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L'indomani, tutti gli studenti ebbero le pagelle, Eleanor se la cavò con tutti O. Harry tutti E ed una sola O in difesa. Hermione tutte O come lei, mentre Ron due O, una E e tutte A. I quattro potevano considerarsi promossi. Fred e George presero gli stessi voti, tutte E. I sei festeggiarono e verso pomeriggio inoltrato andarono al campo di Quiddic, che era stato allestito per la terza prova. Eleanor salutò gli amici e il fidanzato, che la baciò preoccupato. Con passo deciso si avvicinò al centro del campo insieme agli altri campioni. La gravidanza era ancora segreta agli altri, e lo sarebbe stato fino alla fine della prova. Guardò la platea e trovò i suoi genitori, lo zio Remus, Ninfadora con quelli che dovevano essere i suoi genitori. Accanto i suoi amici, la famiglia Weasley e il suo fidanzato. 

Avevano tutti uno sguardo preoccupato, temevano per lei e per il piccolo. Il Preside spiegò le regole e al suono del cannone, entrò per ultima nel labirinto, lasciandosi tutto e tutti alle spalle. Si strinse nelle spalle quando sentì un leggero vento alzarsi. "Indicami il cammino" -ordinò alla bacchetta e questa come se fosse una bussola, la guida attraverso il labirinto. Dopo aver camminato per una buona mezz'ora s'imbatté nel primo ostacolo. Un dissenatore. Chiuse gli occhi e lanciò contro il dissenatore il suo cane argentato, che lo mandò via di molti metri. Sorrise e proseguì facendosi indicare dalla bacchetta. Sentiva dei fruscii ai lati, pensò che fossero i professori per evitare che qualcuno si facesse male. Proseguì e poi incontrò Fleur che urlava spaventata e cadde, venendo risucchiata dalle radici. Mandò un segnale di aiuto e la ragazza sparì. 

Si fermò per riprendersi e sentì il bambino agitarsi. Accarezzò la pancia cercando di calmarlo, e quando anche la nausea di calmò, proseguì. Superò altre due prove e si nascose quando vide Viktor cruciare Cedric. Spaventata schiantò Krum e aiutò Cedric ad alzarsi. Anche Krum sparì. Erano rimasti solo loro due. "Grazie..." -disse ansimando il ragazzo e videro davanti a loro la coppa. "Insieme?" -propose la ragazza e il ragazzo annuì, presero la coppa che si rivelò una passaporta. Cedric la tenne a sé quando stava per cadere e si nascosero dietro ad una tomba. Sentirono dei passi e una voce. "Cedric tu rimani qui, non muoverti e tieni la coppa a te." -gli intimò. "Se soltanto ti muovi ti uccido" -e poi si alzò uscendo allo scoperto. Si trovò faccia a faccia con Minus, che teneva in braccio quello che pareva essere un bambino. 

"Ma guarda chi ce, il traditore. Hai sentito la novità? Mio  padre é stato liberato e tu sei ricercato. Mi domando cosa sia questi posto e cosa ci fai tu qui. Ma penso di sapere la risposta. Esegui uno degli ordini del tuo padrone vero? Sei senza spina dorsale." -ed evitò una maledizione. "Minus Minus Minus, non sottovalutare la figlia di Sirius. Dimmi hai provato piacere a vendere il tuo migliore amico? Cos'hai ricevuto in cambio? Nulla" -lo provocò ancora e scansò ancora un'altra maledizione. Poi una voce, come un sibilo di un serpente arrivò alle sue orecchie. Era quella specie di bambino. "Cos'é quello?" -chiese e l'uomo ratto la blocco alla contro la tomba. La bacchetta gli era caduta ed ora era disarmata, ma non si fece prendere dal panico. 

Vide Minus accendere un enorme calderone, si tagliò la mano e la verso nel calderone, dove bolliva un liquido nauseabondo. Poi lo vide mettere un osso, e infine mosse la bacchetta. Il liquido grigiastro bollì e dopo uno scoppio al posto del calderone, c'era la figura di un uomo senza capelli e senza naso. Trattenne il respiro quando capì di chi si trattasse. L'uomo, che era Voldemort, la guardò e poi guardò il servitore. "Chi é lei?" "La preda, mio signore" -sussurrò il ratto. Voldemort prese la sua bacchetta e gli scagliò contro la maledizione cruciatus. "Idiota, lei non é ciò che voglio. Io volevo Potter, Harry Potter. Siete due idioti" -e una seconda seria di cruciatus. Intanto, erano arrivati dal cielo altri uomini mascherati, che capì essere dei mangiamorte. 

"Cosa me ne faccio io di lei? Anche il rituale hai sbagliato, mi serviva il sangue del ragazzo, sapevo di non fidarmi di te. Avada Kedavra" -e la luce verde colpì il ratto che cadde a terra privo di vita. Poi l'uomo, ignorandola, parlò ai due seguaci incazzato. "Nessuno di voi é venuto a cercarmi, neanche dopo avervi convocato. Pochi di voi mi sono stati fedeli, e questo non va bene. Vedete cosa succede se venite meno ai miei ordini?" -e indicò il corpo senza vita di Minus. Poi si rivolse a lei che sciolse la presa mortale di quella statua della nera mietitrice. Cadde ma si rialzò subito con in mano la bacchetta. "Come ti chiami?" -chiese Voldemort alla ragazza. "Importa sapere il mio nome? Perché ti aspettavi Harry? Doveva esserci lui al mio posto?" -chiese all'uomo che rise, una risata piatta, asciutta. "Si, cara ragazza. Io aspettavo Harry Potter." -rispose e si avvicinò alla ragazza, che non smetteva di guardarlo negli occhi rosso sangue. "Vedo che hai del coraggio, nessuno mai mi ha guardato come stai facendo tu." -disse accarezzandole il viso con la mano fredda e bianca. "Non mi toccare." -sbottò allontanandosi. 

Eleanor Black, la chiave di tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora