1. Maschi alfa.

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Melody

<<Sei sicura che questo sia il posto giusto>> mormoro, indicando la palestra in cui mi ha obbligato a venire.

<<Certo! Sono riuniti tutti qui i maschi alfa>> afferma entusiasta, sistemandosi la coda di cavallo che si è fatta.

<<Mi hai detto che vuoi perdere peso.>> gli ricordo salutando il personal trainer che ci seguirà nei prossimi giorni.

Sono sicura che nel giro di tre giorni Laura mollerà tutto, fregandosene dei grandi maschi alfa che occupano il territorio.

<<Oddio guarda quello. Potrebbe farmi venire un orgasmo, solo guardandomi >> bisbiglia, indicando un uomo che sicuramente non avrà nulla in quella testa.

<<Preferisco Luca>> affermo, pensando al mio Luca, il ragazzo che sto frequentando da qualche mese.

<<Tesoro Luca ha la pancia>> alzo gli occhi al cielo, ignorando la sua ultima affermazione.

Non tutti devono essere perfetti fisicamente.

Ognuno di noi è bello a modo suo.

<<Oddio c'è il maniaco>> urla facendomi sussultare a causa dello spavento.

Arrossisco come un pomodoro, quando mi accorgo che la mia amica è riuscita ad attirare l'attenzione di tutti.

<<Guarda>> mi indica un giovane uomo girato di spalle che sta parlando con una donna dai lunghi capelli rossi.

<<Ho guardato. Concentrati sull'allenamento>> le ordino, continuando a correre, non prestando più attenzione alla mia amica, che in pochissimi minuti è riuscita a farci fare una figuraccia.

<<Guardalo adesso>> mi urla, dandomi una spinta così forte che riesce a farmi perdere l'equilibrio, facendomi rotolare giù dal tappetino.

<<Ahi>> sussurro, massaggiandomi la nuca e il sedere che ne sono usciti distrutti.

<<Quel maiale è riuscito a farti male anche senza toccarti>> ignoro la mia amica e tutti gli occhi che ho puntati addosso, alzandomi dal pavimento fingendo che non sia successo nulla.

Sono abituata a fingere.

Non è difficile, lo faccio come lavoro.

Ho interpretato diversi ruoli in cui la donna aveva persino avuto un brutto incidente.

Ok...ammetto che questo fa parte della vita normale, e non è un film.

<<Ti sei fatta male?>> alzo lo sguardo incrociando due occhi azzurri, che evidentemente si stanno prendendo gioco di me, ridendo della mia sventura.

<<Si, continua a ridere>> sputo acida, stringendo le mani in due pugni, quando mi torna in mente la faccia di questo idiota, che ieri sera ha cercato di portarmi a letto, trattandomi come una poco di buono.

<<Sembravi un maiale. Hai fatto ridere tutti, non solo me>> mi fa notare, sospiro pesantemente, provando a ricompormi anche se sono certa che rivedrò ben presto la mia caduta anche sui social.

<<È colpa tua, l'hai distratta>> interviene la mia amica, che anziché aiutarmi mi sta solo mettendo in difficoltà.

<<Quindi sono stato io. La proposta è ancora valida>> afferma, schioccando la lingua sul palato.

<<Scordatelo>> rispondo, trattenendomi nel mollargli uno schiaffo, anche se lo merita.

<<Finirai nel mio letto è solo questione di tempo>> ribatte prima di allontanarsi tornando dalla rossa, che mi sta fulminando con le sue iridi chiare.

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