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L'indomani, Eleanor non volle lasciare la stanza del padre, non voleva vedere nessuno ne ricevere sguardi di compassione per ciò che aveva raccontato il giorno prima presa dalla rabbia. Ma, verso mezzogiorno, sentì la porta della stanza del padre aprirsi e guardò da sopra le lenzuola chi fosse. Era Fred con in mano un piatto pieno di pancake fumanti. Si sedette accanto e le tolse la coperta. "Ehy bellissima, ti ho portato la colazione, li ho fatti io." -gli disse mentre gli accarezzava i capelli con una mano, Eleanor si alzò e si mise seduta al centro del letto, prendendo poi il piatto. "Grazie" -mormorò e mangio con le mani un pezzo di pancake ricorperto di cioccolata. "Sono buoni" -si complimentò e vide il rosso avvicinarsi. "Hai sporco sulle labbra" -e senza darle tempo di pulirsi, posò le labbra sulle sue e leccò via la cioccolata. 

Eleanor sentì le budella torcersi e le farfalle volare impazzite nel suo stomaco, mise da parte il piatto e portò le braccia intorno al collo del rosso, approfondendo il bacio. Si avvicinò di più e portò le mani nei suoi capelli, mentre il ragazzo mordeva le sue labbra e andava incontro alla sua lingua con la propria. Iniziò una danza che sembrasse non finire, poi Fred spinse la ragazza sul letto e si mise tra le sue gambe, non lasciò le sue labbra e portò una mano ad accarezzarle l'interno coscia, e la ragazza fece uscire dei piccoli ansimi, dovuti all'eccitazione e alle attenzioni del rosso.

"Dio quanto adoro le tue labbra" -commentò il rosso guardandola negli occhi, Eleanor poté vedere come la desiderasse da come la stesse guardando, e anche lei lo voleva, ma di certo non sul letto del padre. "Ed io adoro le tue" -e tornò a baciarlo con trasporto, inconsapevolmente la ragazza mosse il bacino su quello del rosso facendolo gemere. "Non provocare piccola peste" -sussurrò prima di mordere delicatamente il collo della ragazza. Eleanor mosse ancora una volta il bacio sentendo come le sue interiora si stessero contorcendo su di esse, a causa dell'eccitazione. "Piccola per quanto voglia che tutto questo non finisca mai, non voglio battezzare il letto di tuo padre, sarebbe alquanto strano. Che ne dici se finisci la colazione, e poi andiamo in piscina?" -le propose mentre si alzava e le porgeva di nuovo il piatto. 

Eleanor annuì e mangiò gli altri due pancake, baciandolo di tanto in tanto. Quando finì, poté constatare che stesse molto meglio del giorno prima, ora non aveva paura ad affrontare gli altri e i loro sguardi. I due, mano nella mano, scesero in cucina e Eleanor ci trovò il padre e lo zio. I due quando la notarono, si avvicinarono e la strinsero. Fred mise il piatto nel lavandino e li lasciò soli. "Piccola, come ti senti?" -chiese il padre staccandosi, anche se di poco. "Bene, gran bella idea far venire Fred" -si complimentò e il padre sorrise malandrino. "In realtà l'idea é stata di Rem, quando ad Hogwarts stavo nei momenti no, James mandava sempre Remus, sapendo che era l'unico che mi faceva tornare di buon umore." -spiegò il padre facendola arrossire e venendo colpito dietro la testa dal migliore amico.

"Allora, ho promesso ad una persona -indicò Remus- di non chiederti nulla, ma di aspettare che sia tu a parlare. Quindi oggi niente interrogatorio e ti ordino di andare con gli altri a divertirti." -disse il padre sorridendole. "Era quello che aveva proposto Fred, ma si seguirò anche il tuo consiglio" -e dopo un veloce bacio sulla guancia, lasciò la cucina e si diresse verso il giardino, dove c'erano soltanto i ragazzi. Notò due volti nuovi, che non appena la videro si avvicinarono. "Piacere, siamo arrivati questa notte. Sono Bill, e lui é Charlie" -allungò la mano un ragazzo alto, dai capelli lunghi rossi e due occhi celesti. Strinse la sua mano, e poi quella dell'altro ragazzo, che aveva i capelli corti e la barba folta. "Eleanor Black, immagino che sarete i fratelli maggiori di Fred e George." -disse e i due annuirono. "Io lavoro in Egitto per la Gringott, mentre Charlie in Romania, lavora con i draghi." -spiegò il più grande ed Eleanor sorrise ai due. "Draghi? Figo" -e poi venne raggiunta da Fred, che le mise un braccio intorno le spalle "Lei non é solo Eleanor, ma é anche la mia ragazza" -disse facendo ridere i fratelli e venne colpito sul braccio dalla ragazza. "Io non ho detto di esserlo, ne me l'hai mai chiesto." -scherzò e allontanò il suo braccio. 

Eleanor Black, la chiave di tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora