XXXV.

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Vivevo la mia vita proprio come aveva predetto Alice, a metà. Ero in una posizione sociale invidiabile, avevo delle finanze eccellenti e tutto questo a solo 33 anni. Era come vivere all'inferno, la mia punizione era avere tutto e non essere mai soddisfatto.

Se avessi dovuto affrontare l'ultima notte al mondo, avrei pianto lacrime di felicità.

Ma la vita continuava nel suo moto imperterrito e io sembravo in un limbo senza uscita. Non si trattava di avere coraggio per affrontare i miei demoni, perché era il peso stesso dell'esistenza a gravarmi sulle spalle, non loro.

IL CADAVERE DI UNA FARFALLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora