VII.

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I miei compagni, che conoscevano Alice per la sua bellezza, iniziarono a fare congetture di ogni tipo sul nostro rapporto, e ne fecero così tante che nel giro di qualche settimana già si parlava di nozze. Io ridevo di tutte quelle storie false, ma ad ogni modo ne uscivo comunque come un eroe, lei era davvero una bella ragazza. Forse fu proprio per questa ragione che iniziai a fare nuove conoscenze a scuola, mi accolsero dopo mesi solamente perché una ragazza si era interessata a me. Nonostante questo io ero felice, in fondo avere degli amici, anche se non del tutto sinceri, lo trovavo meglio che non poter scambiare neanche una parola al mattino solamente perché non si aveva nessuno con cui farlo. Anche se i miei compagni mi chiesero più volte di mangiare al tavolo con loro, per tutta la durata del liceo preferii pranzare sempre con Alice, seduti sulla panchina in primavera, sotto il pino d'estate e sul davanzale della mensa che dava sul parco in autunno e inverno.

IL CADAVERE DI UNA FARFALLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora