/26/.

75 3 0
                                    

Dopo pranzo, aveva gli allenamenti di Quiddich, che aveva ripreso dopo tre lunghi mesi di detenzione. Si cambiò negli spogliatoi e uscì poi sul campo insieme alla squadra. Sugli spalti notò Hermione, Eleanor e Romilda. "Amico, la tua ragazza é venuta a vederti" -lo prese in giro Ron che aveva preso parte nella squadra. "Sta zitto" -rise e poi iniziò l'allenamento. Quanto gli era mancato volare. Fece giri della morte, picchiate, dava sfogo a tutto ciò che in tre mesi non aveva potuto fare. Due ore dopo, gli allenamenti finirono e prima di andare negli spogliatoi, venne fermato da Ginny. "Harry, cosa ce tra te e Romilda?" -chiese la rossa. "Siamo amici, perché?" "Non mi piace come ragazza, e poi é piccola per te" -disse la rossa. "Ginny, saranno anche affari miei no?" -chiese. "Si, scusa" -e andò via. Ragazze, chi le capiva.

Una volta negli spogliatoi, si tolse la divisa e andò a gettarsi sotto il getto d'acqua bollente, sentì i muscoli rilassarsi e quando finì, si mise un'asciugamano in vita e uscì dalla doccia. Sulle panchine davanti al suo armadietto, vi trovò seduta Ginny, che non appena lo vide, si alzò e andò da lui sbattendolo agli armadietti. "Gin" -disse sorpreso il corvino, mentre vedeva la rossa portare una mano sotto l'asciugamano. Provò a fermarla. "Gin no" -la rossa lo guardò. "Vediamo se sono meglio io o Romilda" -disse la rossa e prese nella mano destra l'erezione del ragazzo, che poggiò la testa all'armadietto e la lasciò fare, sentendo l'eccitazione crescere in lui. La rossa, muoveva la mano lentamente, come se volesse provocarlo. "Gin" -disse solamente e la rossa rise aumentando la velocità, Harry venne poco dopo nella sua mano. 

Aprì gli occhi e la vide leccare via il liquido bianco e la spinse dolcemente in una delle tante docce. L'appoggiò al muro e accarezzò la sua gamba, mentre la rossa lo guardava. "Toccami Harry" -gli disse e il corvino salì con la mano verso gli slip della rossa, che scostò e passò ad accarezzare il clitoride della ragazza, che aveva chiuso gli occhi e si stava godendo quelle attenzioni che aveva sognato da tanto tempo. Harry, si inginocchiò e portò una gamba della ragazza sulla spalla e poi passò a leccare, succhiare e mordere il clitoride della rossa, che ansimava il suo nome in preda al piacere più assoluto. Poco dopo, il corvino inserì due dita nella ragazza e la sentì chiudersi intorno ad esse. La rossa portò una mano nei suoi capelli bagnati e li strinse mentre sentiva l'orgasmo salire e venne sulle dita del ragazzo, ansimando il suo nome.

I due, uscirono dalla doccia sistemandosi, Harry prese le sue cose e uscirono mano nella mano. "Harry, senti nessuno deve sapere nulla...io sto con Dean e non voglio ferirlo" -disse la rossa e il corvino annuì lasciandole la mano. Poi, una volta nel castello, si separarono. Harry andò in biblioteca e vide Romilda seduta all'ultimo tavolo, lontano dall'ingresso. Si avvicinò e si sedette al suo fianco. "Sei venuto" -disse la riccia posando il libro e guardandolo. "Si, sono venuto" -rispose il corvino mentre gli accarezzava la gamba, che in precedenza la ragazza aveva messo sulla sua. Lentamente, il corvino salì con la mano e la riccia portava una sua di mano sulla patta dei pantaloni del corvino. "Posso?" -chiese alla ragazza che annuì, e sentì le dita del ragazzo scostare il tessuto degli slip e accarezzare la sua intimità bagnata. Romilda, aveva sbottonato i pantaloni del ragazzo e accarezzava a sua volta il membro, duro come il marmo, del corvino. 

Poi lo vide sparire sotto il tavolo e le sue gambe che venivano divaricate. Si guardò in giro assicurandosi che nessuno li vedesse e si mise comoda sulla sedia. Sentì i denti del ragazzo sfilarle gli slip e poi passare a leccare lentamente il clitoride gonfio. Romilda strinse le mani ai bordi del tavolo e sentì il piacere nascere nel basso ventre. Harry, leccò il clitoride della ragazza e infilò due dita dentro di lei. La sentì ansimare e muovere il bacino di poco sulle sue dita. Rise e mosse con più velocità le dita, mentre continuava a leccare il clitoride che poco dopo la fece venire sulle sue dita. Leccandosi le labbra, tornò a sedersi al suo fianco e la vide mentre riprendeva il colore naturale sul viso e la fronte bagnata della riccia. Romilda, lo guardò e tornò a posare la mano sul membro coperto del ragazzo, poi lo imitò e si mise sotto il tavolo. Portò fuori il membro del corvino che sentì la lingua della ragazza giocare con la punta della sua erezione e succhiare via il liquido pre seminale da essa. Poi, sentì la mano avvolgere la lunghezza e questa che spariva nella bocca della ragazza.

Eleanor Black, la chiave di tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora