Il weekend Eleanor lo passò nervosa, avrebbe incontrato il padre e aveva deciso di dirgli della gravidanza, pensava che l'avrebbe presa bene, almeno sperava. Arrivò sabato pomeriggio, lasciò la sala comune e uscì dal castello. Andò davanti il platano picchiatore che l'avrebbe portata alla stamberga strillante, tramite passaggio segreto. Prese un respiro profondo e scese lungo lo scivolo. Quando toccò terra, si alzò e camminò fino a salire le scale di legno che l'avrebbero portata nella stanza dove l'anno prima aveva scoperto che l'uomo era innocente e suo padre. Prese un respiro profondo e aprì la porta. Quando entrò nella stanza, che era stata modificata, vide il padre e lo zio seduti sul letto.
"Papà" -disse e l'uomo andò ad abbracciarla. Eleanor ricambiò la stretta e si lasciò cullare. Subito dopo andò a salutare lo zio, che l'abbracciò a sua volta. Poi si sedette sul letto. "Allora come stai? Ho saputo da Tonks che sei stata fenomenale nella seconda prova. Brava la mia piccola" -e gli scompigliò i capelli. "Si, me la sono cavata. Ma so che sei qui per parlare del processo. Mi dispiace non avertelo detto, ma non volevo darti false speranze, ho aspettato quando fossi realmente sicura delle prove che ho." -disse e il padre le sorrise. "All'inizio me l'ero presa, ma Remus mi ha aiutato a capire che l'avevi fatto proprio per quello. Sono fiero di te, con tutti i problemi che hai avuto, ti sei anche occupata di rendermi libero." -rispose e la strinse. "Farei di tutto per renderti un nuovo libero, come sta la mamma?" "Bene, si ricorda di cosa ha fatto subito dopo gli studi, i medimaghi dicono che per giugno recupererà tutti i ricordi. Ma ancora non si ricorda di noi due, ma sta sulla buona strada." -rispose.
"Sono felice, non vedo l'ora di avere la mia famiglia." -e strinse anche Remus, che considerava parte della famiglia. "Allora, tu oltre al torneo, che novità hai? Ho sentito che hai litigato con Fred" -disse il padre e la ragazza annuì. "Si, sai le solite litigate tra fidanzati, ma tutto risolto. Non riusciamo a stare litigati per sempre" -ridacchiò e decise che non avrebbe detto nulla. Non voleva rovinare quel clima così caloroso. "Allora, venerdì hai avuto il permesso di venire al processo, se vuoi fai venire anche Harry. Tonks ha detto che al novanta per cento sono libero, ma dobbiamo sempre valutare che ci sarà qualcuno contro." -disse Sirius accarezzandole i capelli. "Lo so, farò il possibile per renderti libero. E se non ti daranno la libertà, scapperemo insieme." -disse guardandolo. "Sei la mia degna erede" "Anche perché hai solo me come figlia" -risero tutti e tre e stette fino a sera inoltrata con la sua famiglia. "Ora devi andare, noi ci vediamo venerdì, Remus ti verrà a prendere nell'ufficio del preside." -Eleanor salutò il padre e lo zio.
Poi tornò al castello con gli occhi lucidi, gli mancava di già e si dava della stupida per non avergli detto della gravidanza, quando lei era entrata al secondo mese. All'inizio aveva pensato di abortire in segreto, ma l'idea di uccidere un essere umano non lo contemplava, così decise di tenerlo e se qualcuno fosse stato contro, sarebbe andata via. Entrò al castello e venne accolta da Harry. "Tutto okay?" -annuì e gli raccontò dell'incontro. "Ti ripeto Harry, anche tu fai parte della famiglia e ti voglio lì con me. Ho bisogno di sostegno morale" -scherzò e il corvino l'abbracciò. "Sei la sorella che ho sempre desiderato avere" -disse mentre entravano in sala comune. "Lo so, andiamo chi non mi vorrebbe nella propria vita?" -scherzò e andò a sedersi sulle gambe di Fred, che stava studiando con George. "Okay, vi siete per caso drogati? Non vi ho mai visti così attenti a studiare" -scherzò e George le tirò una pallina di carta. "Noi studiamo sempre, solo che non ve ne accorgete. Comunque ti vedo serena, é andato tutto bene?" -chiese il rosso riferendosi anche alla gravidanza. "Si, abbiamo parlato solo del processo e della mamma" -rispose cercando di fargli capire che no, non aveva detto nulla al padre.
"Come sta tua mamma?" -chiese il suo ragazzo accarezzandole la gamba. "Sta migliorando, dicono che per l'estate riacquisterà tutti i ricordi, non vedo l'ora." -raccontò mentre lo lasciava fare e giocava con i capelli di George. "Comunque teneteli i capelli lunghi, siete piuttosto carini" -disse ai due che le sorrisero, poi tornarono a studiare e la ragazza stette stretta al suo ragazzo, addormentandosi. Sognò di essere a Grimmauld Place con la sua famiglia, aveva appena detto della sua gravidanza. "Sei un incosciente, come puoi fare una cosa del genere? Sei ancora una bambina, hai tradito la mia fiducia" -gli urlava il padre, vedeva lo sguardo deluso dei signori Weasley e quello di tutti gli altri. "Io non voglio questo mostro" -sbottò Fred incazzato. Quando aprì gli occhi vide che il suo ragazzo la guardava preoccupato. "Piccola tutto bene?" -e gli asciugò il viso, aveva pianto? "Tutto okay, soltanto un incubo" -si alzò da lui e andò nella sua stanza. Chiuse a chiave la porta e si sedette ai piedi del letto scoppiando a piangere.
STAI LEGGENDO
Eleanor Black, la chiave di tutto.
FanfictionPer Eleanor Black era il suo quarto anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. La ragazza, figlia dell'ononimo Sirius Black e di Marlene McKinnon, aveva ricevuto la sua lettera alla fine di agosto, mentre era nella dimora degli zii, la fam...