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Dopo che i tre seppero del suo segreto, affrontare il quinto mese fu facile per lei, ora poteva contare su quattro persone e non era poi così sola. Arrivò la fine di Maggio, e lei era diretta al San Mungo, aveva ricevuto un permesso speciale per andare a trovare la madre. Quando arrivò all'ospedale, suo padre gli andò incontro e l'abbracciò. "Piccola vieni, la mamma vuole vederti" -e insieme entrarono in stanza. Eleanor vide la madre, bella come l'ultima volta, che non appena la vide le sorrise. "Ciao Nore" -la foglia le sorrise e si sedette sul letto, dove la madre gli prese la mano. "Come stai mamma?" "Bene, sto recuperando tutto. Sirius ti dispiace lasciarci sole?" e il padre uscì dalla stanza. "Allora, come vanno le cose a scuola? Sirius mi ha detto del Torneo, sono stati degli sciocchi a farti partecipare." "Tutto bene mamma, due prove sono andate e sono ancora viva....ciò che mi preoccupa non é il Torneo, ma altro". La madre la guardò e le accarezzò i capelli. 

"Di cosa si tratta?" -chiese dolcemente. "Ecco...non so come dirlo, quindi te lo mostro." -si alzò e aprì la felpa mostrando la pancia che era cresciuta ancora. La madre la guardò e poi le sorrise. "Il padre?" "Fred...sai il ragazzo dai capelli rossi" -rispose tornando a sedersi. "Si, mi ricordo. Lui lo sa?" -e la figlia gli raccontò tutto. Alla fine del racconto, era stretta tra le braccia della madre, che la coccolava. "Piccola, dillo a tuo padre, adesso. Lui merita di saperlo, non sai quanto ti voglia bene. Quando l'hai aiutato per renderlo un uomo libero, non smetteva di dire quanto fossi intelligente e simile a me. So che potrebbe prendersela, ma non ti odierà." -le consigliò mentre le accarezzava i capelli. "Ho paura di deluderlo, lui mi ha dato fiducia ed io l'ho mandata a quel paese" "Fidati, gli passerà. Ora chiamalo, che se dovesse esagerare, ci penso io. Ero molto brava a bacchettarlo." -e le due risero. Eleanor chiamò il padre che entrò in stanza sorridente. 

"Ecco le mie due donne" -e si sedette accanto alla figlia. "Papà, devo dirti una cosa" -iniziò mentre lo guardava. "Dimmi tutto piccola" -la incitò sorridendo. Sospirò e si alzò aprendosi la felpa e alzandosi la maglia. "Sono al quinto mese di gravidanza" -il padre la guardò e poi svenne. Eleanor si precipitò da lui e lo aiutò a rinvenire. "Papà stai bene?" -il padre la guardò serio. "Perché non me l'hai detto?" "Io....non volevo deluderti..." -disse chinando il capo. Marlene portò una mano sul braccio del marito che la guardò. Gli fece uno sguardo significativo e poi Sirius si alzò andando ad abbracciare la figlia. "Non mi hai deluso, ammetto che sei troppo piccola, ma se é successo vuol dire che eri consapevole di ciò che facevi. Non sarai sola okay?" -disse e sentì la figlia scoppiare a piangere sul suo petto. La moglie gli sorrise felice e si godette quel momento. La ragazza raccontò anche al padre tutta la storia, e la capì ancora di più. 

"Pensi sempre agli altri eh. Ma dimmi, come intendi fare con la terza prova? Se non vuoi che nessuno lo sappia, devi prendere delle precauzioni" -le disse. "Lo so, sto prendendo lezioni avanzate di incantesimi, Madama Chips sta trovando un modo per mettere al sicuro il bambino, si é un maschio, prima della prova." -rispose mentre si godeva le carezze di entrambi i genitori. "Va bene, io e la mamma verremo a vederti, non sarai sola." -le disse e dopo due ore, tornò al castello molto più serena rispetto a quella mattina. Ora doveva dirlo solo a Fred, che ancora non sapeva nulla. 

Quando entrò in sala comune, trovò soltanto Fred, che era chino sui libri. Lo guardò e si avvicinò, sedendosi accanto. "Ehy" -disse e il ragazzo alzò lo sguardo sorridendole. "Ehy" -rispose. Eleanor passò una mano nei suoi lunghi capelli e il rosso chiuse gli occhi, gli era mancato il tocco della ragazza. "Come sta tua madre?" "Tutto okay, ha ripreso quasi del tutto i ricordi, ma ora non voglio parlare di lei, ma di noi." -rispose e gli alzò il mento. "Mi manchi e mi manca stare con te, in questi mesi ti ho dato il tempo che volevi, ma non posso stare più lontana da te" -disse guardandolo negli occhi. Il rosso si morse le labbra e la guardò. "El, io ti farò soffrire di nuovo, e non lo meriti. Tu meriti qualcuno come mio fratello, che sa come prenderti e come non ferirti." -ripose sospirando. "Si, okay. Per quanto mi possa piacere George, e mi piace, non posso rinunciare a te. Tu sei l'uomo che voglio, e come te anche io ti ho fatto soffrire e sicuramente lo rifarò in futuro, ma non posso più starti lontano." -rispose andando a sedersi sulle sue gambe. 

Fred la strinse di poco e toccò la fascia coperta dalla felpa. "Porti una fascia? Sei ferita?" -chiese preoccupandosi. "No, andiamo in camera tua" -e lo prese per mano. Aveva deciso, l'avrebbe detto al rosso e si sarebbe presa le conseguenze. Una volta in stanza, lo fece sedere sul letto e si mise davanti. "Se te l'ho tenuto nascosto é perché non volevo ferirti come ha fatto Angelina" -e si sfilò la felpa e la maglia. Rimase in reggiseno e tolse la fascia mostrando la pancia. Fred la guardò e poi guardò la pancia della ragazza. Si alzò di scatto e si allontanò. "Tu..." "Si sono incinta ed é tuo." -disse mordendosi le labbra. Si sentiva messa a nudo, ma se non gliel'avrebbe detto in quel momento non gliel'avrebbe mai più. "Mio?" -chiese indicandosi. Era sconvolto e la ragazza lo capì, Angelina lo aveva preso in giro su una cosa così delicata che gli era rimasto un trauma. "Non pretendo che tu lo accetti su due piedi, so che sei rimasto traumatizzato da Angelina e non voglio sforzarti. Pensavo solo che era giusto che tu lo sapessi." -continuò e tornò a mettersi la maglia, ma il rosso la fermò. "No...voglio vederlo ancora" -mormorò e la fece stendere sul letto. 

Si sedette accanto e guardò la pancia della ragazza. Non sapeva cosa pensare, da un lato voleva scappare via per non essere di nuovo ferito, ma qualcosa gli diceva di crederle e di restare lì. "Sicura che sia mio e non di Diggory?" "Si, Fred. Quando sono andata a letto con Cedric, lo abbiamo fatto protetto e poi sono di cinque mesi, Cedric é stato quattro mesi fa. L'abbiamo concepito la sera di natale, ma ho avuto in ritardo i sintomi." -spiegò e lo guardò. Non si era offesa, anzi si aspettava che il ragazzo la mandasse via e non le rivolgesse la parola. "Quindi sicuro sicuro che é il mio?" "Si, dentro di me ce un piccolo Fred" -Fred la guardò "E' maschio?" -la ragazza annuì e vide che lentamente il rosso mise una mano sulla pancia, non appena l'appoggiò Eleanor sentì il bambino muoversi. "Si è mosso per la prima volta..." -lo informò trattenendo le lacrime. Fred la guardò e si morse le labbra. "Perché ha sentito me?" -e la ragazza annuì.

"E'...strano..." -disse mentre l'aiutava a rimettersi la maglia. "Lo so..." "Aspetta tu hai fatto la seconda prova che eri già incinta?" -chiese di sbottò. La ragazza annuì. "Incosciente! Potevi restarci secca, mi auguro che tu non faccia la terza prova" -disse serio. "Fred hanno preso e ho preso tutte le precauzioni, non mi succederà nulla. Fidati" -lo tranquillizzò, ma il rosso scosse la testa. "Se vi succedesse qualcosa? Se gli succede qualcosa?" -continuò mettendo una mano sulla pancia coperta. "Staremo bene, fidati" -e gli accarezzò il viso. 

Anche Maggio passò, e con esso anche i test di fine anno. Fred, non si allontanava un attimo da lei, tranne per le lezioni, poi tornava da lei e non la lasciava. "Fred riesco a salire le scale, sono incinta no invalida" -disse mentre il rosso l'aiutava a salire le scale. "Lo so, ma ho paura" -rispose e la lasciò andare, tenendole però la mano. I suoi amici li prendevano in giro e persino George si lasciò scappare delle battutine. Sirius si teneva in contatto con la figlia per sapere come stesse andando la gravidanza e se stesse prendendo le giuste precauzioni. Eleanor si trovò a pensare che era meglio quando nessuno sapeva della gravidanza, aveva meno persone che si preoccupavano per lei. A volte scappava nella stanza delle necessità con George, che era l'unico che le lasciava i suoi spazzi. Con Cedric non si parlava più, dopo aver saputo ciò che le aveva fatto aveva chiuso, ma il ragazzo l'aveva rimpiazzata con Cho Chang, la cotta di Harry. 

Il mese di giungo, fino al 24, lo passò ad esercitarsi con i suoi amici, che l'aiutarono a imparare come difendersi in caso di attacco, e come emanare bene un protego. Fred la sera prima, l'aveva portata al bagno dei prefetti. "Come mai qui?" -chiese la ragazza entrando e accarezzandosi la pancia. "Voglio stare con te prima di domani, ricordi? La sera prima della prima prova abbiamo fatto l'amore e sei andata alla grande. Chissà se non ti porterò di nuovo fortuna" -rise e andò ad abbracciarla da dietro, lasciandole dei baci lungo il collo, che fecero rabbrividire la ragazza. Sorrise e si lasciò spogliare, lo spogliò a sua volta e si immersero nell'acqua calda della piscina. Fred baciò la sua ragazza lentamente, mentre gli accarezzava la pancia. "Mi stai rendendo l'uomo più felice al mondo" -sussurrò prima di tornare a baciarla. 

Quella sera il ragazzo passò a baciare e accarezzare ogni parte del suo corpo, si amarono come la sera di Natale e la ragazza pensò che il suo posto era tra le sue braccia, braccia che non avrebbe mai più voluto lontano dal suo corpo. "Ti amo Fred" "Ti amo piccola" -dissero per la prima volta e si baciarono, amandosi di nuovo. I due tornarono all'alba nella sala comune e la ragazza andò a dormire con lui, non volendo staccarsi. Fred l'abbracciò da dietro con la mano sulla pancia, e sulla sua quella della sua ragazza. I due si addormentarono felici, stanchi ma felici.




Eleanor Black, la chiave di tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora