Nel pomeriggio, in infermeria arrivarono Hermione, Ron, Eleanor, i due gemelli e Romilda. Harry li salutò e guardò Romilda, che si era avvicinata. "Come ti senti? chiese e Harry le sorrise. "Tutto okay, tu? Mi dispiace che mi hai dovuto vedere in quelle condizioni" "Tranquillo....senti Harry...mentre tu eri in coma...io sono uscita con un ragazzo di tassorosso...ti dispiace?" disse e Harry sorrise scuotendo la testa. "No, hai fatto bene." La ragazza annuì e poco dopo lasciò la stanza. "Sei stati scaricato" scherzò Ron e Harry rise. Non voleva illuderla, ed aveva fatto bene ad uscire con un altro, era da stronzi ma meglio che spezzare il suo cuore.
"Allora, come sta il piccolo?" chiese ad Eleanor. "Molto bene, non vede l'ora di vedere lo zio, ha iniziato a dire qualcosa, ma non ancora ha detto ne mamma, ne papà." rispose. "Ci vuole tempo, ma già che vuole farsi capire é un buon segno. Voi come state?" chiese e i ragazzi passarono il pomeriggio a parlare di ciò che era successo in quei cinque mesi.
"Comunque, quest'estate vieni da noi, a Natale ti abbiamo lasciati carta bianca, ma non quest'estate" disse il padrino che era arrivato da poco. "Va bene, prima però vorrei passare a trovare la mia amica" disse e un coro di fischi si alzarono. "Idioti" commentò e poi vennero fatto uscire. Harry sarebbe uscito il giorno dopo. Quando anche Harry poté uscire dell'infermeria, i suoi amici gli avevano organizzato una festa nel dormitorio e aveva festeggiato la buona guarigione con tutti loro. "Harry, andiamo a fare un giro?" gli chiese Ginny avvicinandosi.
Harry annuì e i due lasciarono la sala grande. "Mi sei mancato tanto sai?" disse Ginny prendendogli la mano. Harry sorrise e strinse la sua mano. "Davvero?" chiese e la vide annuire. Poi notò che la rossa l'aveva portato nelle serre, che erano sempre vuote tranne durante le ore di lezione. "Come mai siamo qui?" chiese e subito dopo si trovò sbattuto al muro con la rossa che aveva preso a baciarlo. Harry la lasciò fare e ricambiò il bacio, notò che aveva sentito la mancanza della rossa e delle sue labbra. Il corvino portò una mano sotto la gonna della rossa, andando ad accarezzare le natiche e facendola ansimare di poco nel bacio. La rossa si staccò dal bacio e lo guardò. "Ti voglio" disse e il corvino invertì le posizioni. La fece stendere su l'unico tavolo libero e prese a a baciarla, mentre con una mano gli sfilava gli slip.
Ginny, eccitata e in preda agli ansimi, lo lasciò fare e alzò il bacino per farsi sfilare gli slip, poi sentì la mano del corvino che massaggiava il clitoride e inarcò la schiena. "Così sensibile" sussurrò al suo orecchio il corvino, baciandole poi il collo e lasciando un piccolo segno rosso. "Harry, per favore" mormorò Ginny volendo di più. Harry rise di poco e infilò due dita dentro di lei, mentre con il pollice continuava a massaggiargli il clitoride gonfio. Ginny strinse la mani ai bordi del tavolo e ansimò il suo nome, in preda agli spasmi e ai brividi di piacere che correvano lungo la schiena. Harry la guardava estasiato da cotanta bellezza e sentì i jeans stringersi sempre di più. Ginny se ne accorse e allungò la mano cercando di dargli sollievo, ma in quella posizione non ci riusciva bene.
"Ferma piccola" gli sussurrò all'orecchio. "Ora le attenzioni sono tutte per te" concluse e la rossa lo vide inginocchiarsi e sparire sotto la gonna. Poi al posto del pollice, sentì la lingua calda e bagnata del ragazzo che andava a succhiare e leccare il clitoride. "Dio Harry" ansimò e poi venne copiosamente sulle dita del corvino. "Così buona" e lo vide leccare via il liquido dalle dita e poi lo baciò, ancora più eccitata di prima. I due restarono lì, soli a coccolarsi a vicenda, non avendone mai abbastanza.
Intanto ai piani alti, i festeggiamenti erano quasi finiti, Fred guardava la sua ragazza mentre chiacchierava con Hermione, e pensava che quello era l'ultimo anno dove petava starci insieme. "A cosa pensi Fred?" chiese il fratello gemello sedendosi accanto. "A Settembre non staremo più insieme" rispose senza togliere lo sguardo dalla ragazza. "Lo so, ma potrai vederla durante le vacanze e ricorda che a casa hai un piccolo te che vi lega." rispose il fratello ridendo di poco. "Lo so, ma come faccio senza di lei per nove mesi? E' una tortura" si lamentò. "Ti occuperai del piccolo e apriremo il nostro negozio di scherzi. Vedrai che tenendoti impegnato non ti annoierai." rispose George sempre di più divertito.
Anche a lui sarebbe mancata la ragazza, aveva stretto un forte legame con lei e poteva capire il gemello. "Mancherà anche a te non é vero?" chiese Fred e il fratello annuì. "Ci faremo forza a vicenda" concluse Fred. Poco dopo si alzò e prese Eleanor in braccio portandola nella sua stanza. "Fred stavo parlando con Herm" si lamentò la ragazza "Ora ho bisogno di te" rispose il rosso stendendola sul letto e stendendosi su di lei. I due presero a baciarsi dapprima lentamente, poi il bacio divenne sempre di più bagnato. Il rosso scese con le labbra lungo il collo della ragazza e ci lasciò dei baci umidi. El portò una mano dentro i suoi jeans neri e massaggiò il membro quasi duro del rosso. "Mi mancherà il tuo tocco" disse il rosso mentre la lasciava fare e ricambiava il favore. "Anche a me, ma potremo sempre trovare un modo per vederci." rispose la ragazza mentre sentiva le dita del suo ragazzo entrare dentro di lei e inarcò la schiena.
Il resto della giornata lo passarono a fare l'amore, sul letto, nella doccia, di nuovo sul letto, arrivando alla sera distrutti ma felici. "Non riesco a staccarmi da te" disse il rosso riprendendo fiato. "Non farlo" rispose la ragazza e poi riprese a baciarlo. Sentiva le gambe pensanti, come se avesse corso la maratona di New York. "Che dici, riprendiamo?" propose Fred mentre gli accarezzava il seno scoperto. "Fred, mi hai distrutta abbastanza per oggi" rispose ridendo la ragazza. "Un ultimo round" sussurrò il rosso rimettendosi su di le, e El non riuscì a dirgli di no. Come poteva dire di no, lei voleva sentirlo sempre dentro e su di sé. Così ripresero a fare l'amore, unendosi di nuovo.
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Eleanor Black, la chiave di tutto.
FanfictionPer Eleanor Black era il suo quarto anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. La ragazza, figlia dell'ononimo Sirius Black e di Marlene McKinnon, aveva ricevuto la sua lettera alla fine di agosto, mentre era nella dimora degli zii, la fam...