Compresi che l'inverno era finito quando, guardando fuori dalla vetrata, potei notare dei fiori che spuntavano dalla neve.
-guarda! Dei bucaneve!- dissi ad Alice che aveva la testa appoggiata sulla mia spalla.
-dove?-
-proprio qui davanti!-
-ah si, li vedo!-
-vedi che non tutto muore d'inverno?- le dissi sorridendo.
Lei allora mi guardò e scoppiò a piangere sul mio petto, tirandomi dei leggeri pugni allo stomaco.
-che ti prende adesso?-
-nulla, è solo che non avevo mai visto dei bucaneve-
-e allora? Perché piangi?-
-perché senza di te forse non li avrei mai visti, sto sempre a leggere e non guardo mai dove mi trovo-
-e perché lo fai allora?-
-non posso fare altrimenti, se smetto di vivere al di fuori degli schemi ho paura di crollare, se inizio a pensare alla realtà perdo ogni forza-
-allora continua a leggere- le dissi sorridendo -ci penso io a farti notare la bellezza che meriti-
Alice sorrise delle mie parole e si tranquillizzò. Si asciugò le lacrime con un fazzoletto che le diedi e si rimise a leggere appoggiata alla mia spalla.
Da quando la conoscevo era sempre stata così, strana fino al midollo e rinchiusa nel suo mondo fatto di libri e silenzi. Ma lei era bella, i suoi occhi verdi illuminavano il mio mondo e, a poco a poco, anch'io stavo iniziando a fare parte del suo.
STAI LEGGENDO
IL CADAVERE DI UNA FARFALLA
Short StoryAugusto si è appena trasferito in una piccola cittadina delle alpi, è solo e intimorito quando per la prima volta entra nella sua nuova scuola. Qui conoscerà Alice, una ragazza spaventata dal mondo a tal punto da imprigionarsi nella lettura in ogni...