L'ultimo giorno di scuola, festeggiarono la vittoria del Torneo e Grifondoro vinse la Coppa delle Case. Eleanor era felice, aveva nella sua vita la sua famiglia, un fidanzato, degli amici e un fratello. E soprattutto un piccolo Fred che cresceva in lei. "Piccola, a cosa pensi?" -le chiese George mentre l'aiutava a finire il baule. "A tutto quello che é successo quest'anno. Ti rendi conto di cosa abbiamo affrontato?" -rispose e si sedette sul letto sentendo la schiena dolergli. La pancia era diventata pesante e metà delle cose che faceva prima non le poteva più fare.
"Il piccolo si sta agitando?" -chiese raggiungendola e accarezzandole la pancia. "Si, ultimamente si muove sempre, a volte da anche dei calci." -spiegò e appoggiò la testa sulla sua spalla. "Non vedo l'ora di vederlo, sicuramente sarà bello come la madre" -disse facendola sorridere. Poi in stanza li raggiunse Fred con in mano un vassoio pieno di dolci. "Ecco a lei" -e glieli mise sulle gambe. La gravidanza comprendeva anche le voglie, e lei ne stava avendo tante. Dalle fragole con il cioccolato a frutta mista. Fred l'accontentava sempre, senza lamentarsi. "Grazie amore, volete?" -e i due scossero la testa. "Allora, pronti a diventare genitori?" -chiese George finendo di preparare il baule della ragazza. "Si, anche perché ci saranno i nonni, comunque quando dovrebbe nascere?" -chiese Fred alla ragazza, mentre si riempiva la bocca di dolci al cioccolato e panna. "Settembre, la seconda settimana scadono i nove mesi." -disse pulendosi le labbra.
"Quindi partorirai qui" -chiese Fred e la ragazza annuì. "Si, poi va con papà a casa. Quest'estate voglio comprargli qualcosa per la nascita. Tutine, pannolini, sapete cose per i bambini." -rispose e si alzò andando ad aiutare George, che però la fece sedere di nuovo. "Vi sto sfruttando troppo" -disse mettendo il broncio. "Nah, sei incinta e poi non devi fare sforzi" -rispose George e chiuse poi il baule pieno. "Okay, ora vado a fare i nostri Fred, ci vediamo dopo" -e baciò la fronte della ragazza. Uscì poi dalla stanza. "Sai Fred, voglio chiedere a George se vorrà essere il padrino del piccolo, tu che dici?" -chiese al rosso che sorrise e annuì. "Sarà perfetto, sono sicuro che se dovesse succedermi qualcosa, lui si prenderà cura di voi due" -rispose baciandole le labbra. "Perché mai dovrebbe succederti qualcosa?" -chiese allarmata. "Amore, con il ritorno di tu sai chi, sarà inevitabile una guerra. Io vi proteggerò anche a costo della vita." -rispose e la ragazza pianse al sol pensiero di vivere senza di lui. "Piccola...scusami" "Non scusarti, é la gravidanza" -e la strinse.
Nel tardo pomeriggio, entrò in casa e venne accolta dalla madre con un forte e caloroso abbraccio. Eleanor si strinse alla madre e sorrise. "Sono felice di averti di nuovo qui mamma" -disse staccandosi e salutando il padre. "Vieni con noi piccola, abbiamo una sorpresa per te" -il padre la prese per mano e la fece salire le scale. Poi si fermò davanti una porta, l'aprì e quando entrò vide la stanza colorata di celeste con una culla al centro e tanti giochi intorno. Vide un fasciatoio sulla parete e un lettino. "Ma..." -rimase senza parole e pianse abbracciando il padre. "Io, la mamma e zio Rem abbiamo fatto tutto. Così quando nascerà il piccolo, avrà una stanza tutta sua." -spiegò il padre abbracciando lei e la moglie. "Io non so cosa dire...grazie" -e dopo essersi calmata, andarono in cucina per la cena.
Eleanor venne coccolata dai due genitori, e si trovò a pensare che la sua vita non poteva che andare meglio.
Giungo passò, e anche metà luglio, in casa Black si respirava un'aria di gioia, Ninfadora passava a trovarla una settimana si e una no. Avevano stretto una forte amicizia, e poi molto presto avrebbe avuto lì il suo Fred. Infatti, venne a conoscenza di un organizzazione nata durante la prima guerra magica, fondata da Silente dove molti maghi e streghe ne facevano parte per combattere Voldemort. Grimmauld Place divenne la sede generale dell'Ordine della Fenice. I Weasley sarebbero arrivati quella sera e la ragazza era ansiosa di vedere il suo ragazzo. "Amore, vieni ad aiutarmi con la cena" -la chiamò la madre, lasciò il libro e andò in cucina. Aiutò la madre a tagliare le verdure per il minestrone e poi apparecchiò il tavolo. Aveva scambiato poche lettere con Harry, gli era stato vietato qualsiasi contatto con il ragazzo. Così come a tutti, avevano paura di essere intercettati.
"Mi dispiace per Harry, immagino come si sentirà....spero solo che non ci odierà...." -disse mentre si sedeva al tavolo, con le gambe stanche e doloranti. "Capirà" -rispose il padre entrando e baciandole la guancia. "Stanno per arrivare" -infirmò e la ragazza andò in salone. Dieci minuti dopo uscirono dal camino due alla volta, quando Fred vide la ragazza si avvicinò e gli porse un mazzo di fiori celesti. "Ciao piccola" -la ragazza prese i fiori e lo baciò. "Grazie, vieni che ti devo mostrare una cosa" -salutò gli altri e poi lo portò nella stanza del piccolo. "Il piccolo starà qui mentre noi stiamo a scuola" -e Fred sorrise nel vedere la stanza. "Ma é perfetta" -e i due si sedettero sul letto, il rosso prese un peluche e ci giocò. "Piccola, non vedo l'ora di stringerlo tra le mie braccia" -confessò e la ragazza gli sorrise vedendolo come accarezzava la sua pancia. "Molto presto lo potrai tenere in braccio." -sussurrò e lo baciò.
Fred la fece mettere sulle sue gambe, la baciò con passione e portò una mano sotto la sua maglia. "Mi manca fare l'amore con te" -sussurrò prima di baciarle il collo lentamente. "A chi lo dici, aspetta soltanto poche ore e poi potrai farmi tua" -rispose portando una mano sulla patta dei suoi pantaloni. "Vedo che anche a te ti sono mancato" -rise appena e salì con la mano al seno della ragazza, massaggiandolo. "Fred dobbiamo cenare" -ansimò appena e il rosso sorrise. "Peccato" -e dopo averla baciata, scesero in cucina. Eleanor si sedette tra i due gemelli. "Domani arriverà anche Hermione" -avvisò il padre sedendosi e aspettando la cena. "Mi manca Harry però" -si lamentò la ragazza mangiando del pane. "Anche a noi" -rispose la madre mettendo in tavola la cena.
Dopo il primo ed il secondo, Molly e Marlene portarono una torta enorme sul tavolo. "Con questa torta festeggiamo tre eventi, la maggiore età dei gemelli, il compleanno posticipato di Eleanor e la nascita del bambino." -si alzò il padre parlando. "E in aggiunta, per gli adulti, una bottiglia di Whisky incendiario." -concluse e prese la bottiglia. I tre chiamati in causa si alzarono per esser festeggiati e poi mangiarono la torta. I due gemelli presero il loro "primo" bicchiere di alcool. Festeggiarono fino alla mezzanotte, poi ognuno nella sua stanza. I gemelli avrebbero condiviso la stanza con la ragazza. Una volta in camera, si stese sul letto e guardò i due che si cambiavano i vestiti. "Ragazzi, é passato quasi un anno da quando facemmo la threesome, vi andrebbe di rifarla?" -propose sfilandosi la maglia. I due risero e annuirono. Raggiunsero la ragazza sul letto, dopo aver silenziato la stanza e chiuso la porta.
Fred baciò la sua ragazza, mentre George le sfilava i pantaloni. Con una mano andò a slacciare il reggiseno della ragazza e passò a baciare il suo seno. "Quanto mi é mancata questa sensazione" -ansimò non appena il fidanzato mise una mano nei suoi slip e stuzzicava il clitoride. "A chi lo dici" -rispose George e si mise in ginocchio sul letto. La ragazza calò i boxer del ragazzo e passò ad accarezzare il membro eretto del rosso. Poi portò le labbra a baciare la punta e lo sentì sospirare. Fred aveva spalancato le sue gambe e stava leccando e succhiando il clitoride gonfio. La stanza si riempì di ansimi, e quando la ragazza venne a spruzzo sul viso del fidanzato e sul letto, urlò stringendogli i capelli. Intanto George si era riversato nella sua bocca copiosamente. "Ingoia piccola" -sussurrò al suo orecchio, baciandola successivamente.
I due poi la misero comoda e indossarono due profilattici, e proprio come la prima volta, entrarono in lei e la ragazza ansimò stringendo le lenzuola. I due fratelli iniziarono a muoversi dentro di lei, facendola gemere. Mentre spingevano la ragazza continuava a venire copiosamente, all'ultima spinta inarcò la schiena e venne a spruzzo, formando una fontanella che bagnò i due ragazzi. Quando i due ragazzi uscirono da lei, ansimò e le gambe tremarono. "Dio mio" -disse mentre vedeva i due ragazzi ripulire tutto e stendersi accanto, per poi abbracciarla. "Sempre perfetta piccola" -disse Fred e man mano, sotto le loro coccole, si addormentò.
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Eleanor Black, la chiave di tutto.
FanfictionPer Eleanor Black era il suo quarto anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. La ragazza, figlia dell'ononimo Sirius Black e di Marlene McKinnon, aveva ricevuto la sua lettera alla fine di agosto, mentre era nella dimora degli zii, la fam...