiore in tutta questa storia e che ancora ora desidero ardentemente Jeremy.

Continuo a ripensare al momento in cui mi ha fatto sua.

È stato selvaggio, passionale, dolce e attento.

Non credevo che un uomo come lui potesse essere così...così perfetto.

Annuisco alla sua affermazione bevendo un sorso della mia spremuta di arancia.

<<Sono molto felici di come stanno andando le cose tra di noi>> ammette appoggiando la sua mano sopra la mia.

Involontariamente la ritraggo, quasi infastidita da questo gesto cosi innocuo.

<<Quindi sono felici. Ottimo>> ribatto, con la speranza che non capisca che il suo tocco adesso mi infastidisce.

<<Già.>> aggiunge, grattandosi la nuca, guardandosi intorno prima di puntare le sue iridi chiare nuovamente su di me.

<<Mi hanno chiesto se io e te, avessimo già scelto una data per celebrare il nostro matrimonio.>> per poco non mi va di traverso la spremuta, non appena sento quella parola, matrimonio.

Dio mio me ne ero completamente dimenticata.

Pensavo che una volta accontentato i capricci dei miei genitori, non mi avrebbero più obbligato a sposarmi con così tanta premura.

Mi sbagliavo.

Lui non vede l'ora, ed io desidero solo scappare da questa brutta storia.

<<E tu? Insomma cosa hai risposto.>> chiedo, cercando di mostrarmi estremamente calma anche se sono sul punto di avere una crisi isterica.

<<Gli ho detto che non ho alcuna intenzione di comunicargli la data, non prima della cena di domani. Ho invitato tutti.>> vengo colpita da un improvviso colpo di tosse, non appena realizzo ciò che ha appena detto.

Lui ha già organizzato tutto.

Ed io lo vengo a sapere solo adesso.

<<Tutto bene, amore mio?>> domanda preoccupato, versandomi subito un po' d'acqua nel bicchiere.

<<Perché me lo dici solo adesso. Accidenti, avresti prima dovuto consultarti con me>> strillo furiosa, battendo entrambi i palmi delle mani sul tavolo.

<<Stiamo insieme da troppo poco tempo. Non ti conosco, non so assolutamente nulla di te>> aggiungo, inspirando ed espirando profondamente per calmarmi.

Avrei tanto voluto essere una ragazza normale.

Odio il mio ruolo.

Odio questi stupidi obblighi!

<<Avremo il tempo di conoscerci, dopo aver celebrato le nozze. Cornelia, fidati di me. Io e te siamo perfetti insieme>> afferma, facendomi innervosire ancora di più.

La sua sicurezza mi irrita tanto, troppo.

<<Non è così. Per certe cose ci vuole tempo. Io ho bisogno di tempo. Perché ti ostini a non capirlo?>> domando esasperata, alzandomi dalla sedia, per scappare quanto prima da questo postaccio.

<<È per colpa sua? Non è così? Tu non vuoi sposarti con me, perché pensi ancora a lui?>>

L'ha capito.

Dio è così evidente?

Purtroppo quello stronzo e dentro il mio cuore e dentro la mia testa.

Non riesco a mandarlo via.

Più cerco di allontanarmi da lui, più lui si avvicina.

<<Adesso non parli più? Il gatto ti ha mangiato la lingua eh? Svegliati Cornelia, l'uomo della tua vita c'è l'hai proprio qui, davanti ai tuoi occhi.

Prenditelo, prima che questo scappi via.>> aggiunge con le lacrime agli occhi.

Lo sto facendo piangere.

Ci teneva così tanto a noi?

<<Io posso renderti felice. Lui invece ti farà solo versare lacrime. Ricordatelo.

E adesso scusami ma devo andare in bagno>> afferma singhiozzando, coprendosi il viso con entrambi le mani, allontanandosi velocemente verso il bagno.

Lui non può rendermi felice, perché non mi fa provare assolutamente nessuna emozione.

Vederlo ridotto in quelle condizioni mi è solo dispiaciuto, perché fino ad oggi ha rincorso un sogno irrealizzabile.

Almeno per adesso è così.

Non avrei dovuto illuderlo.

Dovevo essere chiara fin dall'inizio.

Lascio i soldi sul tavolo, decisa di lasciare questo locale prima che rientri dal bagno.

Non voglio continuare questo discorso e non ho alcuna intenzione di farlo piangere un'altra volta.

Sbuffo sonoramente, incamminandomi verso casa pronta per trascorrere il resto della giornata sul divano ad ingozzarmi di gelato mentre vedo una serie televisiva strappalacrime.

Spalanco le palpebre non appena vedo davanti al portone del palazzo in cui vivo, lui.

Perché è tornato?

E adesso cosa vuole?

Devo stare calma, agitarsi non serve assolutamente a nulla.

Mi avvicino cautamente, approfittando del fatto che non si sia accorto per nulla della mia presenza.

<<Che ci fai qui?>> mormoro non appena mi ritrovo ad un passo da lui.

Si gira di scatto, dandomi la possibilità di contemplare la sua bellezza.

Il suo sorriso, quanto può essere sexy?

<<Sono qui per te.>>

Ciaooo🌸❤️❤️
C'è l'ho fattaaaa
Tre in una settimana, merito un applauso 👏
Grazie ancora per tutti i commenti e per la vostra presenza vi adoro.

Dato che sono stata brava, merito un premio, insomma ditemi cosa ne pensate del principino, e di quel belloccio di Jeremy.

Sono curiosa soddisfatela la mia curiosità

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