Quando entrò in doccia la vide mentre si bagnava i capelli, e non poté che ammirare il fisico asciutto della ragazza. Si morse le labbra e venne tirato dentro dalla ragazza. Il box doccia era stretto per due persone, ma non ne fece un problema. Le sorrise e passo a baciarla, mentre l'acqua calda scorreva lungo i loro corpi. L'appoggiò con la schiena al muro e portò una sua gamba intorno alla sua vita. La ragazza strinse i suoi capelli bagnati e sentì la mano del ragazzo raggiungere il suo interno coscia e massaggiarlo. "Dio Fred" -ansimò e buttò all'indietro la testa quando sentì due dita del ragazzo entrare in lei e muoversi lentamente. "Fred.." "No, in questi momenti per te é Daddy" -sussurrò al suo orecchio e poi morse il suo collo lentamente.
Eleanor venne pervasa da mille brividi che aumentavano la sua eccitazione, sentì come si stringesse intorno alle dita del ragazzo e pochi minuti venne copiosamente sulle sue dita. "Dio sei perfetta" e il rosso passò a baciarla con foga. Eleanor sorrise nel bacio e lo fece appoggiare con la schiena al muro, si inginocchiò e lo guadò dal basso. "Che intenzione hai?" -le disse sorridendo malizioso. "Ora vedrai" -sussurrò e passò le labbra sul ventre del ragazzo baciandolo e lasciando dei morsi. Con la mano, impugnò la sua erezione e mosse la mano lentamente su tutta la lunghezza. Il rosso lasciò scappare degli ansimi e chiuse gli occhi. Portò una mano nei capelli bagnati della ragazza e li strinse di poco. Sentì la lingua calda della sua ragazza stuzzicare la punta e ansimò. "Piccola sei perfetta" -sussultò quando la sua erezione venne presa nella cavità orale della ragazza e gli dava lo stesso piacere che gli aveva dato lui prima. Strinse di più la presa e regolò le spinte. Eleanor sentiva l'erezione del suo ragazzo riempirgli tutta la bocca mentre succhiava lentamente.
Con la mano libera, andò a stimolare i testicoli del ragazzo per dargli maggior piacere, e quel gesto fece venire in ragazzo nella sua bocca copiosamente. Eleanor lo guardò mentre mandava giù il liquido e si leccava le labbra. SI rimise in piedi e il rosso la bacio fregandosene di ciò che aveva appena fatto con la bocca. Il bacio era aggressivo, come se volessero mangiarsi a vicenda. L'eccitazione era a mille in quel piccolo box doccia. "Ora che ne dici se ci laviamo e andiamo a dormire?" -disse il rosso non volendo affrettare le cose. Così, dopo che la ragazza annuì, si lavarono. Subito dopo si misero qualcosa per dormire e andarono in stanza. Si stessero sul letto e si addormentarono abbracciati.
Il giorno dopo venne svegliata da leggeri e bagnati baci sul collo, sorrise e aprì gli occhi trovandosi il suo ragazzo a pochi millimetri da lei. "Buongiorno piccola" -e i due si baciarono. La ragazza poi si staccò e si strinse a lui, solo per poco. Quando finalmente riuscì a staccarsi, si alzò e tolse la maglia del pigiama aprendo l'armadio. Dal giorno prima si sentiva più sicura del suo corpo e mostrarlo non era più difficile. Fred si godette il momento e sentì i pantaloni della tuta stringersi. "Tieni a bada gli ormoni, baby" -disse la ragazza guardandolo dallo specchio che aveva nell'armadio e indossava una camicia bianca. Si sfilò poi i pantaloni e prese un pantaloncino bianco, lo indossò e si voltò. "Come sto?" -chiese e si trovò il ragazzo a pochi centimetri di distanza. "Abbastanza sexy da volerti fotterti ora, su questo letto" -disse mentre la guardava. Quelle parole eccitarono e non poco la ragazza. "Forse potrai farlo più avanti, mandrillone" -e dopo un veloce bacio uscì dalla stanza andando in salone.
"Ehy pup, vedo che sei già pronta. Tra dieci minuti andiamo" -la salutò il padre con il solito bacio sulla fronte e un abbraccio. Eleanor ricambiò l'abbraccio sorridente e annuì. Andò in cucina per prendere una merendina e del succo di arancia. Venne raggiunta poi da Fred. "Non dimenticare questo" -e gli porse l'album che sfogliava la sera prima. Gli sorrise e lo ringraziò con un bacio sulle labbra. "Grazie rosso" -e poi raggiunse il padre e lo zio davanti al camino. Salutò tutti e poi con la metropolvere andarono al San Mungo. Una volta davanti all'ospedale, Sirius divenne un cane e i tre entrarono. Chiesero il piano esatto e andarono a prendere l'ascensore. Quando arrivarono al piano desiderato, uscirono e si diressero verso la stanza dove c'era la madre. Una volta davanti alla porta, incontrarono un medimago e si presentò come la figlia di Marlene. L'uomo li fece entrare e quando mise piede nella stanza, la donna che stava seduta sul letto si voltò verso di lei.
Aveva uno sguardo vago, come se non stesse guardando nulla. Si avvicinò di poco e le sorrise. "Chi siete?" -chiese la voce della donna, che ad Eleanor suonò come un canto angelico. "Mamma, sono io Eleanor, tua figlia e qui ho una cosa per te" -e gli porse l'album delle foto. La donna prese curiosa l'album e si mise comoda per aprirlo e guardarlo. Sfogliò metà album e poi guardò la ragazza. "Grazie del pensiero, ma io non so chi sei." -disse dispiacendosi vedendola triste. Eleanor sorrise e scosse la testa. "Non importa, l'importante é che io so che sei mia madre, ti aspetterò fino a che non ti torneranno i ricordi. L'uomo che ce nelle foto é mio padre, Sirius Black, tuo marito. Lui non può farsi vedere nella sua forma umana ed é venuto qui in forma canina" -e indicò il cane che guardava triste la donna che un tempo era la sua amata. Negli occhi di Marlene passò un lampo veloce, quasi invisibile. Guardò il canee e gli fece segno di avvicinarsi. Il cane eseguì l'ordine e la donna accarezzò la sua testa. "Felpato..." -sussurrò e Remus spalancò gli occhi. "Si Lene, lui é felpato" -rispose al posto del cane che aveva fatto scendere una lacrima.
"Quindi é vero quello che mi hanno detto....." -disse la donna non finendo di accarezzare e stringere il pelo del cane. Remus strinse la mano della ragazza che guardava la scena con le lacrime agli occhi. "Mamma, lui é tuo marito....vi siete conosciuti ad Hogwarts, all'inizio non avevi accettato i suoi sentimenti perché papà era un Don Giovanni, ma poi ti innamorasti di lui e diventasti la sua ragazza. Dopo Hogwats, siete convolati a nozze e un anno dopo sono nata io." -raccontò la ragazza quel poco che sapeva dai racconti del padre. La donna guardava la ragazza curiosa di quella storia. Poi chiuse gli occhi e si ricordò di un castello e di tanti visi senza volti. "Ricordo un castello e tanti visi, ma non riconosco nessuno." -disse e venne sorrisa dalla figlia. "E' già un inizio, piano piano recupererai tutti i ricordi. Ora il tempo é scaduto ma verremo molto presto." -disse e si avvicinò alla madre, che a strinse in un abbraccio. Eleanor si lasciò stringere sentendosi al sicuro.
Quando tornarono a casa, Sirius strinse la figlia che era scoppiata a piangere. Non aveva pianto davanti alla madre per non renderla triste, ma una volta arrivata in salotto pianse. "Papà ti ha riconosciuto" -disse tra le lacrime mentre gli ospiti della casa si avvicinavano al salotto, senza però entrarci. "Si, piccola. Vedrai che ricorderà anche te" -la tranquillizzò e la figli annuì. "Papà é normale che si ricordi di te, siete stati insieme più tempo rispetto a me. Ma mi sta bene anche solo che riconosce te." -disse e si strinse a lui con tutte le forze. Quando finalmente si calmò, il padre la lasciò andare e la ragazza andò ad abbracciare Fred, che la prese in braccio e la portò nella sua stanza. La mise sul letto e si mise al suo fianco tornandola a stringere. "Piangi quanto vuoi, io sono qui" -le sussurrò e la ragazza si accoccolò al suo petto. Tra le lacrime si addormentò, ma Fred non la lasciò nemmeno un attimo.
Intanto giù, Sirius metteva al corrente di tutto gli altri, che erano convinti che in poco tempo la donna avrebbe ricordato tutto. Poi, Molly si mise a preparare il pranzo, mentre gli altri andavano a giocare in giardino. A orario di pranzo, Remus andò a chiamare i due ragazzi che raggiunsero poi la cucina. Eleanor aveva gli occhi rossi e gonfi ma stava bene. Si sedette al tavolo e sorrise la padre. "Sto bene papi" -disse e il padre le sorrise. "Eleanor, che ne dici se oggi tu e Fred andate nella Londra Babbana e fate un giro?" -propose il padre volendo far riprendere la figlia. "Si, sarebbe un ottima idea" -disse Molly, e Fred annuì subito dopo che lo fece anche la ragazza. "Perfetto." -concluse il padre tornando a mangiare.
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Eleanor Black, la chiave di tutto.
FanfictionPer Eleanor Black era il suo quarto anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. La ragazza, figlia dell'ononimo Sirius Black e di Marlene McKinnon, aveva ricevuto la sua lettera alla fine di agosto, mentre era nella dimora degli zii, la fam...