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Un nuovo giorno era iniziato a Grimmauld Place, e Eleanor si trovò a pensare che avrebbe preferito la casa più silenziosa. Di prima mattina era stata svegliata dalla signora Weasley per pulire le stanze della casa che lei e il padre non avevano pulito. Voleva rifiutarsi, ma era cattiva educazione, così si trovò a spolverare e lavare la stanza dei trofei, dove scoprì che la famiglia del padre aveva molti artefatti oscuri, che aveva evitato di toccare. 

"Pup" -la chiamò il padre entrando nella stanza e dandogli un bicchiere di limonata. "Grazie papi." -lo prese e seguì il padre che si sedette sul divano appena spolverato e rimesso in sesto. Si sedette e dopo aver posato il bicchiere, si stese sul divano poggiando la testa sulle gambe del padre. "Sarà solo oggi così vero?" -chiese mentre il padre gli accarezzava i capelli. "Non lo so, ma non mi sento di dirle di no, la signora Weasley ci tiene alla pulizia della casa, e poi non to fa male sgobbare un pochino" -rise quando la figlia lo guardò male. 

"Non sei simpatico" -e tornò comoda, mentre il padre continuava ad accarezzargli i capelli. "Quindi non ti piace proprio nessuno?" -chiese e la figlia scosse la testa. "No, papà quel giorno che mi piacerà qualcuno e mi ci metterò insieme, sarai il primo a saperlo." -lo tranquillizzò e pian piano, sotto le carezze del padre si addormentò. 

Il padre la svegliò quando ormai era orario di pranzo, Eleanor andò a farsi una doccia veloce e raggiunse il giardino, dove avrebbero pranzato lì. Si sedette accanto allo zio, che gli passò un piatto pieno di riso all'insalata, ringraziò e iniziò a mangiare. "Zio Rem, poi ti hanno preso?" -chiese e lo zio scosse la testa. "No, non vogliono un lupo mannaro come dipendente." -sospirò "Ma che ingiustizia, sei un uomo come un altro, che razza di idioti" -sbottò e lo zio le sorrise. "Capita, ma vedrai che troverò qualcosa. Comunque, prima che inizi la scuola, ti devo insegnare una cosa." "Cosa zio?" "Come affrontare un molliccio, quella lezione l'hai saltata" -e la ragazza scosse la testa. "No, ho paura di quello che potrà uscire" -disse mentre appoggiava la testa sulla spalla del padre, aveva di nuovo sonno e lei non era il tipo che dormiva sempre. "Piccola, sicura che stai bene?" "No, mi sento come se avessi sempre sonno" -spiegò mentre cercava di restare sveglia.

"Forse avrai toccato qualcosa in quella stanza, lì mia madre aveva messo molti cimeli di famiglia non proprio puri." -spiegò ma Eleanor dormì di nuovo. "Se per stasera non passa, Remus puoi portarla al San Mungo?" -chiese e l'uomo annuì. Per tutta la giornata ogni membro della casa si assicurava che Eleanor dormisse e che non fosse svenuta. Chi era maggiormente preoccupato, oltre al padre, era Fred. Entrò nella sua stanza e si sedette sul letto, si assicurò che dormisse e la guardò. Era bellissima, era stato con tante ragazze ad Hogwarts, ma non aveva mai provato nulla per nessuno di loro, tranne che per Eleanor. Sapeva della sua fama a scuola di dongiovanni ed era quasi impossibile che una come Eleanor potesse stare con lui, ma a volte gli piaceva immaginare di stendersi al suo fianco e passarle la mano nei capelli, o semplicemente addormentarsi e svegliarsi con lei. 

"A cosa pensi?" -venne riportato alla realtà dalla ragazza che si era svegliata e lo stava guardando da cinque minuti, perdendosi nei suoi pensieri su quanto fosse bellissimo. Eleanor, sapeva che non poteva mai essere all'altezza del ragazzo che aveva avuto le sue esperienze ed era stato con delle ragazze bellissime. Immaginava, ogni tanto, di poter stare con lui, e fare quello che fanno le coppie, ma era soltanto la sua immaginazione. "Aspettavo che ti svegliassi. Hai dormito parecchio, ed eravamo tutti preoccupati per te" -le rispose e le sorrise. "Anche tu?" -chiese e il rosso annuì, la ragazza gli prese la mano e lo fece stendere accanto a lei. Poi, prendendo un po' di coraggio, poggiò la testa sul suo petto e Fred sorrise mentre passava la mano nei suoi capelli.

"Siamo in vena di coccole?" -chiese scherzando il ragazzo, ringraziando Merlino per la fortuna che gli aveva dato. "Si, Fred devo dirti una cosa" -rispose mentre alzava il viso verso di lui e lo guardò. "Dimmi tutto" -Eleanor prese un respiro profondo e parlò. "Tu mi piaci, da un anno quasi. Non so dove sto trovando il coraggio per confessarti i miei sentimenti, ma sento che é il momento adatto. So che sei stato con le ragazze più belle ed interessanti della scuola, più di me di sicuro, ma ecco si tu mi piaci." -disse chiudendo gli occhi, okay l'aveva fatto ora doveva solo aspettare una sua risposta. Ma il ragazzo era ancora sorpreso che i suoi sentimenti fossero ricambiati, ma la ragazza lo prese come un silenzio imbarazzante e lasciò la stanza dandosi della stupida.

Eleanor Black, la chiave di tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora