XXIV.

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Durante il quinto anno di liceo legai molto con il mio professore di diritto. Aveva appena pubblicato un libro molto lungo che appariva su tutte le riviste internazionali come "la rivelazione di fine novecento".

Quando scoprì che avevo vissuto per 13 anni in Francia mi chiese come mai mi fossi traferito.

-i miei genitori sono cresciuti qui vicino, poi per lavoro si sono spostati in Francia, in Provenza. Mio padre è un ricercatore e non ho mai capito perché avesse portato me e mia madre proprio lì, sta di fatto che quando avevo 13 anni iniziò a parlarmi della possibilità di tornare in Italia ed io acconsentii. In fondo, a parte il periodo scolastico, passavo gran parte delle vacanze dai miei nonni in Italia e quindi conoscevo entrambe le lingue. Poi adoro i paesaggi montani, le alpi mi piacciono molto-

-che ne diresti di accompagnarmi in Francia dopo il liceo? Da quando ho pubblicato il libro molte università mi hanno chiesto di tenere degli interventi nelle loro aule. Il prossimo anno dovrei passare 6 mesi a Parigi a tenere delle lezioni alla Sorbona.-

-e vuole che io l'accompagni?-

-sì, vedi, io non conosco bene il francese e vorrei avere qualcuno che possa aiutarmi senza darmi troppe noie, non so se mi spiego. Sai badare a te stesso no? Dai voti che hai vedo che sei un ragazzo studioso e rispettoso, non sei mai arrivato in ritardo a scuola e non hai mai preso alcun richiamo. Sei riservato ma allo stesso tempo socievole- mi disse sistemandosi la giacca che aveva addosso.

-ultimamente sento di essere cresciuto parecchio, professore. Una volta ero molto timido e non avrei mai potuto avere una conversazione simile con lei. Le posso dare una risposta entro domani?-

-certo, non farti scappare quest'occasione, Augusto. Se decidessi di venire con me potrei fare in modo di farti ottenere un colloquio per ottenere una borsa di studio alla Sorbona, così potresti aiutare me e allo stesso tempo costruirti un futuro-

Quel giorno tornai a casa pensando alla bellezza di Parigi, l'avevo vista solo una volta ma me ne ero completamente innamorato. Non vedevo l'ora di parlarne con i miei genitori, ero sicuro che loro sarebbero stati entusiasti di quell'opportunità. Era tutto fantastico, ma se avessi accettato avrei dovuto lasciare da sola Alice.

IL CADAVERE DI UNA FARFALLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora