XLVI.

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Quando venne l'inverno decisi di tornare nuovamente in Italia per andare a portare dei fiori ad Alice. Le presi un bouquet di oleandri bianchi e di rose rosse. Lo appoggiai sotto la sua foto e restai in silenzio. Tirava un vento gelido e gli alberi intorno erano completamente spogli, da lì a poco avrebbe nevicato. Mi apparvero nuovamente gli occhi di Alice e mi ricordai del suo corpo, mentre mi abbracciava davanti alla vetrata della mensa in inverno. Poi, ad un tratto, guardando la lapide mi accorsi che c'era qualcosa di immobile e colorato su di essa. "Avevi ragione anche su questo, Alice, la tua vita è stata breve proprio come la loro".

IL CADAVERE DI UNA FARFALLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora