Al castello arrivarono anche gli altri, e Ginny alla vista del fratello si buttò su di lui e lo strinse, anzi strinse il corpo senza vita, freddo come il ghiaccio. El, era stata portata via da lì, dopo che aveva provato ad infilzarsi la punta di alcune forbici al petto. Sirius e Marlene erano al suo fianco, trattenendola per evitare che facesse un altro gesto avventato. "Lasciatemi" urlava e si dimenava, nemmeno la vista del figlio la calmò, era tutta una furia. "El, pensa a George, ha già preso il padre, vuoi che rimanga orfano anche di madre? Eh?" urlò il padre ed El si calmò di sbotto. "So che stai male, ma ora tuo figlio ha bisogno di te, sta piangendo senza sosta e chiama il papà. Devi pensare a lui, ora" continuò duro ed El scoppiò di nuovo a piangere. Harry si avvicinò con il piccolo George tra le braccia e lo passò ad El, che lo strinse al petto e il piccolo si calmò di poco, ma continuava a chiamare il padre. "Papà" disse guardando la mamma. El lo guardò e gli baciò la fronte "Piccolo, il papà é diventato un angelo" disse e il piccolo la guardò prima che gli occhioni castani si riempissero di lacrime e pianse, urlando sempre la parola "Papà", quella scena fu uno strazio per tutti, ancora scossi da ciò che era successo.
Soltanto nel pomeriggio, El tornò in infermeria con il piccolo addormentato tra le sue braccia e si sedette sul letto dove c'era Fred immobile. "Idiota, sei solo un idiota. Era necessario fare l'eroe? Non potevi restare con tuo figlio?" gli disse, sapendo che non avrebbe avuto risposta. "Ti odio, ti odio così tanto per il dolore che stai causando a nostro figlio, a tuo figlio. Come cazzo ti é saltato in mente di andare con gli altri? Eh?" continuò colpendolo sul petto debolmente, tornando poi a piangere poggiando la testa sul petto immobile del ragazzo. Fuori dall'infermeria, Marlene stringeva Molly, mentre arrivavano anche gli altri fratelli Weasley. Bill e Charlie vennero stretti dal padre, e Percy strinse la sorellina, che non finiva di piangere. George, distante dagli altri, sedeva in terra e fissava la parete di marmo davanti a lui. Aveva perso la sua metà, la persona che più amava al mondo.
Silente, nel suo ufficio, aveva avvisato il Ministero con una lettera e aveva chiesto di non esser disturbato. Assistere alla morte di un suo ex studente non era stato bello ne facile. Era arrabbiato con se stesso per aver permesso che accadesse, se solo avesse percepito prima del pericolo che correva nell'assumere Piton come insegnate e spia, forse la morte del giovane Fred poteva esser evitata. Silente sperava che Piton potesse cambiare, lo sperava davvero, ma quella mattina lo aveva tradito di nuovo. "Albus" lo chiamò il ministro Caramell che si era precipitato da lui non appena aveva letto la lettera. "Cornelius" "E' vero? Il figlio di Arthur Weasley é stato ucciso da Lucius Malfoy?" "Si, Cornelius" confermò stanco e il Ministro si sedette sconvolto sulla sedia. "Ora mi credi?" aggiunse il preside e il ministro annuì. "Cosa posso fare?" "Annuncia che Voldemort é tornato, addestra tutti gli Auror del Ministero. Io mi occuperò di trovare un modo per uccidere Voldemort." e Caramell annuì andando via subito dopo. Ora toccava a lui ed Harry mettere fine alla vita di Voldemort. Pensò mentre usciva dal suo ufficio, diretto vero l'infermeria per dare un ultimo saluto al giovane Fred.
Quando entrò in infermeria, vide Eleanor stretta a Fred e il piccolo che dormiva sul petto del padre. Chiuse gli occhi cacciando indietro le lacrime, e si avvicinò ai coniugi Weasley. "Sentite condoglianze, abbiamo perso un grand'uomo." disse solenne ai due genitori che sorrisero di poco. "Albus, cosa succederà ora'" chiese Sirius avvicinandosi "Si combatte per ucciderli, niente più indulgenze, ho appena parlato con Caramell, tra pochi minuti tutti sapranno che é tornato davvero e prenderà provvedimenti." "Chi ci ha tradito Albus?" chiese Remus e il preside sospirò prima di parlare "Severus." Remus e Sirius si guardarono "Appena lo abbiamo in tiro lo uccideremo senza pietà." diserò in coro e nessuno li riprese, tutti pensavano la stessa cosa.
La sera, tornarono tutti a Grimmauld Place, mentre il corpo di Fred era rimasto al castello, dove sarebbe rimasto fino al giorno dei funerali. Eleanor lasciò il figlio ai genitori e si chiuse in camera chiedendo di restare sola. Una volta in stanza, chiuse la porta e si stese sul letto portando stretta al petto la camicia di Fred, che odorava di lui, e pianse di nuovo fino ad addormentarsi stanca e ferita. In cucina avevano brindato tutti a Fred e ognuno di loro ricordava i momenti passati con il ragazzo. George, lasciò la cucina non volendo sentire altro, e andò nella stanza di Eleanor, chiuse la porta e si stese accanto, la ragazza si strinse a lui, e George a strinse a sua volta. Ora sarebbe toccato a lui prendersi cura della ragazza e del nipote, lo doveva al fratello.
La notizia della morte di Fred si sparse dopo l'uscita della gazzetta del profeta che dichiarava che Voldemort era tornato e che chiunque fosse stato dalla sua arte, sarebbe stato incarcerato e consegnato al bacio dei dissenatori. Cinque giorni dopo la morte di Fred, si tenne il funerale. Il giardino principale del castello non era mai stato pieno come quel giorno. Tutti erano andati lì per salutare l'ultima volta Fred. I suoi amici non volevano crederci, ma vedendo la bara bianca posta davanti ad un altare, confermò che davvero era andato via. Eleanor era seduta nella prima fila, con stretto al petto il piccolo Georgie e stretta da George. Silente, seppur provato, tenne la messa, ricordò il ragazzo e lo raccontò a 360°. "Che la morte di un nobile e valoroso ragazzo, possa farvi capire da che parte agire. Quando vi troverete a scegliere che strada prendere, ricordate Fred Weasley, e fatevi guidare verso la strada giusta. Voldemort ha ucciso un altro giovane ragazzo, non risparmia nessuno e non credete a ciò che dite, non appena ne avrà l'occasione vi ucciderà come si uccide una mosca. Non vi nego, che potrebbe esserci una guerra, una guerra che metterà un punto a tutti questi anni pieni di terrore." finì il discorso e tutti poterono andare davanti la bara per lasciare dei gigli sulla bara.
George, El e il piccolo non si mossero dal loro posto, soltanto quando tutti ebbero finito, si avvicinarono tutti e tre, George che stringeva Eleanor, che a sua volta stringeva il piccolo. "Mi prenderò cura di loro, crescerò George come se fosse mio figlio, starò accanto ad El come facevi tu, non verrò meno alla promessa che ci siamo fatti anni addietro. Stacci sempre vicino, e aiutaci nei momenti di difficoltà." sussurrò George come se il fratello potesse sentirlo. El sorrise debolmente a George e posò una rosa bianca al centro della bara. "Ti amerò per sempre" sussurrò e tornò al suo posto. Videro tutti la bara volare fino a posarsi dentro una fossa scavata nel terreno, poi la bra sparì sotto il terreno, sparendo per sempre. "Non temere piccola, ci vendicheremo" sussurrò George ad El, che annuì e si strinse a lui. Avrebbe vendicato Fred.
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Eleanor Black, la chiave di tutto.
FanfictionPer Eleanor Black era il suo quarto anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. La ragazza, figlia dell'ononimo Sirius Black e di Marlene McKinnon, aveva ricevuto la sua lettera alla fine di agosto, mentre era nella dimora degli zii, la fam...